Foto © Teatri Possibili

Favola poetica dal fascino oscuro

Corrado d’Elia mette in scena una storia affascinante, dal sapore antico, un omaggio del regista alla Sardegna, alla musica di Marisa Sannia e alla scrittura di Salvatore Niffoi

Corrado d’Elia interpreta una grande storia dal sapore mistico e universale, radicata nella terra di Sardegna, di cui racconta le asperità, la forza e la magia.

Abacrasta non si trova in nessuna enciclopedia o carta geografica, è un paese (immaginario, ma verosimile) situato nella terra avara e rocciosa nel cuore della Barbagia. Abacrasta è meglio noto tra i paesi del circondario come «il paese delle cinghie»: molti fra coloro che vi abitano ad un certo punto della loro esistenza sentono il richiamo della Voce, e corrono ad impiccarsi. Legano al collo la cinghia e dicono addio alla vita: «nelle tanche di Abacrasta non c’è albero che non sia diventato una croce».

Finché un giorno non arriva Redenta Tiria, «una femmina cieca, con i capelli lucidi come ali di corvo e i piedi scalzi», ed i suicidi cessano. «Sono la figlia del sole, e sono venuta per portare la luce nel paese delle ombre».

D’Elia in questo spettacolo si serve di una lingua “ibridata”, che si fonda sulla commistione di italiano e limba; non un mero esercizio di stile, ma un flusso che si dispiega con naturalezza, con un accento forte e riconoscibile. È un registro linguistico che persuade e avvince, capace di esprimere le tensioni di una terra, ma anche di parlare ad un pubblico vasto, universale.

Accompagna il racconto la voce magica e incantata di Marisa Sannia, una musica che sa di terra, di magia e di meraviglia, il cui suono penetra nel profondo mistero della vita e della morte.

E’ difficile non scorgere un senso quasi religioso nella figura di Redenta Tiria.
Redenta, redenzione: ma non in senso ultraterreno, giacché insegna che l’unico riscatto possibile è nella vita stessa, nella «vita ritrovata», nella speranza, nel «tagliare la lingua alla Voce».

È una “religione” della vita, quella che emerge in filigrana di questa favola cruda e bellissima.

Dal 25 maggio all’1 giugno 2011

Compagnia Teatri Possibili

LA LEGGENDA DI REDENTA TIRIA

di Salvatore Niffoi

regia di Corrado d’Elia

con Corrado d’Elia

luci di Alessandro Tinelli

fonica di Davide Boselli

PREZZI BIGLIETTI

Intero: 21,00 €

Under 26: 17,00€

Over 60 e possessori TP CLUB: 13,00€

allievi con carta TP CARD (prima e seconda replica): 2,00 €

ORARIO SPETTACOLI

da lunedì a sabato ore 21.00

domenica ore 16.00

ORARI E INFO BIGLIETTERIA

Dal lunedì a venerdì dalle 15.00 alle 19.00

Nei giorni di spettacolo:

da lunedì a venerdì fino alle ore 21.00

sabato dalle ore 18.30 alle 21.00

domenica dalle ore 14.00 alle 16.30

Tel. 02 8323126

biglietteria@teatrolibero.it

PRENOTAZIONI

È possibile prenotare nelle seguenti modalità:

via e-mail scrivendo a biglietteria@teatrolibero.it

chiamando allo 02 8323126

www.teatripossibili.it

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