Foto di scena: Gianfelice Imparato e Luisa Ranieri © 2009 Federico RivaGià trasposto sul grande schermo nel ’54 nell’omonima pellicola di Vittorio de Sica, sceneggiata da Cesare Zavattini, e tratta dai racconti di Giuseppe Marotta, un terzetto ai massimi livelli della cultura italiana tout court, una riproposizione teatrale che convince sin dalle prime battute.

Sei episodi dal ritmo sicuramente più veloce e meno strutturato nella prima parte e più basato, e concludente, nella seconda, con un ottimo dinamismo, grazie alla regia di Armando Pugliese, e a un cast che funziona alla perfezione, e che non lascia buchi, forse il rischio più grande nella rappresentazione di un’opera corale, e a episodi, come questa.

Secondariamente, il taglio, inclusa la scelta filologica sotto il profilo linguistico, che enfatizza l’aspetto umano e ironico del filo narrativo, risulta azzeccata, senza però dimenticare le nuvole oscure che si abbatteranno sulla città (Saviano insegna) rappresentate dal bastone da passeggio che il guappo, una volta scacciato di casa spezza, in due per passare alla più efficace revolver.

Dai più noti Gianfelice Imparato a Luisa Ranieri, brava (e bellissima, altro che veline! Ndr), il cast non soltanto regge l’inevitabile confronto con il film suddetto, di cui facevano parte lo stesso De Sica, Totò, Eduardo (de Filippo), oltre a Sophia Loren e Silvana Mangano.

Inoltre riesce a sviluppare interpretazioni assolutamente personali e originali dei singoli personaggi, senza dimenticare che quasi tutti vestono almeno due ruoli.

Infine, di grande livello anche l’essenziale scenografia, immaginifica nel rappresentare il microcosmo partenopeo di vicoli, finestre e portoni, con giochi di luce sempre funzionali alla parola recitata e rappresentata.

Un omaggio sincero, e fedele, a una Napoli, generosa e adorabile, ma anche imperfetta e ipocrita, che sopravvive a se stessa nel bene come nel male, e che sotto la crosta di reali, mucchi di musica neomelodica e spazzatura cara alle cronache, nello spirito, per fortuna, esiste ancora.

Giudizio: ***1/2

Once the patent expires, the drug can be manufactured and sold at a lower price in other buying online viagra countries. Salab Misri an ancient cialis properien herb known for it’s aphrodisiac properties is an excellent PE natural remedy 4. The dosage of penegra medicine may be maximized to 100 mg if the 50mg doesn’t deliver the required results. viagra vs cialis And if combined with factors such as stress, anxiety etc order viagra sample robertrobb.com which might also lead to a dysfunctional sexual life.

VALERIO SANTORO presenta:

Uno spettacolo dell’Ass. Culturale “La Pirandelliana” in coproduzione con “Diana Or.I.S.”

L’oro di Napoli dai racconti di Giuseppe Marotta

Adattamento teatrale di Gianfelice Imparato e Armando Pugliese

Gianfelice Imparato, Luisa Ranieri, Gianni Cannavacciuolo, Antonella Cioli, Giuseppe De Rosa,

Loredana Giordano, Renato giordano, Antonio Milo, Lello Radice, Giovanni Rienzo, Luigi e Davide Santoro, Valerio Santoro

Regia di Armando Pugliese

Musiche di scena: Nicola Piovani

Scene: Andrea Taddei

Costumi: Silvia Polidori

Luci: Valerio Tiberi

Milano, Teatro Manzoni, via Manzoni 42

Dal 2 al 28 marzo 2010

www.teatromanzoni.it