Foto di scena © Federico CambriaIn scena al Teatro Litta Zio Vanja, un’opera sul senso dell’esistenza; più che l’intreccio, alquanto scarno, nel testo di Cechov contano le parole. I personaggi vivono la disillusione dei rapporti interpersonali e sono tormentati dal rimpianto per il passato: hanno la consapevolezza di aver vissuto un’esistenza inutile, tutti i loro sacrifici si sono rivelati vani.

La casa nelle quale è ambientato il dramma diventa il luogo simbolo dei sacrifici di Vanja, è un’abitazione spoglia e finta, tutto appare di cartone, dalla mobilia agli utensili da cucina; i personaggi si ritrovano prigionieri della loro infelicità: si muovono come ombre grigie senza più stimoli tanto da somigliare alle silhouettes cartonate che sono situate sul palcoscenico.

Ciò che sorprende è il confronto caratteriale tra personaggi rinchiusi nella stessa malinconia: il comportamento arrendevole e stoico di Sonja, nipote di Vanja, si contrappone all’atteggiamento più irruento di suo zio che più volte esplode in dissertazioni rabbiose spingendosi fino a un ultimo gesto violento con cui cerca di uccidere colui che, più di altri, è la causa della sua infelicità; il tentativo è fallimentare e il gesto di ribellione finisce per apparire ridicolo, concepito dalla mente di un pazzoide. The most vital perception that chiropractic care delivers to the table is the reinstatement of your health in natural cheap viagra in usa ways from your own mechanisms through its adjustment. The most common treatment is through the levitra prices use of these pills. The users of overnight generic cialis are increasing day by day due to environmental or climatic reasons and even some other medical problems that can lead to erectile dysfunction, but directly pill treatment that may be exercised against the concern elicit in men suffering with impotence. Basically it is said that a man tends buy levitra to face this issue of erectile dysfunction in their life.

L’opera di Cechov si adatta ancora bene al nostro tempo e rappresenta il malessere dell’individuo sprofondato in un vuoto che lo fa somigliare più a un’ombra che a un uomo. Il regista Giovanni Scacchetti riproduce al meglio le atmosfere cechoviane e gli attori riescono a impersonare l’indole di ogni personaggio trasmettendo la rabbia, l’accondiscendenza, l’insoddisfazione e l’inquietudine per un tempo immobile in cui ci si scontra con la vanità dei propri sacrifici.

Giudizio: ***

LITTA PRODUZIONI

Progetto Work in Progress

IV edizone – I anno

Zio Vanja di Anton Cechov

nuova traduzione e riduzione Fausto Malcovati

Con Paola Bacchetti, Gaetano Callegaro, Corinne Castelli, Elisabetta Ferrari,

Andrea Pierdicca, Andrea Trapani

Regia di Giovanni Scacchetti

Scene e costumi: Bruno Buonincontri

Disegno luci: Fulvio Melli

Musiche originali: Enrico De Lotto

Staff tecnico: Alessandro Barbieri, Ahmad Shalabi

Fotografie di scena: Federico Cambria

Direzione di produzione: Antonella Ferrari, Chiara Geviti

Primo spettatore: Antonio Syxty

Milano, Teatro Litta, C.so Magenta 24

Dal 16 marzo all’1° aprile e dal 6 all’11 aprile 2010

www.teatrolitta.it