Foto: Henri Matisse, Il ratto d’Europa, olio su tela, 101,3 x 153,3, Canberra, National Gallery of Australia © Succession Henri Matisse by SIAE 2010Con questi due eventi impedibili la città di Brescia è tornata grande protagonista del panorama artistico italiano e vi rimarrà fino al 12 giugno 2011, ospitando nello splendido complesso del Museo Santa Giulia, due mostre parallele dallo straordinario spessore e che possono considerarsi le mostre dell’anno: “Ercole Il Fondatore – Dall’antichità al Rinascimento” e “Matisse – La seduzione di Michelangelo”, che, prima della sua apertura, aveva già raccolto più di 92mila prenotazioni ed ora si sta già avviando a raddoppiarle.Organizzate dalla Fondazione Brescia Musei e Artematica con il patrocinio della Regione e dei ministeri per i Beni e Attività Culturali, per lo Sviluppo Economico e dell’Istruzione, queste due stupende mostre sposano a pieno il gusto per il rischio culturale. Viste infatti le premesse, la mostra su Matisse si è da subito candidata a entrare nella storia del Museo Santa Giulia, di nuovo protagonista dopo i grandi successi degli ultimi anni, da Monet a Gauguin, senza dimenticare Van Gogh e la spettacolare rassegna sugli Inca, apprezzatissima anche in Francia presso la Pinacotheque de Paris: con 280mila visite in Italia e quasi 400mila nella capitale transalpina è stata una delle più viste di tutta Europa. L’avvocato Andrea Arcai, assessore alle Attività Culturali, ha infatti dichiarato: “In un momento difficile per la cultura, Brescia non si arrende, Brescia rilancia e investe risorse umane ed economiche. La città è anche candidata Unesco come Patrimonio dell’Umanità e considerata un modello per la realizzazione di grandi mostre dal grande impatto. La cultura è essenziale nella vita, anche economica, dei cittadini: è vero che con la cultura non si mangia, ma la cultura fa mangiare! Chiediamo di essere aiutati dal Governo, anche nella ricerca di sponsor e donazioni, per restare al passo degli altri Paesi d’Europa nostri diretti concorrenti”.

E’ quindi possibile visitare in contemporanea sia la mostra “Ercole Il Fondatore – Dall’antichità al Rinascimento”, esposizione curata da Marco Bona Castellotti e Antonio Giuliano che, per la prima volta, tenta di colmare in maniera sistematica le carenze storiche relative al mito erculeo e alla rivisitazione cristiana dell’originaria leggenda pagana, sia quella di “Matisse – La seduzione di Michelangelo”, allestita da Claudia Beltramo Ceppi, che ripercorre a pieno la vita e le opere del grande artista francese, attraverso ben 180 diverse composizioni, dipinti, sculture, disegni, incisioni e fragilissime gouaches decoupees, analizzando così il suo itinerario creativo da un nuovo punto di vista e, come amano ricordare gli organizzatori, mai tentato prima in un’esposizione di tale portata.

“Si tratta di una via nuova per scalare la montagna Matisse – ha spiegato Maurizio Bernardelli Curuz, direttore artistico di Fondazione Brescia Musei – Un Matisse fondamentale in un momento in cui l’arte fatica a causa della crisi economica. Un percorso emozionale, in cui si è trascinati dal quadro e dall’opera stessa, dalla loro fortissima emanazione”.

Non è così semplice a parole spiegare l’armonia pittorica e artistica che si crea e che travolge l’inerme spettatore, mentre attraversa le sale del Museo, ammirando questo percorso, nel quale il confronto tra Michelangelo e Matisse salta subito agli occhi, tra i giochi di luce che avvolgono le sculture, le tante citazioni che accompagnano le opere, i ritagli di colore delle gouaches decoupees, fino alla contrapposizione netta tra la Venere di Matisse ed il disegno originale del Buonarroti, raffigurante proprio due Veneri. Il culmine emozionale arriva però di fronte alla straordinaria opera de Il Grande Nudo, la scultura più michelangiolesca dell’intero operato di Matisse, scolpita in nove lunghi anni e che lui stesso ha più volte definito come la sua “opera più importante”.

Molti sono i critici che, anche di recente, hanno parlato di una sorta di avversione di Matisse per il Rinascimento, a cui si contrappone però la passione quasi morbosa per Michelangelo e i suoi attenti studi stilistici sul colore, le forme e sui legami indissolubili tra pittura e scultura, per l’uomo che per primo teorizzò che la forma è insita nella materia e che compito dell’artista è semplicemente quello di scoprirla. Un amore questo verso l’arte immortale di uno dei più grandi del Rinascimento: “Si potrebbe far rotolare una statua di Michelangelo dall’alto di una collina – scriveva Matisse nei primi anni del secolo scorso – fino a far scomparire la maggior parte degli elementi di superficie e la forma rimarrebbe comunque intatta. Non si potrebbe dire altrettanto di Donatello”.

