Foto: Mercomedy, 15 Giugno 2022, Davide Aiello © FringeMI Festival
Foto: Mercomedy, 15 Giugno 2022, Davide Aiello © FringeMI Festival
Foto: Mercomedy, 15 Giugno 2022, Davide Aiello © FringeMI Festival

Il festival che porta il teatro dove non c’è!

Dal 5 all’11 giugno – Milano

Il FringeMI Festival, rassegna diffusa di spettacolo dal vivo, si terrà dal 5 all’11 giugno 2023. La rassegna, organizzata da Bardha Mimòs è giunta alla sua quinta edizione e si svolgerà in 11 quartieri della città di Milano con 50 location per 150 spettacoli

INFO
FringeMI Festival:

MILANO – dal 5 all’11 giugno 2023 – luoghi vari
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Sul sito www.fringemi.com troverete le modalità di accesso per ogni evento
la maggior parte degli eventi sono gratuiti ma comunque si consiglia la prenotazione

Ticketing partner DICE
Biglietti in promozione per gli abbonati Trenord, travel partner del FringeMI Festival

Dopo l’inaugurazione del 5 giugno presso mosso – una presentazione del festival, seguita da un’incursione danzata di Plas(m)on Group e dj set di Sunday Lapolees – i 150 eventi animeranno tutta la città, dal 6 all’11 giugno.

Gli spettacoli saranno infatti disseminati in luoghi non strettamente teatrali: bar, locali, parchi, un hotel di lusso, un paio di ostelli, perfino un negozio di moto, una galleria d’arte contemporanea, una libreria, una biblioteca, diverse cascine e un ex opificio. Eventi per tutti i gusti: prosa, stand up e musica nei locali, ma anche spettacoli per famiglie, presentazioni di libri, workshop e molti spettacoli itineranti per andare alla scoperta degli angoli più nascosti di Milano.

Cinque anni di esistenza, per un festival, rappresentano un giro di boa importante. Quasi una piccola maturità, che allontana definitivamente l’idea che si possa trattare del semplice impegno di un gruppo di volenterose e volonterosi. Ma a noi la sfida della crescita piace. Le nostre risposte sono l’ampliamento della rassegna che inizia a sviluppare tutte le sue potenzialità di aggregazione cittadina. La creazione di un network con importanti realtà nazionali e internazionali, per favorire la distribuzione degli spettacoli del programma. La rinnovata attenzione alla sostenibilità e l’inizio di un approccio progettuale alla disabilità, per trovare forme di accessibilità reale. Tutto questo sta avvenendo gradualmente con un peculiare modello organizzativo che rappresenta una unicità per lo spettacolo dal vivo italiano. Al centro della nostra azione infatti c’è la cura reale dei quartieri, una cura che permette l’incremento costante del pubblico ed è in grado di evitare crisi di crescita.
Insomma, eccoci qui. Chiassosi, divertenti, inclusivi come solo un Fringe Festival sa essere, pronti a stupirci di quel che accade e ad ascoltare quello che avverrà nei quartieri in cui FringeMI vivrà dal 5 all’11 giugno.
Davide Verazzani – Presidente Bardha Mimòs

