Foto © Bambiland

VIII edizione – Germania / Austria

Rassegna a cura di Antonio Salines e Adriana Martino

Con la rassegna “TREND” abbiamo voluto dare visibilità ad alcuni scenari del nuovo teatro di lingua tedesca, tentando di cogliere realtà di scrittura e tendenze tematiche. Questo segmento, che segue la programmazione dedicata alla drammaturgia britannica, e realizzato in collaborazione con il Goethe Institut di Roma, nasce con gli stessi intenti del suo predecessore, offrendo, oltre ad una panoramica sulle nuove generazioni di autori britannici e di lingua tedesca, la possibilità di contrapporre e confrontare le tematiche, i punti di riferimento stilistici e di linguaggio, le differenze e, perchè no, le somiglianze tra queste drammaturgie “forti”. Una scelta non casuale, considerato che sono stati per primi proprio gli operatori teatrali di queste due regioni europee, che hanno dimostrato una particolare sensibilità e predisposizione verso la scrittura dell’altra lingua. The drugs start showing effects within 4-6 hours. low price levitra In other words, this is also known as generic cheap viagra sildenafil citrate. This happens when the blood flow to the penis is either blocked or mouthsofthesouth.com viagra sans prescription disrupted. However there is minimal logical proof to backing these systems. cialis 5 mg you could try here

E’ subito evidente, fra i giovani drammaturghi tedeschi, che vi sono alcuni argomenti comuni ai britannici, o sarebbe meglio dire “punti di partenza”, che muovono alla scrittura, come ad esempio le tematiche esistenziali con la medesima agonia autodistruttiva; ma con la peculiarità di appartenere sempre e comunque al grande filone romantico tedesco.

In “Bambiland”, del Premio Nobel Elfriede Jelinek, si parla dell’intervento americano in Irak, si parla di come giunge a noi veicolato dai mezzi di comunicazione, si parla, infine e soprattutto, dei meccanismi con cui il conflitto, tutti i conflitti, agiscono nelle nostre teste. In “Camminare sul fuoco” Ulrike Freising, 31enne berlinese anch’essa pluripremiata, racconta di una seduta di psicoanalisi cominciata con un tentativo di seduzione ed interrotta da una terza incomoda. In “Le vite degli altri” il giovane Ostermaier riadatta per il teatro il celebre film vincitore di un premio Oscar; la situazione politica della Berlino Est della metà degli anni ’80 viene ripercorsa attraverso l’analisi del processo di trasformazione di un uomo, Gerd Wiesler e della sua conseguente presa di coscienza riguardo alle proprie responsabilità politiche e morali come funzionario della Stasi incaricato di sorvegliare Georg Dreymann, drammaturgo di successo sospettato di dissidenza.

Un panorama che crediamo possa fornire non poche indicazioni su quanto accade nell’Europa centrale di questo primo decennio del secolo.

Antonio Salines e Adriana Martino

Dal 26 aprile al 1° maggio

L ’Albero Teatro Canzone

BAMBILAND

di Elfriede Jelinek

traduzione di Claudio Groff

adattamento e regia di Giuseppe Roselli

dal 3 all’8 maggio 2011
L’Albero Teatro Canzone

di Ulrike Freising

traduzione di Alessandro Griffoni

regia Antonino Iuorio

dal 10 al 15 maggio 2011

Diritto e Rovescio

LE VITE DEGLI ALTRI

di Albert Ostermaier

Ispirato al film di Florian Henkel von Donnersmarck

traduzione di Eleonora Medici

messa in scena a cura di Teresa Pedroni

Rassegna realizzata in collaborazione con:

Il Progetto Speciale Teatri è realizzato con il sostegno dell’Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione di Roma Capitale.

www.teatrobelli.it