Foto: Carlo Fornara, L’aquilone (particolare) © Paola Raimondi
Foto: Carlo Fornara, L’aquilone (particolare) © Paola Raimondi
Foto: Carlo Fornara, L’aquilone (particolare) © Paola Raimondi

A Domodossola è aperta al pubblico la bellissima mostra dedicata al pittore Carlo Fornara, ospitata nella sede di Casa De Rodis, dal 25 maggio al 20 ottobre 2019

All’interno di Casa De Rodis, grazioso palazzetto di origine medioevale (un tempo dimora della famiglia De Rodis, di antica nobiltà della Valle Antigorio), che si affaccia nella suggestiva Piazza del Mercato di Domodossola, nel centro storico della cittadina, nonché luogo di aggregazione e di ritrovo, si offre ai visitatori l’opportunità di conoscere le opere del pittore vigezzino Carlo Fornara.

Pittore italiano legato alla corrente pittorica del primo Novecento,il Divisionismo, Fornara nacque a Prestinone da un’umile famiglia contadina della Valle Vigezzo, che tanto amò e raffigurò nelle sue tele.
Dopo avere frequentato i corsi di pittura, disegno, ornato, presso la scuola d’arte Rossetti Valentini di Santa Maria Maggiore (visitabile anche adesso, ricca di opere notevoli), seguì gli insegnamenti di Enrico Cavalli, conoscitore dell’arte francese di quel periodo e ne subì l’influsso.

Soggiornò anche a Lione, avvicinandosi al neoimpressionismo.
Attraverso il contatto con Vittore Grubicy de Dragon e il suo di lui fratello, ebbe modo di conoscere il grande Segantini e ne divenne assistente per “L’esposizione di Parigi” del 1900.
Importante è ricordare che intorno agli anni ’20 Fornara si sottrasse via via a ogni influenza, per approfondire il suo stile personale.

La mostra, in occasione del cinquantesimo della morte del pittore, è curata da Annie Paule Quinsac (tra i massimi esperti del divisionismo), si e si incentra sui due decenni che intercorrono tra il 1880 e il 1910 ed espone una selezione di 35 dipinti e 16 disegni.
Il percorso della visita si snoda a partire dall’ultimo piano (con le opere più recenti) fino al piano interrato, con la serie dei disegni.

L’apertura dei loggiati e la grande vetrata al pianterreno permettono di ammirare le opere esposte in tutta la loro luminosa presenza, soprattutto le tele degli anni ’90 dell’800, che parlano un linguaggio luminista; e di osservare da vicino l’uso dei filamenti d’oro che arricchiscono la tessitura cromatica e si rifanno a Segantini.
La sperimentazione divisionista di Fornara ci restituisce in pieno l’amena, calma bellezza della Valle Vigezzo: <…nella duplice natura di poesia e di forza insieme…>, come sottolinea la curatrice stessa. E possiamo ammirare il dolce paesaggio, le vette innevate o serene che fanno da sfondo all’operosa vita contadina.

Colpisce, nella sua larga e nitida bellezza, l’opera forse più famosa: “L’aquilone”; cui si affiancano “Chiara pace”, “Ombre e luci”, tra le più belle: qui scorgiamole pennellate a effetto smalto e la densità materica della pittura. Ma anche i numerosi ritratti presenti in mostra sono permeati da una sorta di morbida dolcezza; e infine i disegni suggeriscono, anzi, anticipano, il tratto tenue ma preciso della delicata pittura.

L’ambiente che ospita la mostra è una cornice perfetta all’arte di Fornara; questo, grazie alla sapiente ristrutturazione effettuata, che ha permesso di conservare preziosi elementi storico – architettonici, quali: travi, pietre, pavimenti in legno, soffitti a cassettoni.
Le opere esposte fanno parte della preziosa collezione privata della famiglia Poscio, nata dalla passione per l’arte di Alessandro e di sua moglie Paola.
La collezione annovera opere di varie epoche e di diversi stili, con particolare attenzione alla pittura di fine Ottocento e inizio Novecento.
Ed ecco sortire dall’insieme della collezione, come da un prezioso scrigno, le pitture di questa mostra, perchè tutti ne possano godere la bellezza.

Carlo Fornara
Alle radici del Divisionismo  (1890 – 1910)

Casa De Rodis
Domodossola, Piazza del Mercato 8
dal 25 maggio al 20 ottobre 2019
www.collezioneposcio.it