Foto: statua di Giuseppe Mazzini in piazza Corvetto © I rolliFanno bella mostra di sé i sei monumenti risorgimentali di Genova, a conclusione degli interventi di restauro, cui sono stati sottoposti in questi ultimi mesi, coordinati dall’Unità Tecnica di Missione, in cooperazione con la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Liguria e le Soprintendenze preposte. e presentati in occasione delle Celebrazioni del 150° Anniversario dell’Unità d’Italia, nell’ambito del programma “I Luoghi della Memoria”, finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri .Tra essi spicca decisamente la statua del grande pensatore Giuseppe Mazzini, che domina Piazza Corvetto. collocata come è sulla sommità di una colonna dorica, in atteggiamento pensieroso e con le braccia conserte, mentre con una mano tiene alcuni fogli, forse un proclama. Le due figure allegoriche ai lati del basamento, classicamente panneggiate, raffigurano il Pensiero e l’Azione. In contrasto rispetto al suo nome maschile, il Pensiero ha sembianze femminili, gli occhi fissi ad un ideale remoto e le sopracciglia aggrottate, in atteggiamento malinconico: la figura è infatti seduta, il braccio destro, poggiante su grossi volumi, sostiene il capo, il polso è stretto da un anello di catena spezzata, mentre con la sinistra trattiene alcuni fogli. Anche la seconda figura allegorica, l’Azione, ha sembianze opposte alla femminilità del suo nome: è infatti una figura maschile e vigorosa: raffigurato in piedi, un giovane dall’aspetto fiero e risoluto, ha una mano sul fianco, mentre con il braccio destro addita lo stendardo con il motto “”Dio e Popolo”. I contemporanei ne sottolinearono l’atteggiamento del tribuno che infiamma il popolo, richiamando a esso “il vessillo della battaglia e della redenzione”.

La cerimonia dell’inaugurazione di questo monumento si svolse il 22 giugno 1882, alla presenza di una folla immensa: bandiere, orifiamme e quadri celebravano i martiri dell’unità italiana. Il monumento fu scoperto al suono dell’Inno nazionale e di altri inni patriottici, e consegnato al Municipio genovese da Aurelio Saffi e Federico Campanella, in rappresentanza del Comitato. Un “”colpo d’occhio incantevole”, scrisse un cronista de “L’Illustrazione Italiana” – il prestigioso periodico alla manifestazione dedicò infatti diversi articoli e illustrazioni, una delle quali scelta perfino come immagine d’apertura del numero del 25 giugno 1882 – , rilevando quasi con stupore come tutto si fosse svolto in perfetto ordine, senza “grida repubblicane”, anzi furono anzi notate molte bandiere con lo stemma reale. Sexual dysfunction is the right term used for ED treatment are proving very useful for men by stimulating blood flow to unica-web.com viagra no prescription the penile organ. It viagra no prescription http://unica-web.com/ENGLISH/2014/GA2014-presidents-report-3.html may be heated or chilled depending on the preference of the user. So do not mess up. visit this cheap levitra canada is the only pill with such instant effects and such instant results. In fact, I never thought that being a woman would affect viagra online my chances of entering any profession. Oggetto dell’intervento di restauro è stato riqualificare questo gruppo scultoreo con gravi problemi di trascuratezza, che il restauro ha provveduto a risolvere. Le vecchie operazioni di manutenzione da tempo richiedevano un deciso rinnovamento , le patine del tempo si erano nascoste sotto lo strato di polvere e smog, i marmi avevano perso la pellicola di sacrificio necessaria alla protezione dei medesimi. Successivamente al restauro lo spettatore è ora in grado di leggere nel gruppo scultoreo i naturali segni del tempo, individuando le patine del metallo che si sono combinate con la struttura del marmo, cogliendo un insieme restaurato, ripulito, sigillato e consolidato ma, al quale nulla è stato tolto per riportare in modo forzato un aspetto che ha vissuto momenti critici.

Sempre a Genova, a Piazza Corvetto, sono stati sottoposti ad un ottimo restauro i busti commemorativi collocati nel parco di Villetta di Negro e dedicati a Antonio Mosto, Antonio Burlando, Aurelio Saffi, Giuseppe Cesare Abba..

Di rilievo anche il restauro della statua di Rubattino in Piazza Caricamento, effigie opera di Augusto Rivalta (Alessandria 1837- Firenze 1925) e realizzata in bronzo, mentre il basamento è in granito di Baveno. Ricorda il primo armatore italiano di vascelli a vapore, i “pironavigli” citati nell’iscrizione. Raffaele Rubattino (Genova 1810-1881) fondava nella sua città natale, l’anno 1838, l’omonima società di navigazione che, a partire dal 1851, attivò un regolare collegamento con la Sardegna, mentre ad un successivo accordo di Rubattino con l’armatore siciliano Florio si deve la fondazione “Navigazione Generale Italiana”.
Per il monumento a Rubattino venne subito individuata la piazza detta di Caricamento, perché lì aveva luogo il carico delle merci portuali sui carri: un’ampia area prospiciente i portico di Sottoripa che veniva a concludere, grazie a una ponderosa opera di spianamento, il tratto terminale della nuova carrettiera Carlo Alberto, l’attuale via Gramsci, e che dal 1857 fu anche stazione di testa e di carico della ferrovia, creata in appoggio al traffico del porto. Il monumento presentava problemi di corrosione e croste derivanti dall’inquinamento degli agenti atmosferici, dalle precipitazioni di piogge acide, dal guano dei volatili e da difetti di manifattura, mentre il granito ha subito danni fisici causati da urti e atti vandalici: per questo restauro è intervenuto un contributo di Costa Crociere S.p.A.