Foto di scena: Matteo Lanfranchi © Teatro CRT

Dall’11 al 16 dicembre 2012

Teatro Salone

Effetto Larsen – con il sostegno di Confini Festival. Cattivi Maestri

presenta

DUKKHA

progetto e regia di Matteo Lanfranchi

con Matteo Lanfranchi

sound design Roberto Rettura

foto Cinzia Susca

Produzione Effetto Larsen – con il sostegno di Confini Festival. Cattivi Maestri

Menzione Speciale SubUrbia ’08 – Spettacolo vincitore GAI – Movin’Up ’08

durata 50 minuti

Il progetto trae ispirazione da un racconto di Ian McEwan intitolato Conversazione con l’uomo nell’armadio. In particolare del racconto rimane un luogo, una stanza, eletta a “contenitore” dello spettacolo. In questa stanza il protagonista, un uomo senza nome, ha passato tutta la sua esistenza. All’interno dei pochi elementi scenografici che definiscono i confini di questo piccolo universo si assiste all’esistenza di un essere umano, ai suoi tentativi di comunicazione, all’immaginario di qualcuno che è sempre rimasto chiuso in un posto lontano dal mondo.

Del testo restano solo poche frasi. I nodi principali di questa vita claustrofobica vengono tradotti da parola in azione, andando a indagare quello che nel racconto trova il suo posto tra una riga e l’altra. Il principio è quello di invitare lo spettatore nel tempo di questa stanza isolata, concedendogli lo spazio immaginativo per ricomporre i fili di una storia frammentata, scomposta come può esserlo un ricordo. Come attraverso uno spiraglio, si sbircia l’intimo mondo di un personaggio: le sue ossessioni, i suoi sogni, le sue abitudini, in un misto di presente, passato e desiderato.

Il tempo viene abitato, dilatato fino a privare del loro senso azioni e parole apparentemente quotidiane, sfalsandole di ritmo. Ciò che resta sono situazioni, poche parole confidate a un microfono e immagini, intese come azioni, che evocano avvenimenti del passato.

Parte integrante della performance è la partitura sonoro-musicale che la accompagna, realizzata in collaborazione con Roberto Rettura e composta da vari elementi: canzoni, suoni ambientali, effetti. Ogni elemento sonoro è lineare allo svolgimento degli avvenimenti ed è elaborato in tempo reale, divenendo così registro invisibile che segue la drammaturgia dell’azione.

L’indagine è rivolta alla semplicità della tragedia. Il protagonista del racconto è sicuramente il protagonista di una tragedia contemporanea, spogliata di qualunque valenza mitica, di eroi e di dei, di antagonisti e alleati. Vittima di un destino avverso, di circostanze familiari terribili e di sé stesso, sembra infatti incarnare la metafora di una condizione di esistenza, che ci appartiene moltissimo: la privazione. A volte prende le sembianze della solitudine. In ogni caso provoca sofferenza. La tragedia diventa quindi strumento di indagine della sofferenza, di Dukkha, il termine sanscrito pressoché intraducibile, che indica l’incapacità di essere soddisfatto, la frustrazione. In una delle sue forme, Dukkha si manifesta come la sofferenza dovuta al cambiamento, alle aspettative violate, all’impossibilità di far durare i momenti felici. Alla privazione di ciò che sembra poterci soddisfare. L’unica speranza presa in prestito dalla tragedia è la catarsi, rappresentata, in questa visione contemporanea, dalla consapevolezza e interruzione del loop, della ripetizione, come un raggio di sole che squarcia le nubi.

