Foto: I Fratelli Jussen © Angelica Concari
Foto: I Fratelli Jussen © Angelica Concari
Foto: I Fratelli Jussen © Angelica Concari

Doppietta di appuntamenti, dalla Stagione Sinfonica alla Stagione da Camera:
l’Orchestra Sinfonica di Milano e fratelli Jussen accolgono insieme la primavera

Stagione Sinfonica

Il Nuovo Mondo
Giovedì 16 marzo 2023
ore 20.30
Venerdì 17 marzo 2023
ore 20
Domenica 19 marzo 2023
ore 16

Fazıl Say
Anka Kuşu (la Fenice) Concerto per pianoforte a quattro mani e orchestra

Antonin Dvořàk
Sinfonia n. 9 in Mi minore op. 95 “Dal Nuovo Mondo”

Orchestra Sinfonica di Milano
Lucas & Arthur Jussen
Pianoforte
Vincenzo Milletarì Direttore

Stagione da Camera
Andante e Variazioni
Domenica 19 marzo 2023
ore 11

Wolfgang Amadeus Mozart
Sonata per due pianoforti in Re maggiore K448

Franz Schubert
Trio per pianoforte in Mi bemolle maggiore op. 148 D 897 Notturno

Robert Schumann
Andante e variazioni op. 46

Felix Mendelssohn
Andante e Allegro brillante per pianoforte a quattro mani op. 92

I solisti dell’Orchestra Sinfonica di Milano:
Sandro Ceccarelli
Corno
Luca Santaniello Violino
Tobia Scarpolini Violoncello
Giovanni Marziliano Violoncello
Lucas & Arthur Jussen Pianoforti

Lucas & Arthur Jussen sono gli Artisti in Residenza dell’Orchestra Sinfonica di Milano per la Stagione 2022/2023. Due fratelli pianisti dalla proverbiale intesa reciproca, che a ogni interpretazione mostrano una freschezza di spirito e un’intensità interpretativa inebriante, due fratelli geniali che hanno letteralmente “incantato” il pubblico milanese nelle loro esecuzioni con l’Orchestra Sinfonica di Milano. Gioia ed esuberanza giovanile disciplinate, sempre, da una rigorosissima tecnica e da una concentrazione intensa, oltre all’indescrivibile intesa musicale che vige tra i due: “Le nostre case distano solo 20 metri, e non c’è sera che non ci riuniamo al piano di uno o dell’altro”. Un legame quasi simbiotico che emerge dalla coesione sonora che riescono a costruire.

Dei due pianisti, che saranno protagonisti assoluti della terza settimana di marzo all’Auditorium di Milano, in un’intervista Neville Marriner ha dichiarato: “Non si tratta solo di due bravi pianisti che suonano insieme. Percepiscono la più piccola e individuale interpretazione l’uno dell’altro.” Lucas e Arthur Jussen sono simbiotici, e la loro intesa musicale è palpabile dalla platea. Dal palco dell’Auditorium di Milano, che calcheranno giovedì 16 (ore 20.30), venerdì 17 (ore 20) e domenica 19 marzo (ore 16) interpretando Anka Kuşu  (La Fenice), il Concerto per pianoforte a 4 mani e orchestra di Fazil Say, diretti per l’occasione da Vincenzo Milletarì, che si cimenterà anche nell’interpretazione della Sinfonia n. 9 in Mi minore op. 95 Dal Nuovo Mondo di Antonìn Dvořák, e dal palco del piccolo Teatro Gerolamo, domenica 19 marzo alle 11, con l’appuntamento della Stagione da Camera dell’Orchestra, intitolato “Andante e Variazioni”:  in programma la Sonata per due pianoforti in Re Maggiore K 448 di Mozart e l’Andante e Allegro Brillante per pianoforte a 4 mani op. 92 di Felix Mendelssohn, oltre all’Andante e Variazioni op.46 di Robert Schumann, un’interessantissima composizione per due pianoforti, corno e due violoncelli. Completa il programma il Trio per pianoforte in Mi bemolle maggiore op. 148 D 897 Notturno. Al corno Sandro Ceccarelli, ai violoncelli Tobia Scarpolini e Francesco Ramolini, al violino Luca Santaniello, ai pianoforti, naturalmente, Lucas e Arthur Jussen.

Così, nella settimana in cui l’inverno cede il passo alla primavera, i fratelli Jussen celebrano e proseguono la loro Residenza con l’Orchestra Sinfonica di Milano, Residenza concretizzatasi per la prima volta nell’ambito del Concerto Inaugurale di questa Stagione, al Teatro alla Scala, con l’esecuzione del Concerto per due pianoforti e orchestra in mi maggiore di Mendelssohn.

