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Eut elle été criminelle…
Jean-Gabriel Périot, Francia 2006, Beta, 10’
In Francia, alla fine della guerra, le amanti dei soldati tedeschi vengono rasate a zero ed esposte al pubblico ludibrio. Una riflessione sul potere maschile e il corpo delle donne. Inedito, crudo, toccante.

Lover Other – The Story of Claude Cahun and Marcel Moore
Barbara Hammer, USA 2005, Beta, 55′
Claude Cahun è lo pseudonimo di genere neutro (Claude è nome né maschile né femminile), con cui Lucy Schwob si autobattezza nel 1917, in polemica aperta con la donna che il mondo circostante vorrebbe lei fosse (o almeno fingesse di essere). I confini dell’identità che le si concede di incarnare sono un abito troppo stretto per lei, ma la famiglia d’origine, ebraica, colta, illuminata, una nonna paterna affettuosa (da cui deriva il cognome d’elezione), le permettono una valida istruzione e un riparo dagli attacchi antisemiti. La sua adolescenza è tuttavia atroce, segnata dall’anoressia, dalla propensione ad inalare gas non atmosferici, e da un tentato suicidio. Però Lucy-Claude è geniale. Gli esperimenti fotografici cominciano prestissimo, anche se non hanno finalità pubbliche. Solo nel 1930 la sua produzione uscirà dall’atelier du fond, a Montparnasse, e sarà divulgata ufficialmente con la pubblicazione di Aveux non Avenus, un’antologia di aforismi, riflessioni, confessioni, fotografie e collages foto-incisi, confezionata con la sorellastra Marcel Moore (nata Suzanne Malherbe), che le sarà compagna di vita ed arte sino alla morte. A partire dagli anni Venti, nell’isola di Jersey, Cahun produrrà decine di autoritratti. S’immortalerà come una coquette, nei panni di un clownesco body builder, in quelli di una skinhead ante litteram, di un’ammaliante vampira o una bamboletta giapponese, facendo filtrare nelle proprie trasfigurazioni tutte le esperienze letterarie, teatrali e politiche della Parigi surrealista. Di questa stagione culturale Claude è animatrice né più né meno di altre meno ignote personalità e il suo impegno si protrarrà in patria sino alla fine della guerra, quando l’artista sarà liberata dalla condanna a morte comminatale per la sua propaganda antinazista.

20° FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL CINEMA GAYLESBICO
E QUEER CULTURE

Europa Documentari
Milano, Teatro Strehler, sabato 10 giugno 2006
www.arcigaymilano.org
www.cinemagaylesbico.com