Foto di scena: Natascia Curci in Figli senza volto di Animanera presso Triennale Teatro dell'Arte di Milano
Foto di scena: Natascia Curci in Figli senza volto di Animanera presso Triennale Teatro dell'Arte di Milano
Foto di scena: Natascia Curci © Valeria Palermo

Un passato ormai remoto che ha segnato le nostre vite, dal punto di vista politico e sociale, osservato nel suo intimo. Uomini e donne che hanno abbracciato la lotta contro il capitalismo sino all’estrema ratio del terrorismo, trasfigurando gli ideali di giustizia e uguaglianza in attacchi sanguinari all’ordine costituito, visti dall’altra parte della barricata.
La compagnia Animanera porta sulla scena dello Spazio B del Teatro dell’Arte Figli senza volto, un adattamento del racconto di Ida Farè Come noi. Entrambi i titoli sono un’eloquente sintesi del nucleo narrativo: si parla di persone comuni, prima che di terroristi, persone come noi che vorrebbero una vita come la nostra, a dispetto della loro scelta di combattenti clandestini per il bene del popolo. La necessità di nascondersi li priva metaforicamente del volto, spingendoli verso difficoltà emotive ed esistenziali, mentre per la gente comune si identificano nell’organizzazione di cui fanno parte, così da spersonalizzarli.
Nel monologo interpretato da Natascia Curci c’è il lato umano e fragile dei terroristi, quello che li fa vivere nei quartieri popolari, andare a fare la spesa, tentare di vedere gli amici (i compagni di lotta), avere delle relazioni affettive, restando però sempre presenti alloro ruolo, ai rischi che comporta, alla paura che hanno seminato, ma che per primi sentono, perché l’istinto primordiale è quello della sopravvivenza. L’approccio psicologico e sociologico è contestualizzato con i pochi arredi anni ’70, con musica e spezzoni di programmi TV dell’epoca. La scena è solo un rientro di pochi metri quadri in una parete bianca, come se la protagonista, che a tratti ci guarda accorata negli occhi, ci parlasse da un vecchio televisore. Alla fine dello spettacolo lo schermo ci propone immagini dalle trasmissioni moderne, fra talent show e pubblicità i cui soggetti sembrano dirci come sono stati mercificati gli obiettivi sociali e politici a cui anelavano i protagonisiti della piéce.

Giudizio: ***

 

Produzione CRT Milano/Centro Ricerche Teatrali

ANIMANERA
Figli senza volto dal racconto Come noi di Ida Farè

prima nazionale

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Regia di Aldo Cassano

Assistente regia: Antonio Spitaleri
Video: Semira Belkhir, Marco Burzoni, Stefano Stefani, Federico Tinelli
Audio: Antonio Spitaleri
Scene: Valentina Tescari
Luci: Beppe Sordi
Costumi: Lucia Lapolla
Si ringrazia Giorgio Galli

Milano, Triennale Teatro dell’Arte, spazio B, viale Alemagna 6
Dall’11 al 23 febbraio 2014
www.crtmilano.it
www.triennale.org