Fazil Say ha scritto Anka Kuşu (la Fenice) per Lucas e Arthur Jussen nel 2020-2021 su commissione della Filarmonica di Monaco, la Amsterdam Sinfonietta, Mozarteum Orchester Salzburg e della Boston Symphony Orchestra, con il sostegno del New Works Fund istituito dal Massachusetts Cultural Council, un’agenzia statale. Quella del 16 marzo sarà la prima esecuzione italiana. Un brano trascinante scritto per pianoforte a 4 mani e orchestra, una travolgente pagina dai ritmi contrastanti e dalle tinte forti.

Un programma sinfonico arricchito dalla Sinfonia “Dal nuovo mondo”, lavoro sinfonico che Antonin Dvořàk compone nel periodo in cui soggiorna negli Stati Uniti. Chiamato nel 1891 da Jeannette Thurber alla guida del Conservatorio di New York, il compositore boemo si trasferirà nel 1892 negli Stati Uniti, e, fin dal suo arrivo nel Nuovo Mondo, si interessa molto ai canti della cultura nera e alle tradizioni popolari dei pellerossa, dedicandosi con attenzione alle musiche e alle cerimonie delle culture tradizionali e trascrivendone le melodie. La Sinfonia in mi minore, nata in quel periodo, fu largamente ispirata dalle musiche tradizionali americane, ascrivibili alla cultura degli indiani d’America e dei neri, un capolavoro orchestrale in cui gli spunti tratti dai temi tratti dal canto popolare americano sono sempre fortemente mediati attraverso la sensibilità europea.

Domenica 19 marzo alle ore 11, invece, i Fratelli Jussen, attorniati dai Solisti dell’Orchestra Sinfonica di Milano, affronteranno una bellissima pagina cameristica firmata da Robert Schumann e datata 1843: l’Andante e Variazioni op.46, per due pianoforti, due violoncelli e corno, vero e proprio unicum per questo tipo di organico. Scritto subito dopo il Quintetto per pianoforte e il Quartetto per pianoforte, segnato per l’insolita combinazione di due pianoforti, due violoncelli e un corno. Sebbene Schumann fosse deluso dal lavoro e lo ritirò dal suo catalogo, lo ripubblicò, omettendo due variazioni, in una forma a due pianoforti come Op. 46, su suggerimento di Mendelssohn. Fu senza dubbio Brahms a riconoscerne il valore della forma originale e la presentò per la prima volta con Clara Schumann nel 1868, ed è più spesso eseguita in questo modo.

Completano il programma la Sonata per due pianoforti in Re Maggiore K 448 di Wolfgang Amadeus Mozart e l’Andante e Allegro Brillante per pianoforte a 4 mani op. 92 di Felix Mendelssohn, oltre al Trio per pianoforte in Mi bemolle maggiore op. 148 D 897 Notturno di Franz Schubert.
Insomma, una doppietta di appuntamenti, con cui l’Orchestra Sinfonica di Milano e i fratelli Jussen accolgono insieme la primavera in musica!

Biglietti
Stagione Sinfonica
Dal Nuovo Mondo
Intero:
36 € in platea,27 €in galleria. Over 60 e Convenzioni: 27 € (platea), 21 € (galleria). Under 30 e Sostenitori: 19 € (platea), 17 € (galleria).

Stagione da Camera
Andante e Variazioni
Biglietti
Intero:
28/8 €; Over 60 e Convenzioni: 23/8 €; Under 30 e Sostenitori: 18/8 €.
I biglietti sono in vendita presso la biglietteria dell’Auditorium di Milano, oppure online su Vivaticket.

Orari biglietteria Auditorium di Milano: Martedì-Domenica, 10 – 19.
Recapiti: T. 02 83389.401, e-mail: biglietteria@sinfonicadimilano.org

