Foto di scena di Whole New Thing
Foto di scena © Whole New Thing

Il 20° festival internazionale di cinema gaylesbico e queer culture di Milano (8 – 14 giugno 2006), con lo slogan Apriti gli occhi simboleggiato da un apriscatole, si svolge quest’anno in una sede d’eccezione, il Teatro Strehler, che conferisce notevole lustro ad una manifestazione così peculiare. L’onore e l’onere di aprire le danze è andato ad una pellicola canadese, a rappresentare il contributo culturale offerto per l’occasione dall’Ambasciata del Canada. Anteprima nazionale con il regista presente in sala, disponibile ad un’ironica intervista con l’organizzatore del festival Giampaolo Marzi, il film ha ampiamente soddisfatto l’eterogeneo e numeroso pubblico raccolto nel teatro, guadagnandosi un caloroso applauso al termine della proiezione. Si racconta la storia di Emerson, brillante quattordicenne dalle delicate fattezze che vive in una sorta di baita equo solidale con i genitori, post-hippy e figli della new age anni novanta. Le sue precoci doti di scrittore sarebbero mortificate nella scuola di campagna che è costretto a frequentare, fra violenti bulletti dediti al sesso e alle canne, se non fosse per la provvidenziale presenza di un professore di letteratura illuminato. Questi intuisce e alimenta la vivacità mentale del nuovo alunno, con il quale condivide una passione viscerale per Shakespeare, diventandone presto l’oggetto del desiderio, esploso alla rivelazione della sua rodata omosessualità. Ma l’infatuazione non può essere ricambiata e il professore s’industria non poco per domare il giovane ribelle innamorato, pulsante di energia e curiosità da soddisfare. Parallelamente si snoda la vita di coppia dei genitori di Emerson, in piena crisi coniugale con annessi e connessi, che andrà poi ad incrociarsi con le vicende del ragazzo per un finale carico di sensualità e tenerezza. Il regista ha confessato di essere riuscito a realizzare la sua opera in tempi stretti e ritmi serrati “perché è un film d’amore fatto con amore”. Affermazione banale solo in apparenza, quando la levità paga e la semplicità porta un tema così inflazionato davvero in alto. Genuino e raffinato insieme, è il caso di dire che il buongiorno si vede dal mattino.

20° FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL CINEMA GAYLESBICO
E QUEER CULTURE

Whole New Thing di Amnon Buckbinder, Canada 2005, 35 mm, 92’
Milano, Teatro Strehler, giovedì 8 giugno 2006
www.arcigaymilano.org
www.cinemagaylesbico.com