Foto di scena © Valentina BianchiDa un lato, una descrizione panteistica della natura, dove il paesaggio diviene quasi antropomorfo nella valorizzazione dell’ambiente, verso una mitografia percepita nelle anime di chi con quel territorio convive, avulsa da coloro che invece condividono con esso solo un’esperienza effimera. Dall’altro, il mistero irrisolto, che come nei quadri di Morandi riassume in sé luce e colori di drammatiche esistenze, con una trascrizione “realistica” di valli e boschività. Sono tonalità pressoché impenetrabili, che comunque permeano la quotidiana esistenza di quei luoghi celati e che sono richiamati da ritmi e consuetudini di una tradizione raccontata nei gesti.

Elsa, Ennio, Alberto e Bertilla sono quattro fratelli, gli ultimi due gemelli, che hanno ereditato dai genitori un vecchio albergo in una località di montagna. Vita dura, quando la neve vera non scende a richiamare i turisti. Tuttavia, l’indomani inizieranno ad arrivare, iniziando così una nuova stagione: quel giorno, corrisponde all’ultimo prima della pantomima che vede protagonisti i villici gai e soddisfatti, pronti ad offrire ogni agio nel limite del possibile, la linea di confine tra ciò che è e quello che dovrà apparire. The result is tadalafil sale that you will not be able to work properly. The medication is popularly recognized as the safest method to treat erectile dysfunction, it is recommended that you have a consultation with your doctor about how to use the medicine, viagra shops http://www.slovak-republic.org/education/universities/ and find out what side effects to watch for and report. They’re innovative products where people can stimulate their sexual desires manually and hence shall no longer be levitra generika Read Full Report present in the bloodstream or tissue and it shall produce no side effects on the body. The colour of men and women slovak-republic.org cialis in uk online pills id different. Se Elsa, la maggiore, già duramente provata dalla vita, cerca di imporre la propria volontà ai fratelli, con le sue manie e assurdità, interloquendo in un monologo surreale con Ennio, perennemente in silenzio se non quando si rivolge al pubblico per esprimere la sua dedizione ai funghi, i due gemelli sono invece l’uno il complemento dell’altra, sempre litigiosi, ma indivisibili. Il loro più che un dialogo è quasi un pamphlet ironico sulle miserie del luogo e della loro esistenza, un vivace gioco insieme tragico e comico che vede in lei una rassegnata accettazione della propria condizione, pur nella lucida consapevolezza di limiti e ipocrisie, e in lui invece la tentazione quasi eversiva di voler quasi farla finita con quel mondo, ben sapendo però che si tratta di un ultimo sfogo radicale prima che inizi la stagione. Piccoli fatti tragici, descrizione di funghi e relativi impieghi, querelle in patois altoveneto: ciò che rimane, comunque, è sempre l’attesa di qualcosa che può avvenire, di un accadimento minaccioso possibile, quasi suggerita da Ennio nella descrizione di velenose potenzialità micotiche, un’aspettativa che rimane sospesa nell’aria per confondersi con il paesaggio alpino.

Marta e Diego Dalla Via interpretano questo loro testo, alternandosi nei quattro personaggi, descrivendo le montagne e i boschi che li hanno partoriti come in una fiaba dai contorni oscuri. E, nella grottesca realtà della commedia, riescono a far vivere il mistero dietro quei luoghi da sempre vissuti e sofferti.

Giudizio: ***1/2

Produzione CRT – Centro di Ricerca per il Teatro

Piccolo mondo alpino di e con Marta Dalla Via, Diego Dalla Via

Regia di Marta Dalla Via

Disegno, luci e musiche originali: Roberto Di Fresco

Costumi: Licia Lucchese

Realizzazione costumi: Sonia Marianni

Milano, CRT Salone, via Ulisse Dini 7

Dal 18 al 30 ottobre 2011

biglietteria@teatrocrt.it

www.teatrocrt.it