Foto: Salina di Cervia © Paola Raimondi
Foto: Salina di Cervia © Paola Raimondi
Foto: Salina di Cervia © Paola Raimondi

Una visita alla Salina di Cervia ci porta in un mondo magico: qui si raccoglie il sale, ma questo luogo è anche una particolarissima Riserva Naturale, dove convivono numerose specie animali e vegetali: un luogo tutto da scoprire

Istituita come Riserva Naturale di popolamento animale nel 1979, la Salina di Cervia è situata nel comune di Cervia, in provincia di Ravenna. Deve la sua importanza e la sua fama al sale, considerato per le sue eccellenti qualità “oro bianco”, ma anche al suo nome, che molto probabilmente deriverebbe dal latino “acervus” (cumulo), ossia: mucchio di sale.

Risale al X sec. d.C. la prima attestazione della salina, ma in base a rinvenimenti recenti, pare esistesse già in epoca romana. Le sue origini sono perciò naturali. L’uomo, in seguito, ha sfruttato il processo di evaporazione dell’acqua, per ottenere elevate quantità di sale. A tale scopo vennero costruiti i magazzini del sale, per la sua conservazione (ancora visitabili) e la Torre San Michele, dove erano in postazione le guardie  per segnalare il pericolo di incursioni piratesche. In tempi preindustriali il sale veniva utilizzato per la conservazione dei cibi (pesce e carne soprattutto) e per la concia del cuoio e del pellame, oltre che per lavorare vetri e ceramiche; e infine, per la medicina e l’igiene.

Un tempo le saline erano ben 144, ognuna delle quali era gestita da una famiglia. Dal 1959 le piccole saline vennero unite e si crearono pochi bacini di ampie dimensioni.
Attualmente all’interno del Parco esiste uno stabilimento per la produzione del sale a raccolta industriale e l’antica Salina Camillone: qui il sale si raccoglie artigianalmente, con un metodo tramandato da padre in figlio.
Questo è il cosidetto metodo cervese. Sono presenti più di 10 vasche per l’estrazione, ma oggi se ne utilizza solo una.

Foto: Dentro la salina © Paola Raimondi
Foto: Dentro la salina © Paola Raimondi

La Salina di Cervia è l’ultima originale “salinetta”e può produrre da 500 a  2000 quintali di sale a stagione. La raccolta avviene da giugno a settembre, più volte a settimana. Il sale si preleva man mano che affiora, con attrezzi di legno. Al contrario, il processo industriale prevede solo 1 raccolta a fine stagione, cioè a settembre.
L’estensione della salina è di 827 ettari, con un canale perimetrale di 14 chilometri e una rete di canali di oltre 46 chilometri. La superficie è suddivisa in due zone: la zona evaporante, dove avviene la concentrazione dei sali e la zona salante, dove avviene la precipitazione e la raccolta del cloruro di sodio…ovvero del nostro sale.

Perchè il sale di Cervia è denominato “sale dolce”? Perché è privo di sali amari.
Altra sua qualità peculiare consiste nel fatto che è già naturalmente iodato e non necessita perciò di additivi aggiunti. 
L’ambiente della Salina di Cervia, che fa parte del Parco Regionale del Delta del Po è un’autentica miniera naturale e paesaggistica. Essa è riconosciuta come “zona umida di importanza internazionale”, nonché “Riserva Naturale di popolamento animale”. Ospita infatti oltre 70 specie di differenti uccelli, tra i quali l’avocetta (simbolo del centro visite). Ma ricordiamo anche: la garzetta, l’ airone bianco maggiore, l’ airone cenerino; e poi anatre e gabbiani. Ed ecco … i fenicotteri.

Numerose anche le specie vegetali, caratterizzate dal loro adattamento all’elevato grado di salinità del luogo. La salicornia, ad esempio, cresce vicino all’acqua e può essere utilizzata per la produzione del sale aromatizzato.
Entrare nell’ambiente della salina è come avventurarsi in un territorio sconosciuto: ci avvolge il silenzio, a tratti rotto dalle strida degli uccelli; camminiamo tra laghi di colore rosato, con la superficie perlata, che pare ghiaccio. Osserviamo le barche di ferro (burchielle), adibite al trasporto del sale lungo i canali, le severe garitte, che un tempo ospitavano le guardie di finanza…ma soprattutto ci colpiscono le montagne di sale, cumuli piramidali uno a fianco all’altro, lucenti come cristallo.
In estate l’acqua si colora di rosso e ci immerge in un’autentica magia. Il fenomeno è dovuto a un’alga microscopica, misteriosa creatura invisibile ad occhio nudo.

Visite guidate a piedi, in bicicletta, in barca elettrica permettono di conoscere la salina sotto diversi punti di vista e attraverso diversi percorsi. Da segnalare, “Tramonto in salina”, con visioni suggestive.
Qualunque percorso si segua, l’esperienza sarà indimenticabile.

Salina di Cervia, Cervia (Ra)
Centro Visite Salina di Cervia
Via Bova, 61 4815 Cervia (RA)

INFO:
Tel.: 0544 973040
Mail: salinadicervia@atlantide.net