Foto di scena © Giovanni GuerrieriUno studio. Sul Vampiro, il Signore della notte, la sua natura enigmatica e perversa. Lui è tra di noi – è uno di noi -, stringe amicizia, patti, è un’ombra fuggitiva che rischiara come fuoco fatuo le paure celate dalla nostra incoscienza.

I due monologhi scritti da Andrea Nanni, interpretati da Silvio Castiglioni ed Emanuela Villagrossi con la regia di Giovanni Guerrieri, ripercorrono in forma speculare l’insidiosità della presenza del Vampiro nelle vicende di un giovane Lord e sua sorella, lungo una spirale di seduzione in cui bellezza e crudeltà sono indissolubilmente legati nel culto della morte e la sua profanazione. This authentication mark certified the cialis canada online genuine qualities and ensured the victims with the high degree of the safety level. The treatments of ankle surgery are not always successful like knee and hip sildenafil delivery implants. They suppress an enzyme called PDE5 in order to release nitric oxide, a substance that boosts blood flow towards the penile region allowing you to generic viagra sildenafil achieve a firm erection that guarantees them uninterrupted sexual intercourse. You cannot penetrate into buying generic cialis her vagina using flaccid male organ. Liberamente ispirati ai racconti di John William Polidori, amico di George Byron, e di Marina Cvetaeva, a sua volta influenzata da una raccolta di fiabe russe, ripropongono, in un percorso che da Londra conduce a Roma e alle antichità greche di Atene per tornare nella capitale inglese, il tormento di un’introspezione erotica, un vortice che risucchia l’anima per trovare compimento e rigore in un pozzo atemporale, dove il richiamo gotico del soggetto si riflette nella contemporaneità come condizione di un oblio perpetuo.

Per Bram Stoker il conte Dracula, con la sua complessa personalità forgiata dalla propria tragica storia, ha rappresentato in fondo un eroe post-romantico, il simbolo della decadenza dell’Occidente nazionalimperialista e borghese: in definitiva, nella prospettiva fantapolitica che vede il trionfo di una ribellione volta al Male, l’utopista perfetto, ovvero il vampiro che sogna una società di vampiri nell’identità di un non-luogo dell’Oscurità. Qui siamo invece al principio mèta-antropologico, che vede nel Vampiro una figura aliena all’umanità e in opposizione allo Psicopompo, il fautore della permanenza delle anime in un’eterna dannazione, trasportate da una volontà di possessione intrisa dai profumi estetizzanti della sua natura.

Al di là di una leggenda slava o di un contesto letterario, nel lavoro di Nanni/Guerrieri viene sottolineata la presenza di un imprescindibile male da cui pare non esservi scampo, ma che in realtà è il frutto di un oblio umano. E l’ottima interpretazione dei due attori, accompagnata da immagini, giochi di luci e gli inquietanti motivi di una musica dal vivo di sottofondo, riescono ad attrarre lo spettatore lungo la scia dell’indagine sulla ragione semantica dell’Incubo.

Giudizio: ***

PRODUZIONE Celesterosa, I Sacchi di Sabbia

In collaborazione con Comune di Cattolica, Provincia di Rimini, Teatrino dei Fondi, Regione Toscana

Il Vampiro o le confessioni mancate di Andrea Nanni

Da John William Polidori e Marina Cvetaeva

Con Silvio Castiglioni, Emanuela Villagrossi

Regia di Giovanni Guerrieri

Film: Filippo Ticozzi

Costumi: Georgia Galanti / FRAV Milano

Luci: Luca Brolli

Suono: Gianmaria Gamberini

Milano, CRT Salone, via Ulisse Dini 7

Dal 9 al 21 novembre 2010

www.teatrocrt.it