Foto: volantino sulle Giornate Nazionali per la Cultura e lo SpettacoloMercoledì 23 marzo 2011, presso la sede dell’Agis lombarda, in una affollata conferenza stampa alla presenza di giornalisti, operatori dello spettacolo e rappresentanti delle Amministrazioni Pubbliche, sono stati presentati i dati del decremento del Fondo Unico dello Spettacolo, la sua iniqua ripartizione fra le regioni e le ragioni delle imprese e dei lavoratori dello spettacolo per affermare la centralità della cultura nelle politiche economiche e sociali come strumento reale e documentato di crescita civile ed economica.

Sono state presentate quindi le diverse iniziative previste per le Giornate Nazionali della Cultura e dello Spettacolo (26-27-28 marzo).

Nel corso della conferenza l’AGIS ha preso positivamente atto della determinazione del Consiglio dei Ministri di stanziare 149 milioni di euro in aggiunta all’importo previsto per il 2011 e di sopprimere la prevista tassa di un euro sul biglietto d’ingresso nelle sale cinematografiche.

Conseguentemente l’Agis ha sospeso le previste iniziative di presidio e protesta a favore di iniziative di informazione e sensibilizzazione dei cittadini. Pertanto:

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– si apprende che le OO.SS hanno revocato lo sciopero dei lavoratori dello spettacolo programmato per venerdì 25 marzo;

Domenica 27 marzo dalle ore 11.00 alle ore 13.00 si è comunque tenuto l’incontro degli artisti con i cittadini al chiostro del Piccolo Teatro Grassi (Via Rovello) con letture di testi di teatro civile. Hanno partecipato: Giuseppe Battiston, Massimo De Francovich, Sergio Fantoni, Gaetano Galligaro, Francesca Garolla, Enrico Intra, Giulia Lazzaroni, Lorenzo Loris, Ottavia Piccolo, Massimo Popolizio, Antonio Salinas, Renato Sarti, Ferruccio Soleri.

L’Agis lombarda rinnova il proprio impegno nei confronti del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e delle Amministrazioni Territoriali per avviare un processo di riforme e regole, anche innovative, volte ad aiutare le imprese e il mondo dello spettacolo a superare una situazione di costante emergenza: dalla definizione di nuovi criteri di valutazione, anche selettivi, che premino la qualità artistica e la buona gestione improntata a criteri di efficienza, all’introduzione di forme di incentivazione fiscale per le donazioni a favore della cultura e dello spettacolo.