La sfida più importante per le energie rinnovabili consiste nel riuscire a crescere in un mercato senza incentivi, come appare sempre più probabile in un futuro assai prossimo.

L’obiettivo del 17% fissato dall’Unione Europea per il 2020 sembra molto lontano. Oggi le rinnovabili non vanno oltre il 7% dei consumi finali, anche se, a dire il vero, il consistente tasso di crescita degli ultimi 2 anni non trova riscontro in nessun altro ramo dell’economia, confermando l’attuale ottimo stato di salute di cui gode questo settore.

Finora gli aiuti statali hanno fatto da traino, rendendo questo mercato più attraente per gli investitori. Ora il difficile è prevedere quali sviluppi potranno esserci in una mutata situazione di tagli al sostegno statale, che determinerà l’inevitabile crescita delle realtà imprenditoriali più forti e redditizie.

In estate il Governo italiano ha diramato il Piano di Azione Nazionale per le energie rinnovabili, che fissa i target da raggiungere secondo una logica di decremento delle emissioni inquinanti a favore di un aumento della produzione di energia da fonti pulite.

Lo sviluppo maggiore è atteso nei segmenti dell’eolico, attraverso centrali di media e grossa taglia, e del fotovoltaico, tramite impianti di dimensioni più ridotte da collocare in giardino o sui tetti sia di aziende che di privati. Entro il 2020, l’apporto di rinnovabili alla generazione di energia dovrà passare dall’attuale 16% al 29% e il quadro dei consumi elettrici dovrà essere così costituito: 11% idroelettrico, 7% eolico, 6% biomasse, 3% solare e 2% geotermia. The herb helps to reduce stress on the get viagra from india body, both physically and mentally. Therefore, if you have been taking certain medications continually, speak 100mg sildenafil to your doctor. Keep a order viagra on line list of all the products you use (including prescriptiondrugs, nonprescription drugs, and herbal products). Besides, follow the ayurvedic remedies for vaginal discharge problem. cheapest cialis in australia Inoltre, sempre per quanto concerne i consumi energetici, l’energia pulita dovrà raggiungere il 6% e il 16% nell’ambito rispettivamente dei trasporti e del riscaldamento e raffreddamento.

Le difficoltà maggiori sulla strada della crescita prevista non riguarderanno tanto la produzione, visti i progressi tecnologici compiuti recentemente e la notevole riduzione del costo delle materie prime, ma gli allacciamenti e la burocrazia. Le reti per il trasporto di elettricità sono state, infatti, realizzate sulla base di necessità di parecchi anni fa e la lentezza burocratica è sempre stata in antitesi rispetto ai tempi dettati dal business. Senza dimenticare i numerosi attriti tra Stato e Regioni che hanno competenza legislativa in tema, che sempre più frequentemente diventano oggetto di contenzioso di materia esclusiva della Corte Costituzionale.

In conclusione, con il progressivo calo del sostegno pubblico, la sopravvivenza dell’attuale processo di sviluppo è subordinata a precise scelte governative, che passano attraverso il potenziamento delle reti di distribuzione della corrente elettrica e la semplificazione delle procedure amministrative. Nei prossimi anni assisteremo ad un consolidamento del mercato che vedrà imporsi solo le aziende più solide.