Martedì 21 aprile su Change.org è stata lanciata la petizione L’arte è vita, salviamo lo spettacolo dal vivo scritta dal violinista Alessandro Quarta, il violista Danilo Rossi, l’attore e regista Alessio Boni e il violoncellista Mario Brunello, sostenuta da una trentina di artisti di tutti i settori dello spettacolo dal vivo e indirizzata al Mibact.

In meno di 24 ore sono state superate le 10.000 firme.

La petizione difende un sentimento comune: lo streaming non può sostituire le emozioni, bisogna proteggere tutto il mondo che ruota intorno allo spettacolo dal vivo e le categorie di artisti e lavoratori meno garantite. L’arte non si ferma e gli artisti sono pronti a ripartire e a dialogare con il Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo.

L’ARTE È VITA

L’Arte è vita, respiro. E il nostro Paese, per eccellenza, vive di Arte e ne respira la condivisione. Tutti abbiamo bisogno di teatri, auditorium, sale, musei, gallerie. Per noi quello è il campo di battaglia: è lì che troveremo il modo per combattere questo nuovo nemico.
All’Arte e agli artisti non basta lo streaming: lo streaming è solo un ruscello, l’Arte un fiume in piena.
Gli spettacoli dal vivo muovono un mondo che non appare sul palcoscenico: registi, sceneggiatori, drammaturghi, coreografi, tecnici audio, tecnici luci, manager, addetti stampa, promoter, organizzatori, impiegati amministrativi, agenti di spettacolo, scenografi, costumisti, montatori, fotografi, operatori del cinema, sarti, truccatori, parrucchieri, trasportatori, addetti alle pulizie, alla biglietteria, addetti di sala, maschere, giornalisti di settore.
Anche tra gli artisti sul palco c’è un mondo di lavoratori senza garanzie: professori d’orchestra, coristi, ballerini “aggiunti”, compagnie teatrali, gruppi di musica da camera, associazioni culturali, associazioni concertistiche, attori, musicisti, cantanti e ballerini freelance, doppiatori, comparse, orchestre, compagnie di ballo e teatri autonomi.

Lo streaming non può sostituire lo spettacolo dal vivo. L’artista ha bisogno della vita del pubblico e il pubblico ha bisogno dell’energia dell’artista. Un violino Stradivari porta con sé la storia del suo suono: nato in un bosco, non potrà mai essere riprodotto fedelmente da nessuna tecnologia. Allo stesso tempo, lo spettatore digitalizzato non è paragonabile a quello dal vivo che, appunto, vive l’opera d’arte insieme a chi, in quel momento, la sta creando.
Così come è importante che in Italia ripartano fabbriche, ristoranti, negozi e quant’altro, è fondamentale che il mondo dello spettacolo dal vivo non rimanga indietro: chi vive di Arte non può attendere all’infinito e se l’Italia ha bisogno di tornare a vivere, ha bisogno anche di Arte.
Difendiamo la cultura, difendiamo l’Arte, le emozioni, gli artisti, i lavoratori dello spettacolo, soprattutto quelli con meno diritti. Difendiamo il pubblico, difendiamo l’Italia!

Hanno aderito prima del lancio su change.org:
Alessandro Quarta (musicista)
Danilo Rossi (musicista)
Alessio Boni (attore/regista)
Mario Brunello (musicista)
Luca Barbarossa (cantautore)
Ascanio Celestini (attore)
Red Canzian (musicista)
Andrea Lucchesini (musicista)
Amii Stewart (cantante)
Massimo Quarta (musicista)

Massimiliano Volpini (coreografo)
Vinicio Capossela (cantautore)
Paolo Fresu (musicista)
Anna Maria Chiuri (cantante lirica)
Maria Agresta (cantante lirica)
Serra Yilmaz (attrice)
Francesco Niccolini (scrittore/drammaturgo)
Federica Fracassi (attrice)
Roberto Aldorasi (regista)
Omar Pedrini (cantautore)
Sergio Rubini (attore/regista)
Marcello Prayer (attore/regista)
Milvia Marigliano (attrice)
Pino Insegno (attore/doppiatore)
Marco D’Amore (attore/regista)
Luigi Lo Cascio (attore/regista)
Fabrizio Gifuni (attore/regista)
Sonia Bergamasco (attrice/regista)
Damiano Michieletto (attore/regista)
Andrea Mingardi (cantante)
Simone Cristicchi (cantante)
Luca Ranieri (musicista)