PORTARE IL TEATRO IN LUOGHI NON CONVENZIONALI
FringeMI Festival quest’anno coinvolge undici quartieri. A NoLo, in cui il festival è ormai un appuntamento fisso dal 2019, si terrà nei locali della movida come il GhePensiMI di Piazza Morbegno, l’affascinante Tranvai, un vero e proprio tram ATM trasformato in bar, ma anche locali meno noti, come il ristorante Dulcis in fundo e il giardino “segreto” di ArteMadia. il Parco Trotter, un hotel di lusso (Ramada Plaza Hotel) di cui verranno invasi perfino i parcheggi, il nuovo spazio rigenerato OUT presso il Mercato Comunale di Viale Monza e perfino un negozio di biciclette e moto (Rivolta Motociclette).
Vicino a NoLo c’è il quartiere Martesana, in cui il Fringe arriva nello storico ma rinnovato Ligera su via Padova, e presso Radici, localino pugliese di nuova apertura sulle rive del naviglio, e il più centrale quartiere Benedetto Marcello, tra la Stazione Centrale e Corso Buenos Aires, che ospiterà i suoi spettacoli presso Materia Coworking, l’Ostello Bello e il CDEC, Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea.
Cistà è un acronimo che riunisce i quartieri di Città Studi e Acquabella, qui gli spettacoli verranno ospitati anche quest’anno in un luogo affascinante come l’Archivio Negroni, un ex opificio, oltre che in noti locali della zona. A Calvairate il centro del Fringe sarà il Madama Hostel, un ostello e bistrot dallo stile internazionale. Ma ci saranno spettacoli anche al Mercato Agricolo di Porta Romana e nel cortile delle case popolari di via del Turchino.
Giardini, parchi, cortili: è affascinante l’incursione della natura in città ed è bello che sia protagonista degli eventi del Fringe. Il Parco Trotter a NoLo, il campo Zelasco a Cistà, ma anchecascine recuperate e dedicate alla cultura, al sociale e agli eventi: Cascinet nel quartiere Ortica, Cascina Bibliotecavicino a Parco Lambro, Cascina Martesana di fronte all’omonimo naviglio eil Nuovo Armenia a Dergano. A Dergano gli spazi interessanti non mancano e sono tanti a far parte della famiglia del Fringe: il Rob de Matt, locale che coniuga cucina e attenzione al sociale, Sfera, un luogo di inclusione che propone corsi e attività, Scamamù – libri, giochi e spazio, libreria indipendente di nuova apertura.
A Villapizzone si arriva con il passante ferroviario e per vedere gli spettacoli non serve risalire in superficie: c’è Spazio Polline da poco inaugurato nel sottopassaggio. A Baggio il Fringe è molto atteso e animerà la biblioteca e il suo bellissimo parco pieno di scoiattoli oltre che locali e cortili.  I ragazzi e le ragazze, chi studia e chi insegna, sono nel cuore del Fringe quindi ci fa particolarmente piacere aprire la programmazione al teatrino della Scuola Mohole (Parco Lambro Fringe) e agli spazi della Scuola di infanzia Cova (Cistà Fringe).
Per concludere, il FringeMI Festival torna presso la sede di Fondazione AEM, una storica sottostazione elettrica situata nel cuore di piazza Po, parte attiva nella promozione dello sviluppo sociale e culturale del quartiere. Nello stesso quartiere troviamo un nuovo spazio, SOL, Side of Lorenteggio, luogo aperto dove circolano idee e progetti, sede di un collettivo di realtà indipendenti (Jungle, Cookies, Babooth e OFF Media) e centro di attivazione culturale.