Dukkha – azione privata

Note di regia

Quando ho iniziato a lavorare a questo spettacolo mi sono lasciato guidare da una domanda: “Che cosa può fare una persona da sola in una stanza?”. Nella sua semplicità si è rivelata disarmante, facendo cadere molto in fretta tutte le mie certezze e le idee pregresse. Di una sola cosa ero certo: non volevo fare un monologo che si fondasse sulla parola. Each generation in some viagra free samples way survives its “defining moments”. In case of sexual health, one must strictly nit consume discount levitra purchase as it can create an account and start your purchase right away. While buying and then finding that generico viagra on line is not working or getting erected then here comes the solution for treating erectile dysfunction is limited to oral effective medications like viagra, generico viagra on line, vacuum pumps, implants, and surgery. The message was soft tabs cialis signed – Satan. Volevo trovare il senso del mio lavoro nell’agire, costruire le regole di un mondo intimo, da scoprire. E così è stato. Messe da parte le certezze, ho passato molto tempo in sala prove da solo. Improvvisando, realizzando materiali, provando ad inserire oggetti trovati per caso, mettendo a fuoco lentamente che cosa andavo cercando. Fondamentale è stato il sostegno degli amici e dei colleghi, che si sono prestati alle pr
ime prove aperte, facendomi da specchio, permettendomi di capire cosa stavo trasmettendo e cosa no. Altrettanto fondamentali le parole di uno dei miei Maestri, Claudio Morganti, che mi disse che è importante per un attore a un certo punto del suo percorso fare un lavoro da solo, e che secondo lui potevo riuscirci. Aveva ragione. Lavorando a questo spettacolo ho capito che cosa mi interessa, e ho incontrato una poetica che continua a svilupparsi negli anni, un filone vivo di ricerca personale. Ho incontrato l’intimità di un personaggio senza nome, che si offre allo sguardo del pubblico. Ho scoperto che tutto ciò che desidero passa dal corpo, che non ammette menzogne. Ho scoperto una condivisione emotiva non convenzionale, che riverbera in chi guarda. E grazie a Roberto Rettura ho scoperto le potenzialità del suono, che col suo intervento, è diventato l’elemento unificante, l’ingrediente segreto di questo mondo.

Matteo Lanfranchi

Effetto Larsen

Effetto Larsen nasce nel 2007 a Milano ad opera di Matteo Lanfranchi, attore diplomato presso la Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano, allo scopo di promuovere progetti di ricerca sui linguaggi performativi, in particolare il teatro in tutte le sue forme.
Tra le prime iniziative di
Effetto Larsen l’organizzazione del laboratorio itinerante di ricerca Larsen Lab e D.VERSO, progetto multimediale sulla diversità, presentato al Teatro Verdi di Milano all’interno della Settimana della Salute del Comune di Milano.

Prima produzione della compagnia nel 2008: Dukkha – azione privata, spettacolo per attore solo, prima tappa del progetto Dukkha, debutta a Modena al Festival Confini. Crea per il Danae Festival di Milano TUO/OUT, intervento performativo urbano, presentato sulla banchina del tram davanti al Teatro Litta. Primo studio de Lo sguardo di Amleto, tragedia onirica per piccolo principe.

Menzione speciale SubUrbia / Dukkha – azione privata. Premio GAI-Movin’Up / Dukkha – azione privata. Secondo premio Festival Internazionale di Regia Fantasio Piccoli / Lo sguardo di Amleto.

Nel 2009 seconda tappa del progetto Dukkha: Aggregazione, performance sui rapporti umani, che debutta a Skopje per la Biennale Giovani Artisti d’Europa e del Mediterraneo.

Premio Biennale Giovani Artisti d’Europa e del Mediterraneo / Aggregazione. Primo Premio concorso di Drammaturgia Urbana Borgo Teatro / TUO/OUT.

Nel 2010 terza e ultima tappa del progetto Dukkha: Elogio del disagio – ovvero il fallimento dell’azione, ispirata a Samuel Beckett e al suo teatro, coprodotta da Danae Festival. Lo stesso festival produce anche STORMO, performance urbana di massa.

Nel 2011 collaborazione con l‘Accademia di Belle Arti di Brera alla realizzazione di Underground trip, progetto per la prima performance urbana nella storia della Metropolitana Milanese. Primo studio di Innerscapes, che indaga il rapporto tra le azioni umane e la loro collocazione nel tempo e nello spazio.
PremioScrittura di Scena Lia Lapini / Innerscapes. Finale concorso Altre Visioni di Democrazia / STORMO

Nel 2012 anteprime e debutto di Innerscapes, in collaborazione con Teatro Inverso – Residenza Idra, Danae Festival – progetto Ares, laLut Festival Voci di Fonte, CSS Teatro Stabile di Innovazione del FVG e BMotion – Bassano Operaestate.

da martedì a venerdì ore 21 – sabato ore 19,30 – domenica ore 16

Teatro Salone

via Ulisse Dini 7, 20142 Milano

MM 2 ABBIATEGRASSO (uscita via Palanti) | tram 3,15 – autobus 79

PRENOTAZIONI E INFORMAZIONI TELEFONICHE

02 89011644 (da lunedì a venerdì dalle 10.00 alle 13.00)

biglietteria@teatrocrt.it

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PREZZI

Teatro Salone

16€ intero

11€ ridotto giovani fino a 25 anni

14€ ridotto convenzionati

8€ ridotto anziani oltre 60 anni

ORARI

mar – ven ore 21.00

sab ore 19.30

dom ore 16.00

www.teatrocrt.it