Foto © Gaia Gulizia

 

Foto © Gaia Gulizia
Foto © Gaia Gulizia

Documento di un’esperienza vissuta, appena recente

La Signora Paura gira indisturbata, vagando per le strade di città che hanno il fiato sospeso di un’attesa senza fine.
Si insinua dappertutto: non si vede, né si può afferrare, né stringere in pugno per guardarla dritto in faccia.
Non ha ombra, né spessore; ma un potere immenso, che tiene stretto; e se ne vanta.
Arriva dentro il cuore con battiti irregolari che scivolano nel panico; si insinua nella mente con ragioni, giustificazioni, motivazioni, fatte di aria, sospese sul nulla.
Mette ordine, comanda; con voce di insinuante convinzione, decreta senza scampo.
Il controllo è l’abito che assume.
Pretende l’obbedienza, in cambio di di una sicura, pervicace pausa di vita.

La Signora Paura emana divieti, stabilisce confini, disegna traiettorie inconsuete con obbligo di percorrenza.
Il suo regno si fonda sulla Regola: incomprensibile, incompresa, falsificata, resa con astuzia, veritiera
Subdola, si insinua nello stato di diritto, per violare, con Onnipotenza, ogni diritto elementare.
Due metri, tre metri, anzi cinque; chiusura totale, silenzio, persone stabilizzate nei recinti, spazi obbligati, come animali negli allevamenti assassini o cavie per sperimentazioni occulte; coprifuoco, assenso, consenso: niente dissenso.
La Signora Paura diffonde diffidenza, ostilità, prevenzione, critica, giudizio, allineamento; delazione.
Vietato baciarsi, abbracciarsi, toccarsi, parlarsi a labbra scoperte, sorridersi: accettarsi.
E questa è la vita, la nuova normalità, che ci protegge, ci rassicura, ci difende dalle malattie e dal rischio di contagio.

Metti la mascherina – copri bocca e naso -infila i guanti -togli i guanti e detergi le mani – lava le mani – mantieni le distanze – niente strette di mano – pericolo, rischio, terrore  …

E ancora:  metti la mascherina – compra la mascherina – non togliere la mascherina – non gettare la mascherina – rinnova la mascherina – parla attraverso la mascherina – sorridi sotto la mascherina – non sorridere, tanto è lo stesso – non si vede se sorridi o non sorridi – scansati per strada – vai dall’altro lato della strada – c’è qualcuno che si avvicina, corri via – stai chiuso in casa che è più sicuro – lavora da casa  o non lavorare affatto – non c’è più lavoro in giro – stai a casa -io resto a casa -restiamo tutti a casa – i cinema sono chiusi – i teatri chiusi- i musei e le gallerie d’arte sono chiusi- anche i negozi sono chiusi – fatti la barba, il taglio dei capelli, la tinta, la manicure a casa – i parrucchieri e i centri estetici chiusi – nuota nella vasca da bagno – le piscine sono chiuse – fai ginnastica sul tappeto di casa – le palestre sono chiuse … Anche le biblioteche sono chiuse: leggi da casa, scrivi da casa.

Foto © Gaia Gulizia
Foto © Gaia Gulizia

C’è un silenzio assordante per le vie della città e anche nelle mie orecchie.
Sogno, al risveglio, di incontrare un’amica: di sorriderle e accogliere il suo sorriso, di abbracciarla e di donarle il mio profumo.
Sogno Piazza Duomo, colma di persone, l’euforia di un concerto all’aperto, o la magia della musica con l’orchestra, nell’Auditorium che risuona; sogno un caffè e una brioche al tavolino di un bar, il godimento di una mostra di pittura, girata lentamente, con i miei tempi…
Mi manca persino la folla, le persone stipate sul tram: l’umanità che si mescola, si incontra, si incrocia.
Ora tacciono i nostri sensi, ghiacciati e resi insensibili dalla Norma, dalla Resa alla Paura: tace il tatto, senza il tocco sulle pelle; tace l’odorato, obbligato alla distanza; tace il gusto, con la bocca serrata; tace la vista, cristallizzati i volti, privi di espressione; tace l’udito, che si sforza di cogliere le voci. Ma voglio Vivere, anziché Sopravvivere.
Compio la Scelta: vivere pienamente, poiché la Vita è rischio, movimento, condivisione; anziché credere di vivere, illudersi di vivere, come farfalla dalle ali tarpate.

Il dopo  (o quasi)
Si è dato inizio alla Riapertura!
Delle regioni, fra gli stati ( ma non di tutti ); di: bar, ristoranti, negozi, parrucchieri…e così via dicendo…facendo la fila, facendo i turni, prenotando prima.
Anche al mare sembra si possa andare, ma è giunta voce che in spiaggia si va a turno.
La mascherina è ormai un’appendice necessaria, imprescindibile, d’indiscutibile presenza.
Qualcuno afferma, anzi, assicura che nel prossimo autunno riprenderà Sua Eccellenza la Pandemia, con rinnovata virulenza.
Temo che presto sarà regolato, controllato anche il Respiro.