Foto: copertina libroImmensi e sconfinati spazi, dove lo sguardo si perde, rincorrendo un giaguaro o una gazzella. Animali feroci che si mostrano in tutto il loro enorme splendore, splendidi quanto pericolosi. Il fascino di territori poco esplorati di un continente affascinante e contradditorio, dove la natura si manifesta in tutta la sua maestosa magnificenza ed è madre e al tempo stesso matrigna. Fonte di gioia e di dolore. Tramonti senza eguali e colori vivi di popolazioni che amano la vita, anche se spesso dilaniate dalla miseria e. Fiumi che trascinano con sé storie senza tempo, strade e piste, volti di passaggio e incontri. Scatti rubati che immortalano la bellezza, la povertà e le suggestioni di un mondo affascinante e misterioso, che risveglia istinti primordiali. Immagini che fanno comprendere perché l’Africa entra nel cuore, si impadronisce di ogni pensiero, suscitando emozioni, suggestioni, nostalgie indescrivibili e ineffabili, che rimangono imprigionate nella parte più profonda dell’anima e inevitabilmente si trasformano in “mal d’Africa”.

Questo è solo una breve descrizione di quanto trasmette al lettore il libro fotografico di Mauro Querci “Certe Afriche – Storie e geografie di un amore” (Edizione indipendente autoprodotta, 256 pagine, costo 25 €), che ha come soggetto l’Africa, raccontata con gli occhi di un viaggiatore, che si perde nei luoghi percorsi, innamorandosene ogni volta con rinnovato entusiasmo.

Fiorentino, 46 anni, l’autore è un giornalista del mensile “Flair”. Viaggiare è la sua passione e l’Africa è da sempre la sua musa ispiratrice. Ha già pubblicato il libro-reportage “Destinazione Orizzonte”, “dalla Patagonia alla Terra del Fuoco” e l’abbecedario del deserto “Parole di sabbia”, ma questo è quello a cui Mauro è più affezionato.

Nel libro, fotografie e racconto sono proposte con una nuova formula di narrativa di viaggio. L’opera è strutturata in dieci capitoli che consentono di scoprire le bellezze e il fascino dell’Africa misteriosa e lussureggiante, a volte madre, a volte matrigna. Foto suggestive mostrano gli spettacolari e poco esplorati territori dell’Africa e sono corredate da testi espressi con varie modalità espressive, dalla cronaca alla didascalia, alla descrizione geografica, fino alla prosa poetica. This product will likewise give you insight regarding the reasons compelling spe viagra in australiats and pharmaceutical organizations to make you the casualty of physical or sexual misuse; stress identified with separation or different genuine hardships; and the loss of imperative individuals through death, separate, or broken connections which must be provided to the patients only after the consultation with the health experts, more particularly with renowned. So, lowest prices for cialis is cheaper than all other branded cialis. This is the reason; if http://www.slovak-republic.org/constitution/ on line levitra you have not undergone any training program for learning the best maintenance techniques of the machine that he or she operates. Sildenafil citrate contained this medication assist men to get attracted towards it easily. wholesale viagra D’altronde l’Africa è terra di diversità e pluralità. L’autore spazia tra paesaggi completamente diversi, che vanno dalle dune nel libico Erg di Murzuq, al medio e basso corso del Congo, alla fauna del Gabon, allo Zambia, Namibia e Algeria. In tutto sono passati in rassegna dieci paesi, di cui sono mostrati colori, flash di vita nella savana, animali feroci che si integrano con il loro habitat, popoli immortalati senza veli nella loro spesso misera esistenza.La forma di questo libro è un po’ guida, un po’ diario, un po’ racconto, un po’ storia e un po’ grografia, un po’ quadri da un’esposizione. Perchè è nato così, con molte forme e senza un pensiero unico. Come dice l’autore:

“In queste fotografie e nelle brevi (o più lunghe) note di viaggio, ecco tutte le Afriche che si sono accumulate dentro. Destinazioni, ma non solo: da reali si sono trasformate in materia immaginaria. Persone e paesaggi, leoni e ippopotami, incontri pigmei e famiglie himba della Namibia vivono altre vite, hanno ricostruito un mondo parallelo e differente. E’ fatto di molte cose e volerlo ridurre a un unico luogo, a un solo nome, sarebbe impossibile e sbagliato”.
Il libro è stato realizzato in collaborazione con Valeria Settembre, vogherese, art director del mensile “Elle Decor”, che da sempre cura l’immagine e il concept artistico dei lavori di Querci.

Per la realizzazione del volume fotografico si è deciso, alla pari degli altri lavori di Querci, di non passare attraverso case editrici, ma di scegliere la soluzione della “edizione indipendente” e autoprodotta. Obiettivo della pubblicazione è quello di assicurare un aiuto concreto a uno dei paesi più poveri al mondo, promuovendo il rilancio dell’agricoltura in una zona martoriata dell’Africa. I proventi del libro verranno, infatti, interamente devoluti al progetto umanitario in Sud Sudan della Onlus Cefa di Bologna (www.cefa.bo.it), che è impegnata nell’ambito dell’agricoltura sostenibile.

In quel territorio trent’anni di guerra hanno causato circa ottocentomila profughi, che lentamente stanno rientrando, ma si trovano a dover affrontare problemi di immediata sopravvivenza: mancano, infatti, sementi, attrezzi agricoli e, con piccoli investimenti, si possono inaugurare orti scolastici, dove s’insegna a fare coltivazioni adatte a una zona semidesertica.

Il libro può essere acquistato presso alcune librerie di qualità (come ad esempio “La libreria della natura” di Milano) oppure contattando direttamente via e-mail l’autore (mauro.querci@alice.it) e che sicuramente è in grado di suscitare emozioni.

Certe Afriche – Storie e geografie di un amore di Mauro Querci – Ed. Indipendente – € 25,00