Foto: Sonia Bonacina Le furberie di Scapino di Molière regia Roberto Trifirò © G. PaganoDomenica 30 gennaio è tragicamente scomparsa Sonia Bonacina.

Era una giovane donna, attrice di professione con un’energia e una volontà ammirevoli e domenica sera, insieme al suo compagno e regista Roberto Trifirò, stava facendo il giro nel territorio del teatro per appendere le locandine del loro spettacolo: “Le furberie di Scapino” di Moliére, che Sonia avrebbe dovuto interpretare nella parte della protagonista femminile dal 15 al 20 febbraio prossimi al Teatro Out Off. Il loro giro era ormai finito, erano appena le 21 e fermi al semaforo, all’angolo tra viale Monte Ceneri e via Monte Generoso, attendevano sul marciapiede di attraversare la strada sulle strisce pedonali, quando un’auto, non rispettando il rosso, dopo essersi scontrata con un’altra auto, ha abbattuto il semaforo uccidendo Sonia. Una tragedia che ha profondamente colpito non solo chi conosceva Sonia, ma anche i cittadini e le persone che continuano a mandarci messaggi di cordoglio e di partecipazione tanto da suscitare una reazione emotiva nazionale. Anche per questo il regista suo compagno, gli attori e la famiglia hanno deciso di rappresentare comunque lo spettacolo (nelle date previste, dal 15 al 20 febbraio) e di dedicarlo alla memoria di Sonia. Il Teatro Out Off organizzerà il 15 febbraio un’iniziativa pubblica per esprimere il proprio cordoglio, ma anche per manifestare così un gesto di profonda riflessione su questa tragica vicenda.

Alla manifestazione abbiamo invitato a partecipare, oltre al mondo teatrale milanese e alla cittadinanza, i rappresentanti delle Istituzioni. L’Assessore alla Cultura del Comune di Milano Massimiliano Finazzer Flory al momento ci ha già dato la sua adesione.

Il corteo partirà martedì 15 febbraio alle 11.00 dal luogo della tragedia (via Monte Ceneri angolo Monte Generoso) per raggiungere il Teatro Out Off in via Mac Mahon, 16 che dista circa 500 metri.


Il Teatro Out Off

Dal 15 al 20 febbraio 2011

compagnia Figli di Nessuno in collaborazione con Teatro Out Off

LE FURBERIE DI SCAPINO

di Molière

regia di Roberto Trifirò

con Claudio Migliavacca (Argante), Giovanni Battaglia (Geronte), Andrea Brancone (Ottavio), Donato Mazzarella (Leandro e Nerina), Paola Campaner (Zerbinetta), Giulia Viana (Giacinta e Carlo), Roberto Trifirò (Scapino), Marco Graffeo (Silvestro)

scene Isabella Spinelli, costumi Sonia Bonacina

realizzati da Sartoria di Luna – Seregno – dipinti a mano da Elisa Elli

Luci Luca Siola, Suono Fabio Cinicola

Maestro di canto Angelo Rugolotti

Trucco Lorena Smaniotto

Assistente alla regia Alberto Bassi

Assistente alle scene Rosella Colombo

La parte di Zerbinetta, che era di Sonia Bonacina, verrà interpretata da Paola Campaner

Ne Le furberie di Scapino, commedia scritta da Molière nel 1671, quando il cammino drammaturgico dell’autore si è compiuto, ricorrono tutti quelli che furono i campi di conoscenza del teatro del tempo, e di Molière in particolare: il teatro comico classico, la farsa tradizionale spagnola, la tradizione italiana della commedia dell’arte e della commedia letteraria e da ultimo lo stesso teatro francese contemporaneo d’autore. Il testo nasce dalla libera utilizzazione di ciò che Molière ha appreso nella sua lunga carriera di autore, di attore, di uomo, cioè a dire dall’intera scienza teatrale dell’epoca.

In questa pièce Molière essenzializza il meccanismo comico, spogliandolo di ogni verbosità eccessiva, eliminando le preoccupazioni di verità naturalistica e di verosimiglianza e gli psicologismi che appartengono più alla commedia letteraria che alla farsa.