Non a caso la curatrice Claudia Beltramo Ceppi ha ricordato l’ assillo comune di questi due artisti solitari, innovatori e allo stesso tempo amanti del classico e dell’arte nelle sue forme più pure, questo loro spasmodico cercare e creare un legame tra disegno con i suoi contorni, colore all’interno e scultura come esterno: “Matisse è il più moderno degli artisti del ‘900. Lui scolpiva nel colore, da rotoli di carta dipinti creava delle forme, nella sua ricerca incessante dell’archetipo e dell’essenzialità. Questa mostra è proprio questo, il ricercare e l’osservare per similitudine e per analogia, un “itinerario del pensiero” in cui “Matisse non invecchia mai, ma “continua a crescere”.

Anche la mostra “Ercole il Fondatore – Dall’antichità al Rinascimento” è un piccolo capolavoro: nuova nel suo genere e nel suo argomento, nonostante la minore valenza mediatica, riesce ad evidenziare la persistenza del mito di Ercole nella storia delle civiltà, dai Romani al primo cristianesimo fino alla nuova riscoperta in età rinascimentale. The reason for erectile dysfunction may vary person to person, however stress is the generic cialis online most common issue. Sepsis leads to disorders that occur on a cellular level and can not be seen by the naked eye. deeprootsmag.org online cialis discount cialis india In fact, the word heartburn is a misnomer. Use as Prescribed Using cialis sale is just the same as using any other medication, which is why you need to take this pill for their problem. Proprio a Brescia infatti nel ‘400 cresce e si sviluppa il mito di Ercole come fondatore della città.

“Le analogie tra la figura erculea e le stesse basi del cristianesimo (madre vergine, nascita al solstizio d’inverno, appellativi simili come Salvatore o Luce del Mondo, la medesima formula ‘Egli è sorto’) possono ingannare e – ha detto il curatore Marco Bona Castellotti – si corre il rischio di una deriva ideologica. La figura chiave nel modo più assoluto è senza dubbio San Basilio Magno (IV sec d.C.) che riprese, scrivendo la celebre Oratio ad Adolescentes, l’Ercole di Senofonte al bivio tra il vizio e la virtù, quando era ancora giovane. E’ il secolo della confusa ripresa del paganesimo, una ripresa iconografica in cui l’imperatore Giuliano l’Apostata ebbe un ruolo fondamentale: una sorta di gara tra Cristo ed Ercole in cui l’eroe greco non poteva fare altro che soccombere, per ritornare nella simbologia e nell’arte solo nel Rinascimento. Nel 1403 a Firenze Leonardo Bruni traduce la lettera di Basilio – ha concluso – dedicandola a Corruccio Salutati, autore pochi anni prima del poemetto De Laboribus Herculis. Per la prima volta in ambito cristiano, l’eroe viene additato come esempio ai giovani. Sono convinto che Ercole sia sconosciuto anche agli stessi bresciani e mi auguro che questo Paese riscopra la cultura che da sempre le appartiene”.

Queste due mostre sono anche il frutto del lavoro costante di Artematica, azienda di imprenditori nata quattro anni fa, con i suoi grandi investimenti in denaro per far sì che Brescia si confermi sempre più uno dei poli culturali più importanti del Nord Italia. “Siamo i pochi che credono e investono con serietà scientifica nella cultura ormai – ha sottolineato l’Amministratore delegato di Artematica Andrea Brunello – Investiamo per lasciare un segno, perché il turismo culturale è una fonte primaria di indotto, dato che la cultura porta sia turismo che benessere”.

Ercole Il Fondatore – Dall’antichità al Rinascimento e Matisse – La seduzione di Michelangelo

Brescia, Museo di Santa Giulia

Fino al 12 giugno 2011

Orari: da lunedì a giovedì e domenica dalle 9.00 alle 20.00 – venerdì e sabato dalle 9.00 alle 21.00

Il servizio di biglietteria termina un’ora prima della chiusura della mostra.

Intero : € 14,00 (noleggio audioguida incluso) – Ingresso gratuito: bambini fino a 5 anni, disabili con accompagnatore, soci ICOM

Ridotto: € 11,00 (noleggio audioguida incluso): studenti universitari fino a 26 anni con tessera o libretto universitario, over 60, soci TCI, soci CTS, soci FAI, altre categorie convenzionate.

Ridotto gruppi: € 9,00 (da 15 a 25 persone, previsto un ingresso omaggio per il capogruppo)

Ridotto speciale: € 6,00 (noleggio audioguida incluso): fino a 18 anni non compiuti

Ridotto scuole: € 6,00 (fino a 25 alunni, previsti due ingressi omaggio per gli accompagnatori)

Catalogo mostra “Matisse – La seduzione di Michelangelo”:

Gamm Giunti – € 37,00 in mostra € 48,00 in libreria

Catalogo mostra “Ercole Il Fondatore – Dall’antichità al Rinascimento”:

Electa – € 20,00 in mostra € 24, in libreria

Info e prenotazioni: Numero verde 800 775083 da lunedì a venerdì: 9.00 – 13.00 / 14.30 – 18.00

www.matissebrescia.it