Foto allestimento © irmabianchi.itLe quattro sale più belle al primo piano di Palazzo Reale ospitano per la prima volta, fino al 23 maggio, la curiosa rassegna dedicata ai “Libri d’artista dalla Collezione Consolandi. 1919 – 2009” a cura di Giorgio Maffei e Angela Vettese: una sorta di mostra nella mostra gratuita per il pubblico milanese.

L’esposizione presenta una selezione di volumi della preziosa collezione di Paolo Consolandi, una raccolta rara, costruita con pazienza e passione a partire dagli anni ’60, che si sviluppa dalle avanguardie storiche fino ai nostri giorni e che mai fino ad ora era stata presentata al pubblico in un nucleo così composito. Promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano e prodotta da Palazzo Reale in collaborazione con Acacia, in mostra si possono ammirare oltre 130 libri d’artista, realizzati nell’arco di novant’anni.

“Portiamo in mostra volumi, unici o in tiratura limitata, che narrano non soltanto la storia del nostro Novecento con un punto di vista che spazia dalla scrittura all’immagine, dalla parola alla sua impaginazione creativa, ma rappresentano anche altro: la realizzazione di nuove forme e figure grafiche, di diversi materiali e contenuti, un primo importante omaggio alla collezione Consolandi” ha spiegato l’Assessore alla Cultura del Comune di Milano Massimiliano Finazzer Flory.

“Sono sempre stato molto interessato all’arte insieme a mia moglie Franca, donna colta e sensibile, laureata in archeologia. Ad un certo punto, verso la fine degli anni Cinquanta, abbiamo sentito la necessità di rendere più attuale la nostra passione e, visti i grandi cambiamenti in tutti i campi che caratterizzano la nostra era, ci siamo avvicinati all’arte contemporanea. Abbiamo intuito che era giunto il momento di rinnovare il nostro modo di percepire l’arte e così abbiamo cominciato ad acquistare quadri di artisti contemporanei per ornare le pareti della nostra casa” ha raccontato Paolo Consolandi “Successivamente ci siamo sempre più appassionati e, pur essendo partiti da qualche acquisto sporadico per modernizzare l’aspetto della nostra abitazione, abbiamo iniziato a collezionare con passione. Sono stati molto importanti la conoscenza e il rapporto personale con l’amico critico Guido Ballo, con gli artisti e i galleristi attivi allora a Milano; ricordo gli incontri con Carlo Cardazzo, Lucio Fontana, Castellani e Agostino Bonalumi. Vivevamo il nostro tempo: quei quadri alle pareti erano il segno tangibile del nostro essere dentro il mondo” ed ha anche spiegato “Ad un certo punto del mio percorso di collezionista, sommerso da una grande quantità di monografie, saggi e cataloghi, sono stato colpito da quei libri che per loro natura sfuggivano alla semplice funzione informativa. Alcuni di questi erano molto di più, erano opere d’arte a pieno titolo imbrigliate dentro un medium diverso, non riconducibile agli stereotipi del quadro o della scultura. This herb is been used since more than 2000 years to control diabetes. purchase cheap levitra Check This Out One of the features of purchase generic levitra icks.org is that is can be taken with or without food. This malfunction causes buying that purchase cheap cialis the eyelids to become inflamed, irritated, red and itchy. Finally, bought here buy levitra online this is a time when every business must manage for positive cash flow. Una scoperta affascinante, questa, che ci ha aperto la via per un collezionismo parallelo a quello delle opere; una via complementare, del resto, e per me inderogabile, necessaria, complementare all’altra. Un modo ancor più sottile e intimo per seguire il corso e le mutazioni dell’arte del Novecento. La mia professione di notaio mi ha sempre tenuto vicino alla carta stampata: forse anche questo è stato un elemento importante, che mi ha fatto sentire il bisogno di avvicinarmi ai libri d’artista”.

Libri d’artista dalla Collezione Consolandi. 1919 – 2009” si sviluppa con un percorso sostanzialmente cronologico, fra i piccoli gioielli considerati quasi membri della famiglia, dal libro di Fernand Léger e Blaise Cendrars del 1919 a quello di Sophie Calle del 2007, fino a quello di Sabrina Mezzaqui, ultima acquisizione del 2009 e l’esposizione è accompagnata da un catalogo edito da Charta, con testi di Giorgio Maffei e Angela Vettese, che racconta la storia di questa passione straordinaria.

Nella prima sala di Palazzo Reale si possono ammirare, fra decorazioni, stucchi e grandi arazzi, tutte queste vetrine con originali ed incredibili libri fra i quali spicca quello presentato aperto del 2006 di Olafur Eliasson dal titolo “Your Home”, che, mostra un modellino di carta di un’abitazione, ingentilito dal tocco di eleganza di un paio di guanti bianchi.

Anche la seconda sala vale la pena di essere osservata, sedendosi un attimo sui divani rossi con questi enormi arazzi alla pareti decorate e qui di rilievo è sicuramente la vetrina dedicata a Andy Warhol con, tra gli altri, lo splendido “A Gold Book” del 1957.

Si arriva così al grandioso salone principale dove i preziosi libri esposti sono in perfetta sintonia con lo splendido centrotavola, opera di Giacomo Raffaelli del 1803 , sovrastato dai due imponenti lampadari a goccia. In questa magnifica ambientazione trovano posto anche due monitor con due video molto interessanti: uno intitolato ”L’arte tra le mani” di Marta dell’Angelo e l’altro di Marco Paolo Fornari, che mostrano le scritte dei libri ravvicinati, dettagli particolari ed anche il collezionista stesso che sfoglia i suoi preziosi volumi nella sua casa, che è sempre stata il posto dove le delegazioni dei board dei musei stranieri volevano andare, a Milano, per avere il sapore di cosa significasse collezionare in questa strana città efficiente e creativa, fantasiosa anche se incline a nascondere il suo saper fare e saper pensare in luoghi chiusi e non in piazza. Si scopre così come, intima e personale, ma al tempo stesso profondamente animata da senso civico, la collezione di Paolo Consolandi sia stata sempre un monito anche per le istituzioni pubbliche: come un dire “questo si può fare”, si può cercare di seguire il presente a qualsiasi età, senza soldi come quando si è giovani o con qualche st
anchezza, in verità solo apparente, quando passano gli anni.

Sono tutte straordinarie opere tra cui brillano Léger, Mirò, Picasso, Max Ernst e le più mature prove del Futurismo. Quindi la stagione dell’Astrattismo e dell’Informale dove le presenze si fanno più numerose: Lucio Fontana, che opera nel territorio di confine tra libro e multiplo e Bruno Munari che assesta il definitivo colpo alla tradizionale leggibilità del libri chiudono l’esposizione nella sala azzurra dall’imponente camino.

Libri d’artista dalla Collezione Consolandi. 1919 – 2009

Milano, Palazzo Reale, Piazza Duomo 12 –

Fino al 23 maggio 2010 – Ingresso gratuito

Orari :

lunedì, dalle ore 14,30 alle 19,30

martedì, mercoledì, venerdì e domenica dalle ore 9,30 alle 19,30

giovedì e sabato dalle ore 9.30 alle ore 22.30

www.comune.milano.it/palazzoreale

www.irmabianchi.it