La commedia è ambientata a Napoli, ma in una Napoli inventata da Molière, romanzesca e realistica quanto basta per costruire una commedia la cui trama risente di Plauto e Terenzio, ma nella quale la comicità e la ferocia sono moderne. La storia, apparentemente complessa, ruota attorno agli amori contrastati di due giovani amici, Ottavio e Leandro. Il primo si innamora di Giacinta, che sposa senza il consenso del padre Argante, il secondo si innamora di una giovane rapita dagli zingari all’età di quattro anni, Zerbinetta, sempre all’insaputa dei padre Geronte. Impotence condition in man can be treated at the earliest so that these do not get aggravated any more do not get the scope of occupation disease until the entire article about night shift working and cancer that is published, the effect of article will speed up approval of pay-outs.
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I due ricchi padri infatti, partiti per affari per Taranto, hanno lasciato a Napoli i figli, sotto la tutela dei rispettivi servitori. Silvestro e Scapino. Argante e Geronte, ritornano prima del previsto dal loro viaggio di affari, con la ferma intenzione di dare in moglie a Ottavio una figlia del signor Geronte. I due innamorati, sconvolti per l’improvviso ritorno dei genitori, si rivolgono a Scapino, a cui poche cose sono impossibili quando decide di occuparsene, per trovare un rimedio alla loro difficile situazione. Aiutato da Silvestro, servo di Ottavio, ma soprattutto grazie alle sue “furberie”, Scapino riuscirà in un primo momento a raggirare i due padri.. In realtà, il lieto fine è nelle mani dell’abile Molière, che con due colpi di scena svelerà che Giacinta è la famosa figlia di Geronte, e che Zerbinetta è la figlia legittima di Argante, quasi a voler dimostrare che è il
destino a riunire le due coppie. Scoperti però tutti gli inganni ideati, a Scapino non resta che tentare l’ennesima astuzia per placare l’ira dei due padroni, fingendosi moribondo. Anche questa volta vincerà la sua furberia.

Dopo aver messo in scena e recitato autori dalle complesse psicologie, fra gli altri Pirandello, Cechov, Beckett, Shakespeare, e aver sperimentato la drammaturgia del 900 con i suoi pessimismi, nevrosi, patologie sempre cercando da un lato di tendere la mano alla grande tradizione a cui sono strettamente legato e dall’altro di reinterpretarla con il respiro necessariamente mutato del mio tempo, è nato in me il forte desiderio di confrontarmi e far vivere una pièce ricca di aneliti e di forza corporea in cui l’azione è divorante e c’è un continuo movimento che tende ad una comicità brutale, una pièce in cui trionfa, grazie al genio di Molière, il meccanismo puro del teatro: Le furberie di Scapino.

(Roberto Trifirò)

Roberto Trifirò come attore ha lavorato con i registi italiani e stranieri più importanti tra cui Bob Wilson, Aldo Trionfo, Luca Ronconi, Sandro Sequi, Stefan Braunschweig, Pier’Alli, Cesare Lievi, Mina Mezzadri, Federico Tiezzi, Monica Conti. Tra i suoi più recenti lavori come regista e interprete ricordiamo: “La fedeltà coniugale” due atti unici di A. Cechov (2003); “Non si sa come” di Luigi Pirandello (2004); “Il cerchio incantato” da “Il monaco nero” di Anton Cechov (2005) di cui ha curato anche la drammaturgia; “Identità violate”, due atti unici “Il bicchiere della staffa” di Harold Pinter e “Catastrofe” di Samuel Beckett (2006); “Piccinì” da Luigi Pirandello (2007); “Filax Anghelos” di Renato Sarti (2008); “La Confessione” di Arthur Adamov (2008); “Parole che cadono dalla bocca” da Samuel Beckett (2009).

INFORMAZIONI

Prenotel. 02.34532140 – lunedì ore 10 > 18 e martedì > venerdì ore 10 > 20

Ritiro biglietti lunedì > venerdì ore 11> 13 e nei giorni di spettacolo anche dalle 19.30, il sabato ore 11 > 13 (solo produzioni) e dalle 16 (ospitalità dalle 17); domenica dalle 15.30

Prevendita: Viva Ticket / 892424

Biglietti: 16,00 Euro – costo prevendita e prenotazione 1,50 /1,00 Euro (salvo diverse indicazioni per specifici spettacoli)

Riduzioni: 30% under 25; 50% over 60 (Convenzione con il Comune di Milano)

Per gli abbonati sconto di 30% su tutti gli spettacoli in cartellone

Orari spettacoli: da martedì a sabato ore 20.45, domenica ore 16 (salvo diverse indicazioni per specifici spettacoli)

Trasporti pubblici: tram 12/14 bus 78 Accesso disabili: con aiuto

Teatro OUT OFF v. Mac Mahon, 16 – 20155 Milano

Uffici, via Principe Eugenio, 22 20155 Milano

Tel. 02.34532140 Fax. 02. 34532105; E-Mail: info@teatrooutoff.it; www.teatrooutoff.it