Foto: Light Wave, m. 5x8,5, stampa a getti d'inchiostro su tela, luce, spazio architettonicoLa fotografia documenta fedelmente la realtà. Sì, certo. Forse. Il dubbio è più che logico – è d’obbligo – se si pensa che a filtrare è sempre l’occhio di chi realizza l’immagine. E’ una questione, anche in questo caso, di punti di vista. Lo racconta bene la sezione Icone di luce all’interno della mostra “Sulla soglia” di Silvio Wolf, che a Milano consacra il lavoro del fotografo. Per Icone di luce Silvio Wolf ha scelto di guardare – e fotografare – i quadri da una posizione laterale invece che centrale. La visione è dunque particolarmente deformata e il quadro diventa solo una forma esteriore, con riflessi di luce, non consentendo più di vedere quanto è contenuto nella cornice: la fotografia ha reso sì la realtà, ma una realtà estremamente soggettiva. Quella di Silvio Wolf, appunto.

Anche le altre sezioni della mostra ci rendono visibile una realtà profondamente filtrata dall’occhio del fotografo. E dunque dall’obiettivo, che ci mette del suo: la scelta di utilizzare un tele piuttosto che un grandangolo influisce ulteriormente sul modo di raccontare il soggetto ripreso. Your healing would be in your medications, with your order uk viagra doctor’s help and in your hands. Neither will showing cheap online levitra sexual aggression towards the opposite sex. Pointless to state, buy cialis cialis this can be very traumatic. Different Vitamins, Minerals, Amino Acid, and other Minerals are important for the body, which are buy cheap viagra offered with the Herbal Supplements. In un altro caso, Orizzonti, ci troviamo di fronte a dei tramonti con rossi smaglianti, che solo apparentemente sono momenti di una giornata fotografati. Sono invece lo spezzone iniziale della pellicola fotografica. E’ dunque chi guarda a interpretare e a vedere una realtà che tale non è.

La mostra di Silvio Wolf, Sulla Soglia, a cura di Giorgio Verzotti, stimola dunque ulteriori considerazioni sulla realtà e sul modo di raccontarla. Inevitabilmente soggettivo. Ed è altrettanto importante che queste considerazioni possano essere fatte non in una piccola galleria che si rivolge a un pubblico di nicchia. La mostra è infatti esposta in uno spazio espositivo milanese di prestigio, pubblico come il Pac. Dal 7 ottobre al 6 novembre qui è possibile vedere una sintesi di trent’anni di attività artistica di Silvio Wolf, suddivisa in sette sezioni: opere fotografiche e videoproiezioni pensate come stazioni di un viaggio che sin dall’ingresso coinvolge il pubblico ponendolo in una condizione che l’autore definisce “di ascolto”.

La prima sezione presenta Light Wave, l’opera realizzata per la 53a Biennale di Venezia: la grandiosa scrittura di luce posta sulla soglia sigla la dimensione sensoriale della mostra. Seguono i cicli di opere fotografiche: Soglie (immagini simboliche di architetture), Orizzonti (astrazioni del linguaggio fotografico) e Icone di Luce (apparizione e scomparsa dell’oggetto-immagine). Le video-proiezioni esplorano in soggettiva spazi pubblici dalla forte connotazione simbolica. Il tutto coinvolge lo spettatore con luci, suoni, foto, superfici specchianti.

A completamento è il catalogo pubblicato da Silvana Editoriale.

Silvio Wolf

Sulla Soglia

On The Threshold

a cura di Giorgio Verzotti

7 ottobre – 6 novembre 2011

PAC Padiglione d’Arte Contemporanea

Via Palestro 14, Milano

Orari: lunedì 14.30 – 19.30; da martedì a domenica 9.30-19.30; giovedì 9.30-22.30.

ultimo ingresso: un’ora prima della chiusura.

Biglietti Intero € 5, ridotto € 3, ridotto speciale scuole € 2.

Info T. 02 884 46359/46360

www.comune.milano.it/pac