Foto: Yoel Gamzou con la Sinfonica di Milano © Angelica Concari
Foto: Yoel Gamzou con la Sinfonica di Milano © Angelica Concari
Foto: Yoel Gamzou con la Sinfonica di Milano © Angelica Concari

Un programma “pennellato” da Yoel Gamzou e dall’Orchestra Sinfonica di Milano accosta musica e pittura: Musorgskij e Hindemith, note e colori

Venerdì 3 maggio 2024 ore 20
Domenica 5 maggio 2024 ore 16
Auditorium di Milano, Largo Mahler

Paul Hindemith
Mathis der Maler, Sinfonia

Modest Musorgskij
Quadri di un’esposizione (orch. Ravel)

Orchestra Sinfonica di Milano
Yoel Gamzou Direttore

La pittura è il fil rouge del programma di venerdì 3 (ore 20) e domenica 5 maggio (ore 16), chiamato appunto “Dipingere con le note”: Yoel Gamzou, direttore classe 1987, attualmente Direttore Artistico e Direttore Principale della International Mahler Orchestra (IMO), guida l’orchestra di Largo Mahler nella Sinfonia di Mathis der Maler (“Mathis il pittore”) di Paul Hindemith e in Quadri di un’esposizione di Modest Musorgskij.

Musica e pittura non sono mai state così vicine. Basti pensare alla meravigliosa partitura di Musorgskij, abile “pittore” in musica di immagini, situazioni, circostanze, la cui opera massima, in tal senso, restano i miracolosi Quadri di un’esposizione, scritti per pianoforte e magistralmente poi orchestrati da Ravel, impressioni ispirate dai disegni di Viktor Hartmann, che, nella musica di Musorgskij, offrono infiniti motivi di interesse strumentale, sfruttando innumerevoli risorse timbriche del pianoforte fino ad allora non prese in considerazione. Qui il genio risiede anche nella costruzione stessa: i quadri, uno più interessante dell’altro, sono “collegati” da un elemento ricorrente, le Promenades, passeggiate appunto, da immaginare come un movimento di spostamento del fruitore da un quadro all’altro.

Un grande classico del repertorio, un brano che ha inoltre fatto da ponte tra la musica classica e altri generi: in tal senso, l’esempio più lampante è costituito da Pictures at an Exhibition, capolavoro datato 1971 degli Emerson, Lake & Palmer, vera e propria rivisitazione del grande classico di Musorgskij “ornato” con gli inconfondibili timbri degli strumenti che più di tutti contraddistinguono questa avveniristica formazione, l’organo Hammond C3 e L100, i sintetizzatori modulari Moog e Minimoog e il Clavinet. Era il 1971, e per la prima volta un gruppo rock affrontava in maniera tanto ampia (e ambiziosa) un progetto di rielaborazione di una composizione classica, in un progetto in cui fu protagonista il virtuosismo di Keith Emerson, la batteria precisa e potente di Carl Palmer e la grande espressività della voce di Greg Lake.

E’ proprio la componente visiva della composizione di Musorgskij ad averla resa così speciale, tanto sono vivide le linee, i colori, le atmosfere dei quadri “dipinti” in musica.

La seconda parte del programma ci porta nel Novecento, o meglio, nel Cinquecento trasfigurato dalla modernità: per Paul Hindemith la Riforma protestante è tematica di enorme interesse, e proprio da questa inclinazione vede i natali nel 1935 un’opera intitolata Mathis der Maler, ovvero “Mathis il pittore”, liberamente ispirata alla figura del grande artista Matthias Grünewald, e rappresenta una sofisticata riflessione sul ruolo dell’artista nella società.

Siamo nel 1525, e, durante la guerra dei contadini tedeschi, il pittore Mathis lotta per la libertà artistica, messa a dura prova durante il clima repressivo di quel periodo. L’anno della genesi dell’opera, il 1935, è evidente indizio per comprendere la critica che Hindemith cela all’interno della storia, denunciando indirettamente l’oppressione dei diritti di espressione messa in atto dal regime nazista.

Stilisticamente, quasi creando un corrispettivo formale dell’estetica del periodo rappresentato, Hindemith si allontana dagli stilemi connotanti fino a quel momento la sua scrittura, fatta di politonalità, modi importati dal Jazz e una strumentazione spesso aspra, in linea con la tendenza moderna. Nella Sinfonia di Mathis der Maler, eseguita per la prima volta nel 1934, Hindemith predilige una linearità melodica, echi di un antico contrappunto e utilizzando un’armonia prevalentemente tonale.

In questo viaggio fatto di colori, l’Orchestra Sinfonica di Milano ritrova un direttore già ospitato all’Auditorium di Milano nell’ambito della passata Stagione, Yoel Gamzou, bacchetta sapiente che ha avuto l’onore di essere l’ultimo allievo del leggendario Carlo Maria Giulini.

Per l’occasione, l’Orchestra Sinfonica di Milano ospita in sala il gruppo Urban Sketchers Milano, realtà attiva dal 2008 che riunisce persone che amano raccontare la propria città e il mondo attraverso l’osservazione diretta e schizzi (sketch) realizzati sul posto.

Quale migliore occasione per creare un corrispettivo visivo di un concerto sinfonico, se non l’appuntamento “Dipingere con le note”?

La Stagione 2023/2024 dell’Orchestra Sinfonica di Milano è realizzata con il sostegno del Ministero della Cultura, della Regione Lombardia, del Comune di Milano, di Fondazione Cariplo e dei Fondatori Promotori Città Metropolitana di Milano, Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi, Banco BPM e Intesa Sanpaolo.

CONFERENZA INTRODUTTIVA:
Venerdì 3 maggio alle ore 18.30 si terrà una conferenza introduttiva nel Foyer della Balconata, intitolata “Creazione. L’arte nella musica di Hindemith e Musorgskij”. Relatrice Ioana Hadarig.
«Quando si parla della musica, l’arte del tempo – come la definì nel Settecento il filosofo Johann Gottfried von Herder – quasi sempre ci si chiede quale sia esattamente la sua natura. Può la musica tradurre o evocare attraverso i suoni qualcosa che è estraneo a se stessa? Si può ricreare l’effetto di un dipinto oppure di un sentimento? Modest Musorgskij nei Quadri di un’esposizione (1874) ha tradotto in musica le sfumature più impalpabili di dieci opere dell’amico scomparso Viktor Hartmann. A sua volta, Paul Hindemith ha posto alla base della sinfonia Mathis der Maler (1934) il pittore della Riforma luterana Matthias Grünewald. Nella sua figura ha infuso tutti i problemi, i desideri e i dubbi esistenziali e morali che hanno sempre tormentato le anime degli artisti».

BIGLIETTI:

Intero: 40 € in platea, 30 € in galleria. Over 60 e Convenzioni: 30 € (platea), 22 € (galleria). Under 30 e Sostenitori: 20 € (platea), 15 € (galleria).  

I biglietti sono in vendita presso la biglietteria dell’Auditorium di Milano, oppure online su Vivaticket.

Orari biglietteria Auditorium di Milano: Martedì-Domenica, 10 – 19.

Recapiti: T. 02 83389.401, e-mail: biglietteria@sinfonicadimilano.org

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *