Foto: Angelo Pisani durante lo spettacolo © Leonardo Fiorini16.30 è uno spettacolo sul ricordo. Nel monologo Angelo Pisani rievoca alla mente episodi dell’infanzia e dell’adolescenza, istantanee di vita quotidiana dal sapore drammatico ma anche comico e surreale si susseguono incessantemente. La narrazione è divisa in quadri scollegati cronologicamente ma uniti dal tema della solitudine; i ricordi fanno emergere la dolorosa incomunicabilità che contraddistingue il rapporto tra padre, figlio e madre e che contribuisce ad aumentare la solitudine di un adolescente già rifiutato dai propri coetanei. At generic for levitra http://deeprootsmag.org/2013/04/16/nasas-hubble-provides-first-census-of-galaxies-near-cosmic-dawn/ present, you can easily cure this health disorder by evaluating the actual cause of problem. Do not pfizer viagra sales let your partner being acknowledged with all secrets. The PDE5 enzyme is known to interfere with action mechanism of nitric oxide (NO). online prescriptions for cialis Thus, it also treats ED symptoms just like the buy cialis no prescription genuine one. Lo spettacolo dipinge l’esistenza come un flusso continuo di eventi, flusso inarrestabile che tuttavia viene momentaneamente e bruscamente interrotto alle 16.30 di un giorno qualunque; tutto viene trasformato ma nemmeno la fine dell’esistenza sembra interrompere la ciclicità, la frequenza dell’uomo.

La solitudine esternata dal monologo è palpabile, viene sottolineata dalla parole ma anche dal linguaggio corporeo di Angelo Pisani che si muove su un palcoscenico vuoto; sullo schermo posto sul fondo vengono proiettate immagini e parole chiave della narrazione, istantanee di vita familiare che si contrappongono alla solitudine raccontata. Le parole diventano protagoniste, vengono ripetute ininterrottamente e ne viene sottolineata la potenza sonora.

Pisani è bravo nell’interpretare il testo, la recitazione corporea e la sua mimica facciale ben si adattano ai convulsi giochi di parole; tuttavia l’associazione del linguaggio del corpo ad ogni parola recitata appare un accorgimento troppo esasperato e rischia di far cadere lo spettacolo nella monotonia.

Giudizio: **

Produzione NOURA – ARTEDANZAE20 – BANANAS
In collaborazione con Del Fuego Management

16:30 di e con Angelo Pisani
Con la collaborazione di Gianmarco Pozzoli

Regia di Gabriele Vacis


Consulenza alle immagini: Gianmarco Pozzoli
Realizzazione immagini: Paolo Sala

Milano, Teatro Leonardo, via Ampère 1

Dal 19 al 31 ottobre 2010

www.quellidigrock.it