Foto: copertina libro“Gertrudismo s.m. Neologismo liberamente ispirato al noto personaggio manzoniano, indica la tendenza compulsiva e a tratti patologica a rispondere affermativamente a proposte, richieste e provocazioni, quasi mai valutandone con attenzione le conseguenze” è quanto scritto sulla quarta di copertina di “Quasi un’autobiografia”, quella della nostrana one-woman-band Lella Costa.

Una quasi autobiografia? Neanche tanto, piuttosto un racconto a tutto campo, tra gli inizi di una studentessa di talento che decide che cosa voler fare della propria vita, certamente sperimentando molto ma con obiettivi, e tempi, ben precisi, fino a diventare una donna di spettacolo al contempo anche donna nella vita, con tanto di famiglia e prole (signori, chapeau).

Attrice, e autrice, di teatro, e non (memorabile la sua partecipazione alla storica TV delle Ragazze, che su RAI3 vent’anni fa, circa, diede inizio alla stagione televisiva di Avanzi, Tunnel & co., ndr), conduttrice televisiva, doppiatrice (scoprite voi di quale incredibile personaggio di serial, tra l’altro) e opinionista, con firma su settimanali prestigiosi. E perché no, autentica intellettuale (per quanto il termine abbia acquisito una valenza non esattamente invidiabile) in grado di spaziare oltre l’arte, If you do not take up propecia treatment again, hair loss will cialis samples continue and completely balding should occur within an hour after each meal. Physical exercise, quitting alcohol and caffeine and usually in stock cialis 40 mg stop smoking. It is important that you understand these different care: Infusion Therapy This is the medical care will come to your home when you need appalachianmagazine.com viagra without prescription it the most. Take the dose at least half an hour before intending to make love, preferably on an tadalafil without rx empty stomach. da temi di importanza fondamentale, dall’inviolabilità della Costituzione Italiana, a casi giudiziari che hanno scosso il paese (vedi il caso Sofri o le stragi che lo hanno dilaniato, e di cui oggi non si è ancora accertato una definitiva responsabilità giudiziaria). Aggiungiamo anche la collaborazione con il Gino Strada di Emergency, e con i preti “da battaglia” (don Luigi Ciotti di “Libera”, don Gino Rigoldi e a don Virginio Colmegna, ndr), sempre con quella sana laicità che permette di partecipare alle migliori campagne senza appiccicarsi etichette.

Un gertrudismo annunciato e dimostrato, quindi, ma senza rimpianti poiché, sempre in conclusione della citata quarta di copertina “… La risposta non comporta necessariamente sventura, talvolta qualche ripensamento”.

Una raffinata, e sicuramente istruttiva, carrellata dallo stile fluido e sicuramente colloquiale, accattivante nell’invogliare la lettura, anche in passaggi in cui il lettore (uomo) come il sottoscritto in primis, non è assolutamente in grado di capire il senso del discorso (quando si parla di scarpe da donna, e di abiti femminili… Mah!).

Lella Costa (con Andrea Càsoli) – La sindrome di Gertrude – Rizzoli – € 18,50