Foto: panoramica su Copi
Foto: panoramica su Copi

Raul Damonte Taborda (Argentina 1939 – Parigi 1987), in arte Copi, fu certamente unpersonaggio eclettico: autore di fumetti, drammaturgo, scrittore. In Italia è probabilmente conosciuto come l’agre autore della striscia Della donna e del pollo, soprattutto dal giovane pubblico delle contestazioni studentesche che divoravano le pagine di Linus. Il nomignolose l’era auto attribuito: Copi come il pollastro stupido eterno sconfitto, vittima del potere e dell’autoritarismo. Ma Copi inteso anche come colui che copia; e, come egli stesso affermò, “io sono un plagiaro come tutti!” Come se non bastasse, Damonte vantavaorigini da intellettuale,“perdente” e oppresso… Come se non bastasse, il padre, anarchico e deputato, fu deposto da Peron. L’infanziatrascorsa è quella di figlio di esiliati politici, l’appartenenza almeno a due diverse radici culturali, quelle indiana ed ebraica, non scevra da vicinanze col mondo del teatro: “Una delle mie antenate scriveva commedie fra gli anni ’20 e ‘40”. All’età di 22 anni fece ritorno a Parigi per stabilirvisi definitivamente, iniziando la sua scalata al successo. Nel’65 vendette il primo disegno alla rivista “Twenty”;cinque anni dopo il suo nome diventò famoso anche in Italia con la pubblicazione della striscia della donna seduta ed i suoi assurdi dialoghi con il pollo. Le uscite sulla rivista Linus furono più vicine al genere di tematiche e stile del tratto espressivo di Wolinski , Topored ai graffitisti di Canard. L’ascesa come drammaturgo iniziò a 28 anni con la rappresentazione di La Journeed’une reveuse col quale ottenne il primo successo teatrale, ispirandosi ai modelli “assoluti” come Ionesco, Beckett e Cechov: quest’ultimo per l’utilizzo dei “silenzi” nell’incomunicabilità tra i soggetti. Fra le sue opere principali e formative della sua visione estetica si annoverano L’omossessuale o la difficoltà di esprimersi, Les quattre jummellese La femme assise, commediaispirata alla donna seduta della sua striscia, personaggio che vive fra una sedia , piccola e scomoda, ed una vasca da bagno: uno spazio esiguo nel quale conduce una vita , invasa da allucinazioni, dialogando con lumache, topi, bambini, suore e, appunto, un pollo. Uno dei vezzi di Copi fu quello di prendere parte ai suoi spettacoli, come avvenne per la messa in scena della biografia di Evita Peron e nelle Serve di Genetper la regia di Missiroli. Le sue ultime opere furono scritte mentre il Sarcoma da Kàposi lo stava consumando. Nel corso degli ultimi anni aveva ultimato il suoultimo albo a fumetti Il fantastico mondo dei gay. L’ultima visita in Italia risale al 1985, dove l’artista si recò a Venezia e presentò La nuit de Madame Lucienne. L’ultima soddisfazione prima di morire fu quella di ricevere il“Gran Premio della Letteratura Drammatica”della città di Parigi, premio non ritirato per le sue condizioni precarie di salute, ma molto apprezzato: un ultimo saluto della città che lo aveva accolto a ventidue anni regalandogli onori e consensi.