Foto: Pablo Picasso, Busto de mujer con sombrero, 1962, Barcvellona, Museo Picasso © Succession Picasso, by SIAE 2011

Aperta la terza grande mostra del ciclo che Pisa dedica ai grandi maestri del secolo scorso le cui radici culturali affondano sulle sponde del Mediterraneo, che la Fondazione Palazzo BLU di Pisa ha avviato nel 2009, con un primo weekend da record, che ha visto arrivare oltre 2.000 i visitatori dall’ inaugurazione del venerdì sera. Dopo i sogni felici di Marc Chagall, che hanno preso corpo nella luce del sud della Francia, dopo la poesia di Joan Mirò legata alla sua terra catalana, è ora la volta di Pablo Picasso, genio assoluto dell’arte del Novecento, la cui furia creativa, nata a Barcellona, ha segnato tutto il XX secolo. Continua anche la crescita delle prenotazioni dei gruppi, che è arrivata a toccare ormai quota 300, con quasi 10.000 visitatori già prenotati, curiosi di ammirare anche un raro disegno preparatorio per Les Demoiselles d’Avignon, che arricchisce il percorso espositivo. Curata da Claudia Beltramo Ceppi, con la collaborazione di numerosi specialisti, la mostra antologica sul maestro spagnolo del ‘900, promossa dalla Fondazione Palazzo Blu, con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Pisa, con il patrocinio dell’Ambasciata di Spagna in Italia e del Comune di Pisa, si propone di rinnovare il successo di critica e soprattutto di pubblico delle due mostre precedenti, apprezzate complessivamente da oltre 170.000 visitatori. La bontà del progetto è stata inoltre ammirata, per quanto riguarda l’iniziativa dedicata a Mirò, da molte altre decine di migliaia di persone, nella seconda tappa dell’evento che si è tenuta nella prestigiosa sede dei Musées royaux des Beaux-Arts de Belgique a Bruxelles. Marco Filippeschi, Sindaco di Pisa, ha presentato così questa importante esposizione: “Questo è un evento molto atteso che ogni città vorrebbe poter organizzare e posso dire che in questi anni abbiamo assistito ad una rinascita di Pisa: questa mostra ora significa per me toccare una delle vette più alte dell’arte. Picasso è un sapiente narratore che ha saputo esprimere in pittura il male dell’uomo con tutte le varie contaminazioni. Through researches it has been found that calcium helps to increase sperm motility. levitra generika viagra sales in canada This permits Kamagra Oral Jelly to act speedier than ED tablets do. discount cialis online The key to controlling blepharitis is to keep the eyelids and eye lashes clean. Never the less, many herbalists, naturopaths, customers, and product manufacturers cheap viagra tablet will plead the circumstance that this is not true. In vista del 950° anniversario della costruzione del Duomo di Pisa tra il 2013 e il 2014, la città comincia con questa mostra ad essere impegnata a livello mondiale”. L’iniziativa “Picasso – Ho voluto essere pittore e sono diventato Picasso” è ora il frutto dell’intensa collaborazione con i maggiori musei internazionali prestatori come il Museo Picasso di Barcellona, il Museo Picasso di Malaga ed il Museo Picasso di Antibes: si conferma così la volontà della Fondazione Palazzo Blu di intessere relazioni e legami con importanti istituzioni pubbliche, che conservano le opere dei grandi maestri del Novecento.

Fino al 29 gennaio 2012, le sale dello storico palazzo sul Lungarno pisano ospitano 270 opere – tra dipinti, ceramiche, disegni e opere su carta, alcune celebri serie di litografie e acqueforti, libri, tapisserie – che consentono al pubblico di comprendere, grazie anche all’accurato allestimento, come la volontà di essere pittore del giovanissimo Picasso nella Barcellona degli ultimi anni dell’Ottocento, lo abbia condotto, attraverso una continua manifestazione del suo genio creativo, a esplorare ogni possibile percorso artistico, in continua evoluzione e trasformazione.

Fulcro dell’intera esposizione è la straordinaria e unica collezione di 59 linogravure, appartenenti al Museo Picasso di Barcellona, intorno alla quale si articola il percorso della mostra con opere datate dal 1901 al 1970 ed anche “Nu aux bras levés” (1906-1907), un raro disegno preparatorio intatto perLes Demoiselles d’Avignon”, la grande tela conservata al Moma di New York: il soggetto riproduce la figura centrale, quella con le braccia alzate.

Con questo quadro, che rappresenta una scena di bordello, Picasso realizza nel 1907 uno dei suoi lavori più importanti, che cambieranno la storia dell’arte del ‘900, segnando la rottura totale con tutte le convenzioni della pittura occidentale dal Rinascimento in poi. In esso, accanto a una pittura imponente per la sua monumentalità, l’artista imprime, per la prima volta, alla sua opera le caratteristiche di un primitivismo violento e selvaggio, quasi a voler esprimere il suo disgusto per una civiltà percepita come decadente e sorpassata. Attraverso un’iconologia tratta per la prima volta dal mondo tribale delle maschere africane (ma in cui non sono assenti anche ricordi della primitiva cultura iberica), Picasso dipinge, con “Les Demoiselles d’Avignon”, la più potente rappresentazione di sesso e di morte del XX secolo.

Picasso. Ho voluto essere pittore e sono diventato Picasso

Pisa, Palazzo Blu – Lungarno Gambacorti 9 – tel. 050.916950

Fino al 29 gennaio 2012

Orari: lunedì– venerdì, 10.00-19;00

sabato e domenica, 10.00-20.00; lunedì chiuso

Biglietti: Intero: 9,00 – Ridotto e Blu card: < span style="font-family:">€ 7,50 – Convenzioni: 7,00

Catalogo GAmm Giunti mostre musei – gamm@giunti.it

Per prenotazioni di gruppi e visite guidate:

Impegno e Futuro Soc. Coop, Numero verde gratuito 800144385, oppure 050.891349/050.894088

E-mail: info@impegnoefuturo.it