Foto di scena: Satyricon ’79 © Giovanni Bacchi - Milano, Teatro Elfo Puccini, lunedì 13 ottobre 2025 ore 19
Foto di scena: Satyricon ’79 © Giovanni Bacchi - Milano, Teatro Elfo Puccini, lunedì 13 ottobre 2025 ore 19
Foto di scena: Satyricon ’79 © Giovanni Bacchi

Die Schachtel e Teatro dell’Elfo

ELFO PUCCINI, SALA FASSBINDER
LUNEDÌ 13 OTTOBRE, ORE 19:00

Ingresso libero con prenotazione consigliata sul sito:
www.elfo.org

A 46 anni dalla prima rappresentazione, Satyricon, lo spettacolo del Teatro dell’Elfo diretto da Gabriele Salvatores, rivive in un disco che documenta uno dei progetti più visionari e meno noti della carriera di Demetrio Stratos: le musiche originali del 1979 vengono pubblicate per la prima volta in un’edizione curata dall’etichetta musicale Die Schachtel, intitolata appunto Satyricon ’79.

Una serata fatta di memorie, ascolti e teatro per rivivere insieme il magico incontro tra l’Elfo e Stratos.

Un prezioso nastro sonoro ritrovato restituisce al pubblico le musiche di scena composte da uno dei protagonisti della musica rock e sperimentale italiana degli anni ’70, cantante del mitico gruppo degli Area e grande sperimentatore vocale, morto prematuramente a 33 anni nel 1979.

Il disco nasce dal fortunato ritrovamento di un nastro magnetico originale contenente le musiche di scena composte da Stratos – in collaborazione con Paolo Tofani, uno dei componenti del mitico gruppo degli Area. Il nastro, rimasto per decenni nell’archivio del Teatro dell’Elfo è stato ritrovato grazie al Centro di Ricerca Vocale e Sonora Malagola di Ravenna (sede dell’Archivio Demetrio Stratos), che lo ha poi fatto digitalizzare. L’occasione è stata la mostra “Fino ai limiti dell’impossibile. La ricerca vocale di Demetrio Stratos 1970-1979”, realizzata a Palazzo Malagola di Ravenna con la curatela di Ermanna Montanari ed Enrico Pitozzi e di Marco Sciotto e Dario Taraborrelli, in dialogo con mi intreccia come mia proiezione di foto ok ok commento ovviamente c’è Salvatores non sappiamo ancora bene ok ok certo Daniela Ronconi Demetriou, vedova di Stratos.

Lo spettacolo Satyricon – diretto da Gabriele Salvatores e scritto da Ferdinando Bruni a partire dal testo di Petronio – fu il primo messo in scena nella sede storica dell’Elfo in via Ciro Menotti, trasformata per l’occasione in un’arena di sabbia, senza poltrone, con scenografie firmate dalla greca Thalia Istikopoulou. In scena, un giovane gruppo di attori – tra cui Ferdinando Bruni, Elio De Capitani, Cristina Crippa, Corinna Agustoni, Ida Marinelli, Luca Toracca – mise in atto una riscrittura cupa e spettacolare del romanzo latino, carica di inquietudine e visionarietà.

La partitura sonora creata da Stratos, con parti vocali di grande sperimentazione, suoni arcaici ed elettronici, voci elaborate, flauti Nay, strumenti balinesi e persino le prime registrazioni del canto delle balene, dialogava acusticamente con la innovativa messa in scena, talvolta intervenendo direttamente anche sulla dizione del recitato, come testimoniato dalle registrazioni vocali delle lezioni che lo stesso Stratos diede agli attori.

Lo spettacolo rappresenta non solo l’ultimo lavoro in vita del grande artista vocale, ma anche un punto cruciale, nella traiettoria artistica e umana del gruppo teatrale, che negli anni è divenuto un’istituzione sia nella sua città natale, che in tutto il territorio nazionale.

L’edizione discografica è disponibile in differenti versioni: in formato digitale sulla piattaforma bandcamp.com, in disco in vinile con poster e infine in versione limitata (200 copie) in cofanetto deluxe, con disco in vinile e accompagnata da un corposo libretto di approfondimento (acquistabile anche separatamente) con testi, interviste a molti dei protagonisti e fotografie d’epoca. Un viaggio dentro un’opera totale in cui teatro, voce, corpo e suono si fondono in modo irripetibile. Il disco nelle varie versioni può essere acquistato online sulla piattaforma bandcamp.com oppure sul sito di specializzato www.soundohm.com.

Satyricon ’79 è più di una pubblicazione. È un atto di restituzione, una memoria sonora che torna viva e necessaria nel nostro presente. 

Die Schachtel, fondata da Bruno Stucchi e Fabio Carboni, è un’etichetta indipendente dedicata alla documentazione e valorizzazione della musica di ricerca italiana, sia del passato che del presente: dall’avanguardia elettronica alla sperimentazione radicale, dal minimalismo all’improvvisazione. Nota a livello internazionale per la qualità delle sue pubblicazioni, Die Schachtel rappresenta un’eccellenza culturale italiana e un punto di riferimento per appassionati, collezionisti e studiosi. Bruno Stucchi, oltre a essere art director dell’etichetta, nei primissimi anni ‘80 fu allievo di grafica di Gianni Sassi, intellettuale, provocatore, imprenditore culturale, anima degli Area e della storica etichetta Cramps.

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