Foto: da Araki. Love and Death © Nippon, LuganoLa città di Lugano promuove ed ospita, fino al 27 febbraio 2011, un’iniziativa unica nel suo genere dal titolo “Nippon – Tra mito e realtà: arte e cultura nel Paese del Sol levante” , quattro mostre e numerosi eventi che vanno a comporre un percorso che coinvolge gli spazi espositivi più prestigiosi della città ed illustra la cultura del Giappone: dalle origini dell’arte e dalle antiche tradizioni fino alle forme artistiche più contemporanee, inclusi i grandi interpreti della fotografia.

“Tutta l’intera città è coinvolta in ogni suo angolo, offrendo un itinerario che vuole indagare gli aspetti più interessanti dell’arte e della fotografia, dalla metà dell’Ottocento ai nostri giorni, e delle antiche tradizioni del Paese del Sol Levante, oltre a presentare manifestazioni, incontri e spettacoli teatrali come ulteriori approfondimenti” ha assicurato il sindaco Giorgio Giudici “La rassegna “Nippon – Tra mito e realtà: arte e cultura nel Paese del Sol levante” rappresenta anche una tappa importante del percorso che porterà la città di Lugano ad inaugurare nel 2013 uno straordinario nuovo centro culturale, il LAC, segnando anche l’inizio di nuovo modo di organizzare eventi per la città, dove le parole “condivisione e integrazione tra le diverse realtà culturali del territorio” sono e saranno le basi su cui poggeranno tutte le iniziative”.

Un ideale punto di partenza da cui iniziare l’itinerario è rappresentato dalle due mostre fotografiche “Ineffabile perfezione. La fotografia del Giappone. 1860-1910”, in programma nelle sale della splendida Villa Ciani, e “Araki Love and Death” al Museo d’Arte di Villa Malpensata, che dischiudono le porte della storia iconografica del Giappone, dalle sue origini nel XIX secolo, fino alla contemporaneità, con una delle personalità più rilevanti dell’universo fotografico internazionale. La prima esposizione è curata da Francesco Paolo Campione, direttore del Museo delle Culture di Lugano, e da Marco Fagioli, coprodotta da Giunti Arte mostre musei, da cui il catalogo, con il Museo delle Culture di Lugano, e propone 200 splendide fotografie, prevalentemente stampe all’albumina, acquerellate a mano, sostenute da originali listelli di legno d’abete, dei maggiori fotografi della seconda metà dell’Ottocento, provenienti da una collezione privata costituita da un appassionato cultore d’arte italiano, considerata la più grande raccolta del genere esistente al mondo, superiore perfino anche a quella conservata all’Università di Nagasaki. “Ineffabile perfezione” presenta infatti alcuni capolavori di uno dei più importanti capitoli della storia della fotografia, conducendo il visitatore a immergersi completamente nelle diverse tematiche della cultura e dell’arte del Giappone, proprio nel periodo in cui, abbandonando un isolamento che durava da trecento anni, il Paese del Sol levante si apriva all’America e all’Europa, influenzando con le immagini e le espressioni della sua creatività il gusto dell’intero Occidente. Il percorso espositivo, organizzato per sezioni indaga con gentilezza la rappresentazione del paesaggio e la natura educata dalla cultura, il gusto dell’esotismo ed il profondo rapporto tra la fotografia e le stampe del ukiyo-e, l’immagine della donna colta nei molteplici aspetti della bellezza sublime, come in quello dei mestieri e delle attività della casa, della bottega e dei campi e della donna di piacere, o ancora, i grandi interpreti della fotografia giapponese e straniera, come Kusakabe Kimbei, considerato il maestro nel realizzare sofisticate fotografie all’albumina colorate a mano. L’esposizione è completata dalla presenza di cinquanta opere d’arte e di raffinati oggetti di cultura materiale provenienti da prestigiose collezioni private. Fra questi, una magnifica armatura di Samurai del XV secolo, alcune preziose sculture di carattere religioso, una raffinatissima selezione di abiti maschili e femminili e una scelta di 16 straordinarie maschere del teatro.

La seconda è invece curata da Fuyumi Namioka, con catalogo di Silvana Editoriale ed è una delle pochissime organizzate da un museo europeo, che ripercorre la carriera documentando tutti i temi sviluppati, proponendo anche una serie di scatti inediti, realizzati dal fotografo giapponese nelle settimane immediatamente precedenti la mostra ed esposte a Lugano in assoluta anteprima. La fotografia di Araki esprime e riattualizza molti dei temi che più strettamente si legano alla cultura giapponese: così ecco le serie autobiografiche, come Sentimental Journey e Winter Journey che narrano per immagini la storia dal tragico finale della relazione dell’artista con la moglie, i paesaggi urbani (Cityscapes), il grande mosaico di numerose polaroid, le foto di cieli, le immagini di fiori, di cibo e naturalmente i nudi femminili cui, più che a ogni altro soggetto, si lega la sua fama.

Spostandosi al Museo Cantonale d’Arte si può visitare la mostra “GUTAI Dipingere con il tempo e lo spazio”, curata dal direttore del museo Marco Franciolli e con catalogo di Silvana Editoriale, che ripercorre le vicende del movimento artistico giapponese Gutai, costituitosi nel 1954 ad Osaka su iniziativa del pittore Jiro Yoshihara, unitamente a Akira Kanayma, Saburo Murakami, Kazuo Shiraga, e Shozo Shimamoto. Il gruppo Gutai, che negli anni vede accrescere il numero dei suoi membri, è stato attivo fino al 1972 – data della morte del fondatore – ed è caratterizzato da happening, installazioni all’aperto, da cui la denominazione “avanguardia sotto il cielo”, mostre di un giorno, action painting e performance di carattere teatrale. La mostra si focalizza sul primo e secondo periodo Gutai (1954-1960 e 1961-1964), le fasi più intense e significative nella ricerca di nuovi linguaggi. L’obiettivo è quello di approfondire la portata e l’eredità di questo movimento e sono inoltre oggetto di analisi gli intensi scambi intercorsi tra Gutai e la scena artistica di Parigi e Torino, così come i rapporti con Fluxus, il Gruppo Zero e lo Spazialismo italiano.

