All’interno del campus universitario di Roma Tor Vergata sorgerà, su un’area di circa 30 ettari, il SuperB Factory, il grande polo di ricerca internazionale per la fisica fondamentale e applicata finanziato dal documento di programmazione economica del Cipe per 250 milioni di euro. Il centro, che sarà intitolato al fisico romano Nicola Cabibbo, scomparso recentemente, ospiterà oltre 800 fra scienziati e tecnici e concorrerà a consolidare il primato europeo nella fisica delle alte energie. L’investimento complessivo ammonta a 600 milioni di euro e parte delle attrezzature impiegate – di fatto componenti del valore di 70-80 milioni di euro riciclati da un acceleratore ed utilizzati un solo anno nei laboratori Slac di Menlo Park – arriveranno direttamente dall’università di Stanford di Palo Alto in California.

Il progetto, promosso dall’Istituto nazionale di Fisica nucleare (INFN) e primo di una lista di 14 del Piano di Ricerca Nazionale del MIUR, prevede la realizzazione di un acceleratore sotterraneo di forma circolare in cui collideranno elettroni e positroni, ovvero materia e antimateria.

Obiettivo dichiarato è far luce su alcuni aspetti fondamentali ancora sconosciuti della fisica contemporanea, ricreando gli attimi immediatamente successivi al Big Bang, la grande esplosione che avvenne ai primordi della storia del nostro Universo e grazie a cui ebbero origine tempo, spazio e materia. In pratica è un programma di ricerca che si integra perfettamente con quello della macchina del CERN LHC (Large Hadron Collider), l’imponente laboratorio di fisica delle particelle presente a Ginevra, dove si indaga congiuntamente sulle cause che hanno provocato la scomparsa dell’antimateria e sulle forze che tengono uniti i componenti fondamentali della materia. I due acceleratori abbracciano due diversi confini della fisica sperimentale delle alte energie, ovvero intensità ed energia. Mentre LHC opera, già da tempo, in ambiente di elevate energie, sperimentando la nuova fisica creata in queste condizioni, SuperB Factory punterà ad incrementare l’intensità delle collisioni dei fasci di particelle e, quindi, la generazione di fenomeni fisici rari ed inesplorati. Dyslexia was soft cialis pills first identified in 1881 by Oswald berkhan. It will force the viagra sales france penile tissue accommodation to aggrandize as a result. The consumption of anabolic steroids is usually cycled i.e. there is a period where a man uses the flowing by abstinence then cycled cheap sildenafil india again they reach their goal. It helps a for sale viagra man achieve harder, longer-lasting erections on demand. La serie di collisioni previste è impressionante: 10 miliardi in un anno, ma solo una su un miliardo è visibile. L’enorme quantità di dati ottenuti dagli esperimenti verrà, poi, elaborata da una rete di calcolo estesa in tutta Italia.

Fondamentalmente, è la prima volta che un acceleratore di particelle viene progettato fin dall’inizio per soddisfare tanto le esigenze della fisica fondamentale quanto quelle di fisica applicata. In tal senso, SuperB Factory costituisce un’importante occasione di incontro tra queste due importanti branche della scienza e dà, contestualmente, la possibilità di valorizzare rilevanti settori della ricerca italiana. Il balzo in avanti della luminosità, ossia del numero di collisioni, è basato, infatti, su intuizioni sviluppate in Italia e testate nella sezione acceleratori dei Laboratori Nazionali di Frascati, con cui il nuovo centro sarà connesso.

Lo studio della luce di sincrotrone, prodotta da radiazioni elettromagnetiche generate da particelle cariche, consentirà, inoltre, di sviluppare importanti applicazioni industriali. SuperB Factory fornirà, infine, nuove tecnologie e avanzati strumenti di sperimentazione alle ricerche di fisica della materia, biomedicina, biologia e nanotecnologie, offrendo da subito, alla comunità scientifica interdisciplinare italiana ed internazionale, la possibilità di utilizzare le linee di luce attivate lungo il percorso della macchina, utili per la sintesi di nuovi farmaci o materiali innovativi.