Biografie

Lucas & Arthur Jussen, pianoforti
È come guidare un paio di BMW,
ha testimoniato il direttore d’orchestra Michael Schønwandt dopo aver diretto i due fratelli olandesi Lucas (27) e Arthur Jussen (24). Nonostante la loro giovane età, sono parte del panorama musicale internazionale da anni e hanno sempre riscosso un notevole successo di pubblico e critica. Sis sono esibiti con grandi orchestre tra cui la Boston Symphony Orchestra, la Philadelphia Orchestra, la Concertgebouworkest, la Danish National Symphony Orchestra, la City of Birmingham Symphony Orchestra, l’Academy of St Martin in the Fields come anche le orchestre sinfoniche di Montréal, Sydney, Shanghai e Hong Kong, la WDR Symphony Orchestra, la SWR Symphony Orchestra e la Mozarteum Orchestra Salzburg. Hanno collaborato con grandi direttori tra cui Stéphane Denève, Christoph Eschenbach, Valery Gergiev, Sir Neville Marriner, Andris Nelsons, Yannick Nézet-Séguin, Jukka-Pekka Saraste e Jaap van Zweden. Tour di concerti li hanno portati a esibirsi in Cina, in Giappone, in Corea del Sud e a Singapore. Si sono esibiti presso il Ruhr Piano Festival e il Rheingau Music Festival, al Prinzregententheater di Monaco, la Philharmonie di Essen, la Elbphilharmonie di Amburgo, il Royal Concertgebouw di Amsterdam, la Wigmore Hall di Londra, la Tonhalle di Zurigo, la Konzerthaus di Vienna, la Mozarteum Foundation di Salisburgo, il Palau de la Música Catalana di Barcellona e la Zaryadye Hall di Mosca. Si sono esibiti molto spesso alla Konzerthaus di Dortmund come parte della serie “Junge Wilde”. Lucas e Arthur hanno ricevuto le prime lezioni di pianoforte nella loro città natale di Hilversum. Assai precocemente fu chiaro che si trattasse di due grandi talenti. Da piccoli furono presto invitati a esibirsi per la Regina Beatrice d’Olanda. Seguirono presto i primi premi nelle competizioni pianistiche. Nel 2005 hanno studiato in Portogallo e Brasile per circa un anno su invito di Maria João Pires. Durante gli anni successivi hanno studiato anche con altri grandi insegnanti. Lucas ha completato i suoi studi con Menahem Pressler negli Stati Uniti e con Dmitri Bashkirov a Madrid. Arthur si è diplomato al Conservatorio di Amsterdam dove ha studiato con Jan Wijn.  Dal 2010 registrano esclusivamente con la Deutsche Grammophon il loro CD di debutto con lavori pianistici di Beethoven ha ricevuto il disco di platino ed è stato insignito del Premio del Pubblico agli Edison Klassiek. Sono seguiti una registrazione di lavori di Schubert e Jeux, un CD dedicato alla musica francese. La loro registrazione dei Concerti di Mozart KV 365 e KV 242 insieme all’Accademia di St. Martin in the Fields e Sir Neville Marriner ha raggiunto il disco d’oro. La loro discografia include una registrazione del Concerto per due pianoforti di Poulenc e del Carnevale degli animali di Saint-Saëns con l’orchestra del Concertgebouw e Stéphane Denève. Nel Settembre del 2019 hanno pubblicato una registrazione dei concerti e dei corali di Johann Sebastian Bach, in collaborazione con la Amsterdam Sinfonietta. Il nuovo CD intitolato “The Russian album”, la loro prima registrazione esclusivamente di lavori per due pianoforti, è disponibile da marzo 2021.

Vincenzo Milletarì, direttore
Elogiato dal Corriere della Sera per la direzione “potente e raffi-nata”, intrisa di “dramma e fervore” (Seen and Heard International), Vincenzo Milletarì è uno dei più promettenti direttori d’orchestra della sua generazione. Impegni di rilievo della stagione 2022/2023 includono un allesti-mento di Ariadne auf Naxos alla Royal Swedish Opera di Stoc-colma, una nuova produzione dell’edizione critica de L’aio nell’im-barazzo al Donizetti Opera Festival di Bergamo, La bohème alla Gõteborg Opera, il ritorno all’Opera di Praga con Rigoletto, il de-butto francese con Deux hommes et une femme di Donizetti all’Opéra de Tours, e il debutto in Tosca alla Den Jyrske Opera Aarhus. Nella medesima stagione Vincenzo Milletarì debutta con la Gävle Symphony Orchestra, la Royal Swedish Orchestra, e a Vienna con la Tonkünstler Orchester, ritornando inoltre a dirigere l’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi e la ORT – Orchestra Regionale della Toscana. Dirige inoltre il Concerto di Gala della Vigilia di Ca-podanno dell’Opera Reale Svedese a Stoccolma e inaugura il Kis-singer Sommer Festival con un concerto di gala interamente dedi-cato all’opera italiana. La stagione scorsa Vincenzo Milletarì ha debuttato al Tivoli Festival collaborando con Maria João Pires, e con la Nürnberger Sympho-niker; inoltre ha sostituito un collega all’ultimo minuto alla Oviedo Fi-larmonia ottenendo recensioni entusiastiche. Nato a Taranto nel 1990, ha studiato al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano e si è diplomato alla Royal Danish Academy of Mu-sic a Copenhagen. Fra i suoi mentori spiccano Riccardo Muti e Pier Giorgio Morandi, i quali hanno entrambi svolto un ruolo importantis-simo nello sviluppo della sua carriera. Vincenzo Milletarì ha esordito nel 2017 e ha immediatamente ri-scosso enorme successo ed è stato ripetutamente invitato da teatri d’opera e orchestre quali Royal Danish Opera, Royal Swedish Opera, Prague State Opera, Teatro Comunale di Bologna, Mace-rata Opera Festival, Orchestra Sinfonica di Milano, Filarmonica To-scanini a Parma, Nürnberger Symphoniker, Aalborg Symphony Or-chestra, Bergen Philharmonic, Odense Symphony e Copenhagen Philharmonic.