MICHELANGELO – Il Crocifisso ritrovato

il Crocifisso ligneo di Michelangelo

Un capolavoro ligneo. Quando nel 1492 morì Lorenzo de’ Medici detto “Il Magnifico”, al giovane Michelangelo Buonarroti venne a mancare il mecenate che poteva mantenere i suoi esordi artistici, costringendolo ad alcuni lavori occasionali per sopravvivere. Tra questi, svolse l’attività allora clandestina di sezionatore di cadaveri, dalla quale trasse insegnamento per i suoi studi di anatomia. Il Crocifisso in tiglio policromo fu scolpito in quel periodo, quando l’artista aveva dai 17 ai 21 anni di età, con un’attenzione ai particolari del corpo – braccia, gambe, muscolatura – che può dichiararsi a pieno titolo il preludio del David realizzato quasi dieci anni più tardi. Una singolare tecnica venne utilizzata per reclinare il collo del Cristo, con l’inserimento di un invisibile cuneo nella parte sinistra della testa, denotando il già sofisticato talento del giovane artista. Presentato in anteprima domenica 5 aprile con la presenza del Sindaco di Milano Letizia Moratti, dell’Assessore alla Cultura Massimiliano Finazzer Flory e il Ministro per i Beni e le Attività Culturali Sandro Bondi, il Crocifisso, che come ricorda il Soprintendente del Polo Museale Fiorentino Cristina Acidini è stato “recuperato” dal mondo dell’antiquariato e attribuito a Michelangelo dopo attenti studi, è dal giorno 6 esposto presso la Sala degli Scarlioni del Castello Sforzesco di Milano unitamente alla Pietà Rondanini recentemente restaurata (foto sotto). Il Crocifisso ritrovato non è comunque solo un esempio di perfezione nell’esprimere le proporzioni del corpo, ma soprattutto una raffigurazione fedele della Passione, pur nell’innovazione stilistica, evocativa delle parole di San Giovanni Evangelista nel momento della morte del Redentore, quando chinato il capo, rese lo spirito (Gv. 19, 30). Un’opera giovanile che “dialoga” con l’ultima del celebre artista, dove l’armonia del corpo della prima incontra l’immagine scarnificata della seconda, e tuttavia perfettamente compatibile per stile e fattura con quella tardiva del 1563, quando a 88 anni Michelangelo, già famoso per le sue sculture marmoree, volle scolpire un piccolo crocifisso ligneo destinato al nipote. Due estremi della produzione artistica di Michelangelo che tracciano il suo significativo e imponente percorso. Due testimonianze del sublime e del sacro che possono essere solo rispettosamente sussurrate, contemplate, ammirate.

(Claudio Elli, 17 aprile 2009)

 
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la Pietà Rondanini © Aurelio Amendola

Michelangelo. Il Crocifisso ritrovato In occasione dell’allestimento La Pietà Rondinini e il Crocifisso ritrovato Milano, Castello Sforzesco, Sala degli Scarlioni Dal 6 aprile al 3 maggio 2009 ORARI: 9,00 – 19,30 Giovedì 9,00 – 22,30 Lunedì 14,30 – 19,30 25 aprile / 1° maggio 9,30 – 19,30 INGRESSO: Intero: € 3,00 – Ridotto: € 1,50 Gratuito: tutti i giorni dalle 17,30 Venerdì dalle 14,30 – 1° maggio dalle 9,30 alle 19,30 INFO: Tel. 02 88463700 www.comune.milano.it/palazzoreale www.milanocastello.it