Foto: Luca Ronconi e Franco Quadri a una conferenza stampa della Biennale © Piccolo Teatro di Milano
Foto: Luca Ronconi e Franco Quadri a una conferenza stampa della Biennale © Piccolo Teatro di Milano
Foto: Luca Ronconi e Franco Quadri a una conferenza stampa della Biennale © Piccolo Teatro di Milano

Film documentario di Jacopo Quadri
prodotto da Palomar
in collaborazione con Centro Teatrale Santacristina

Arriva a Milano, dopo la prima mondiale alla Festa del Cinema di Roma 2022, 75 – Biennale Ronconi Venezia, film documentario di Jacopo Quadri, prodotto da Palomar, in collaborazione con Centro Teatrale Santacristina.

Verrà presentato in due giornate, all’Anteo Palazzo Del Cinema, in collaborazione con il Piccolo Teatro

La prima proiezione è in programma mercoledì 31 maggio, alle ore 20, in Sala Astra, e sarà seguita da un incontro con l’autore, presentato da Anna Bandettini, al quale interverranno anche Giovanni Agosti, Roberta Carlotto, Claudio Longhi, Margherita Palli, Oliviero Ponte di Pino.

La seconda proiezione, in pomeridiana, sarà alle 15.30 di giovedì 8 giugno, in Sala Rubino, e si chiuderà con una conversazione tra Sandro Lombardi, Claudio Longhi e Oliviero Ponte di Pino.
Ingresso libero fino a esaurimento posti con prenotazione su piccoloteatro.org

Il film

Dopo la frattura del ’68, che ha messo in discussione tutte le istituzioni culturali, alla metà degli anni Settanta, una nuova generazione si convince che il teatro possa cambiare il mondo.

Si sono affermati sulla scena internazionale i giovani maestri che segneranno i decenni successivi: Peter Brook, il Living Theatre, Jerzy Grotowski, Ariane Mnouchkine, Meredith Monk, Eugenio Barba, Andrei Serban, Giuliano Scabia, Dacia Maraini, Robert Wilson.

Nel 1974 Luca Ronconi, reduce del successo internazionale dell’Orlando Furioso e dell’Orestea, viene nominato direttore della Biennale Teatro. In una convergenza irripetibile, Ronconi – con la preziosa consulenza di Franco Quadri – li chiama tutti a Venezia. Nel giro di alcuni mesi, si confrontano poetiche e idee di teatro assai diverse, tutte innovative e affascinanti. C’è chi tenta di coinvolgere gli abitanti della terraferma in un grande racconto collettivo, c’è chi rilancia il suo messaggio politico rivoluzionario in piazza San Marco, c’è chi discute del ruolo delle donne con i lavoratori di Marghera, c’è chi resta isolato per mesi in un’isola deserta, in silenzio. Si riscoprono la commedia dell’arte, la tragedia greca, il teatro musicale.

Questo festival-laboratorio attira centinaia di giovani, alcuni destinati a prestigiose carriere teatrali, come Giorgio Barberio Corsetti, Alessandra Vanzi, Federico Tiezzi, Sandro Lombardi, Roberto Bacci.Si susseguono scandali, rivelazioni, incontri, delusioni. Serpeggia il desiderio di reiventare la grammatica del teatro, per immaginare una vita e una società diverse e per sperimentarle nel microcosmo della compagnia.

Attraverso decine di interviste realizzate nei primi mesi del 2022 e i materiali di repertorio, Jacopo Quadri documenta questa stagione straordinaria. A rendere vivo il racconto sono i maestri che portarono i loro lavori al festival, i ventenni affamati di bellezza che li incontrarono, due studiosi – o meglio testimoni – che stanno seguito per decenni la scena internazionale come Georges Banu (recentemente scomparso) e Richard Schechner.

75 – Biennale Ronconi Venezia rende omaggio a un evento unico e un gruppo di straordinarie personalità artistiche. È anche il modo di chiedersi che cosa resta, cinquant’anni dopo, di quelle speranze e di quelle illusioni. E di quegli ideali artistici, politici, umani.

Quella Biennale è stata forse l’ultima fiammata dell’Utopia. E non a caso proprio Utopia si intitola lo spettacolo realizzato da Luca Ronconi in quell’occasione: uno spettacolo visionario, ambizioso, ricchissimo di intuizioni e immagini folgoranti, eppure impossibile e destinato nella pratica al fallimento. Il Centro Teatrale Santacristina e L’Archivio Ronconi, attraverso questo film-documentario realizzato da Jacopo Quadri, con interviste a cura di Oliviero Ponte Di Pino prova a raccogliere e a ricostruire i tasselli che segnano il rapporto fra Ronconi e la Biennale di Venezia.

Durata 84 minuti circa