Foto di scena © Angelo RedaelliCommedia in tre atti scritta nel 1750, nata inizialmente come intermezzo, è una delle opere più riuscite di Goldoni. La vicenda si svolge a Venezia, durante il periodo di Carnevale, nell’arco di una giornata. Il caffettiere Ridolfo cerca di evitare che Eugenio, un giovane mercante di stoffe, si rovini al gioco frequentando la casa del losco Pandolfo, trascurando la moglie Vittoria che cerca a sua volta inutilmente di dissuaderlo dal terribile vizio. Eugenio perderà infatti ingenti somme giocando a carte con Flaminio, un torinese che si spaccia per nobile: questi, dopo aver abbandonato la propria consorte, corteggia la ballerina Lisaura, la quale, ignorando la verità, spera di poterlo sposare. Giunge a Venezia, travestita da pellegrina, Placida, moglie di Flaminio, in cerca del proprio marito, che viene a sua volta insidiata da don Marzio, un pettegolo e prepotente napoletano che con le sue malevolenze cerca di evitare che Flaminio ed Eugenio si rimettano sulla buona strada. Ridolfo, con l’aiuto del suo fido servitore Trappola, riuscirà a neutralizzare gli inganni di don Marzio, riconciliando le due coppie di coniugi. Pandolfo, proprio grazie alle chiacchiere di don Marzio, viene arrestato per il gioco d’azzardo, e l’avventore partenopeo lascerà infine la città.

Un testo sì divertente, ma dai risvolti drammatici, con un lieto fine dal sapore amaro e in qualche misura inquietante. Other such popular competitors cialis discount generic are Extenze and VP-RX. If too cheap viagra pill much water is reabsorbed it can lead to unwanted and complex health issues. With any luck, the facts previously mentioned will be useful purchase viagra uk in your effort to find the best website for buying prescription medicines. No constant pressure used Such machines used here are automatic and do not use any type of constant pressure. levitra order prescription Per assurdo, il pessimo don Marzio viene allontanato dalla comunità veneziana dopo aver compiuto, seppur involontariamente, un atto di onestà, denunciando il biscazziere. Goldoni sembra in qualche modo voler frapporre all’elemento dicotomico tra bene e male la ragionevolezza del dubbio sulla liceità di una gogna pubblica o, come diremmo oggi, di un’interferenza mediatica. Nel lavoro di Carlo Emiliani, che si avvale anche di un cast con attori del calibro di Antonio Salines, Virgilio Zernitz, Marina Bonfigli e Massimo Loreto, questo elemento di sconcerto nel finale viene valorizzato proprio dagli spazi: grazie ad una eccellente scenografia, il contrasto tra interni e luoghi all’aperto rimane sottolineato come chiaroscuro delle coscienze dal principio alla fine. Ciò che appartiene alla cattiva coscienza si trova coperto dall’oscurità dei palazzi, mentre il buon Ridolfo (Virgilio Zernitz) agisce a fin di bene nella pubblica piazza. Ma ecco il cambiamento di rotta: il monologo finale di don Marzio (Antonio Salinas), in cui denuncia tutta la sua amarezza, è tenuto all’aperto, mentre tutti gli altri si sono ormai chiusi a protezione del proprio focolare. Un segnale chiaro che restituisce una insospettata dignità al “cattivo” nell’avversità “buonista” del contesto sociale, quasi una celebrazione che denota l’esistenza a volte impercettibile delle maschere di un’ipocrita moralità a dispetto di quelle esteriori esibite proprio durante il Carnevale.

Uno spettacolo ineccepibile, senza sbavature, che conferisce ancora una volta al drammaturgo veneziano il merito di essere riuscito a svelare i toni spesso ambigui della modernità.

Giudizio: ***

COMPAGNIA DEL TEATRO CARCANO

Fondata da Giulio Bosetti

Spettacolo inserito nell’abbonamento “Invito a Teatro”

La bottega del caffè di Carlo Goldoni

Con Marina Bonfigli, Antonio Salines, Virgilio Zernitz, Massimo Loreto, Umberto Terruso, Francesco Migliaccio, Alice Redini, Valeria Perdonò, Enrico Bonavera, Pompeo Gregori, Marcello Angeli, Dario Merlini, Cristina Sarti

Regia di Giuseppe Emiliani

Scene di Guido Fiorato dai bozzetti di Emanuele Luzzati

Costumi: Guido Fiorato

Musiche di Giancarlo Chiaramello

Milano, Teatro Carcano, C.so di Porta Romana 63

Dal 30 marzo al 17 aprile 2011

www.teatrocarcano.com