Nella sezione ospitata al Parco di Villa Ciani, vengono ricreate alcune delle più significative installazioni ideate in occasione delle esposizioni all’aperto tenutesi in Giappone a metà degli anni Cinquanta. Erectile dysfunction is not just a condition that affects your pocket, the root is available at affordable prices. order generic cialis view for info now Caverta Tablets – Ranbaxy Laboratories broug
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Tra queste, una lunga passerella percorribile, un campanile di stoffa dall’interno del quale si può osservare uno scampolo di cielo e una serie di festoni di nylon contenenti acqua pigmentata con colori diversi: tali opere presuppongono in molti casi una partecipazione attiva dell’osservatore.

Al Museo delle Culture, Heleneum infine si tiene “SHUNGA. Arte ed Eros nel Giappone del periodo Edo”, Catalogo Mazzotta, curata da Günther Giovannoni, che presenta una serie di 62 opere, tra xilografie e volumi a stampa, shunga, termine giapponese che significa letteralmente “immagini della primavera” e che definisce un genere di stampe a soggetto erotico che raggiunsero la massima fioritura nel periodo dello shogunato dei Tokugawa, tra il 1603 e il 1867, presentando gli autori più importanti: da Koryusai a Kunimori, e di altri artisti quali Kiyonaga, Utamaro, Hokusai e Hiroshige

Per tutto il periodo fino a febbraio, una serie di iniziative collaterali favoriscono anche l’incontro del pubblico con la cultura tradizionale giapponese attraverso molte sue affascinanti forme d’espressione.Il Ciani ospita infatti una serie di eventi e attività, a cura dell’Associazione Culturale Giappone in Italia, che permetteranno di osservare da vicino o prendere parte in prima persona ad alcuni momenti rituali e culturali della vita nipponica, realizzati e condotti da esperti conoscitori di ognuna delle discipline proposte. In particolare, vi sarà l’opportunità di assistere alla vestizione del kimono e della geisha, o alla cerimonia del tè, rito che in Giappone trascende la dimensione privata per assumere un significato sociale e spirituale e ancora dimostrazioni di ikebana, di arti marziali, oltre a proposte di corsi di origami e impacchettatura, potatura del bonsai e presentazioni di calligrafia.

Da ultimo “Nippon in Scena”, una manifestazione che porta a Lugano appuntamenti straordinari con il teatro e la danza giapponese: dopo il successo di Kodo in concerto, con i 13 musicisti-danzatori-artisti del più spettacolare e più famoso gruppo giapponese di percussioni taiko e quello delle 5 coreografie della Martha Graham Dance Company, Lunedì 29 novembre 2010 al Teatro Cittadella, è la volta di “Teatro Kyogen”, una serata teatrale che mette in scena storie comiche giapponesi che richiamano situazioni, personaggi e tecniche della nostra Commedia dell’Arte. Per finire, martedì 7 dicembre 2010 al Teatro Cittadella, “Madame de Sade” di Yukio Mishima (con la Compagnia Teatroaperto/Teatro Dehon Teatro Stabile dell’Emilia Romagna e la regia di Piero Ferrarini: un testo teatrale centrale nella produzione scenica dello celebre scrittore giapponese ma anche una straordinaria sintesi di elementi culturali europei e nipponici. Il programma completo si può trovare su http://www.nipponlugano.ch

Villa Ciani, Parco Ciani, Tel: +41 (0)58 866 72 14 – CH – 6900 Lugano, Orari: Ma – do 10.00-18.00, fino al 27 febbraio 2011INEFFABILE PERFEZIONE. LA FOTOGRAFIA DEL GIAPPONE. 1860-1910

Museo d’Arte – Villa Malpensata, Riva Caccia, 5 Tel: +41 (0)58 866 72 14 CH – 6900 Lugano, Orari: Ma – do 10.00-18.00 – fino al 20 febbraio 2011ARAKI LOVE AND DEATH

Museo Cantonale d’Arte, Via Canova 10, Tel:+41 (0)91 910 47 80 – Orari: Ma-14.00-18.00, Me-do: 10.00-18.00 e al Parco di Villa Ciani, fino al 20 febbraio GUTAI DIPINGERE CON IL TEMPO E LO SPAZIO

Museo delle Culture – Heleneum, Via Cortivo 24-28, CH 6976 Castagnola, Tel: +41 (0)58 866 69 60 – Orari: Ma-do 10.00-18.00,fino al 27 febbraio SHUNGA. ARTE ED EROS NEL GIAPPONE DEL PERIODO EDO

Ciani, fino al 20 febbraio, ATTIVITÀ DI PRESENTAZIONE DELLA CULTURA TRADIZIONALE DEL GIAPPONE

Palazzo dei Congressi e al Teatro Cittadella29 novembre, 7 dicembre 2010GLI SPETTACOLI

Ingresso: Intero Singolo – Fr. 12 – Intero Cumulativo – Fr. 36 – Ragazzi fino a 16 anni accompagnati Fr. 0

Ridotto Singolo, AVS e over 65 anni, gruppi e studenti 17-25 anni Fr. 8

Ridotto Cumulativo, AVS e over 65 anni,gruppi e studenti 17-25 anni
Fr. 24