GLI SPETTACOLI
Gli spettacoli in programmazione al FringeMI 2023 sono diversissimi tra loro, per un pubblico diverso e variegato.
Non manca il teatro che si ispira ai classici con una interessante e spiazzante rivisitazione del Re Lear dal punto di vista delle sorelle malvagie: Lei Lear di Muchas Gracias Teatro (Spazio HUG, dal 6 al 10 giugno). Rimaniamo a Shakespeare con la performance sensoriale a cui il pubblico assisterà bendato e seduto al centro dello spazio scenico, mentre attrici e attori reciteranno tra di loro: Romeo e Giulietta (presso il Tempietto, studio dell’artista Mataro De Vergato, 6 giugno, doppia replica). Un Otello contemporaneo e popolare, spassoso e tragico, Otello pop tragedy one-man show di Carlo Decio, sullo sfondo del  Mercato Agricolo Coperto di Porta Romana (venerdì 9 giugno).
Tanta stand-up con gli show di Greta Cappelletti (Va bene così al Tranvai dal 6 al 10 giugno), Alessandro Ciacci (Ciacci’s infinite talk al Madama Hostel dal 6 al 10 giugno) e Freevoladella giovanissima Lucia Mariani (in anteprima dal 6 al 10 giugno presso Materia Coworking). A metà tra stand-up e comicità Happy Mary di Laura Magni, nota al grande pubblico per la sua partecipazione a Zelig e Colorado (Dulcis in fundo, dal 6 al 10 giugno) e A.L.D.S. (Al Limite Dello Sputtanamento Totale) di Viola Marietti, in bilico tra ironia e il disastro sconsolante che potremmo chiamare “la sua vita” (Nuovo Armenia, dal 6 al 10 giugno).
Suck my iperuranio va ancora oltre e arriva – potremmo dire – a una sorta di meta stand up – in questa scrittura originale la stand-up comedy diviene strumento narrativo a servizio di una drammaturgia contemporanea: un comico chiuso nella sua stanza sta cercando di dimenticare il suo amore perduto e lo fa sforzandosi di provare i suoi sketch, che non lo fanno più ridere (Ligera, dal 6 al 10 giugno).
Nel Fringe Extra ricordiamo anche due appuntamenti di stand up pura: dopo il tutto esaurito dello scorso anno torna Mercomedy, storica serata del GhePensiMI presentata da Edoardo Confuorto, nella serata speciale organizzata per il FringeMI si alterneranno Sandro Cappai, Yoko Yamada e un super ospite a sorpresa (Anfiteatro di via Russo, 7 giugno). Sempre nell’Anfiteatro di via Russo BE Comedy UK, stand up irriverente in lingua inglese con Xhuliano Dule e Tiziano La Bella (venerdì 9 giugno). Ma ancora State Comedy con Corinna Grandi e Valerio Airò (Impronta Birraia, 8 giugno) e la rassegna open mic  GENÊ comedy night gestita da Matteo Zaffarano (GENÊ, giovedì 8 giugno).
Segnaliamo inoltre due late show con due scommesse della comicità: Nimi Abdoulaye, in arte Isabo (La mia prima isabizione al Tranvai, 10 giugno, ore 23.00) e Mary Folli (Parzialmente stremata al GhePensiMI, 6 giugno, ore 23.00)
Al centro di molti lavori troviamo temi sociali e contemporanei. Il merluzzo surgelato è un’esplorazione a 360 gradi sul tema della memoria, quella collettiva e quella individuale (Rivolta Motociclette, dal 6 al 10 giugno). Anche in Mi manca Van Gogh il confine tra pubblico e privato si mescola, così la spiegazione di un quadro di Van Gogh durante una visita guidata si fonde con la biografia dell’attrice, in una riflessione molto personale sul tema del suicidio (Spazio Polline, dal 6 al 10 giugno). Anche al centro di Remember me di Antonio Cocuzza, c’è la morte ma c’è soprattutto la società dello spettacolo e la sfida spregiudicata di un giovane attore: mettere in scena la propria morte davanti agli spettatori, sarà questo il suo momento “di fare il botto”? (Hotel Ramada Plaza, 8 giugno). De(ath)livery, selezione ufficiale premio Scenario, è lo spaccato di una generazione: al centro della scena un rider, narratore “non più vivo”, ci racconterà la verità su quella sera e su come è stato vittima di un “piccolo incidente”, la sua morte (Scuola Mohole, dal 6 al 10 giugno).
La scuola e l’educazione sono i temi di Cara professoressa, di Beppe Casales, tratto da Lettere a una professoressa di Don Milani; il luogo perfetto per raccontare questa storia non può essere che una biblioteca (Biblioteca di Baggio, dal 6 al 10 giugno). La vita e il talento invece sono al centro di Mi chiamo Andrea, faccio fumetti sulla storia di Andrea Pazienza (Archivio Negroni, dal 6 al 10 giugno), un monologo disegnato, portato in scena con bravura e onestà da Andrea Santonastaso.
Le parole si mischiano con la musica nel racconto di Climb, direttamente dal Canada il teatro-canzone di Duane Forrest (GhePensiMI, dal 6 al 10 giugno, spettacolo in lingua inglese). Tornano al FringeMI i Foma Fomic con il loro nuovo lavoro, Lo sbarco in Lombardia, “un’escursione male organizzata nei meandri oscuri del tempo, senza bussola e con le ciabatte”, irriverenti e caustici come sempre al Cascinet (dal 6 al 10 giugno). Il pubblico è fondamentale per la riuscita di Theatrify(Radici, dal 6 al 10 giugno) in cui monologhi e musica si fondono in un divertissement che prende in giro la cultura di massa e lo show business. Il pubblico invece sicuramente esploderà all’Enoteca Scintilla per lo show Celebration de Le sorelle Marinetti (6 giugno). Per concludere tra musica e poesia: Scusa se ti scrivo ma non resisto che ci racconta dove vanno a finire le parole d’amore che non abbiamo il coraggio di dire. Una produzione del Menu della Poesia (Hotel Ramada Plaza, 10 giugno), realizzata con il contributo di “Life is Live”, un progetto di Smart con Fondazione Cariplo.
Le performance itineranti sono un nuovo modo per riappropriarsi della città: Io sono Acquabella è un progetto di Circolo Bergman per Cistà Fringe (9 e 11 giugno) e Sulle tracce di Majorana (dal 6 al 10 giugno), progetto de La Confraternita del Chianti e Karakorum Teatro a Villapizzone, Welcome to Gorla – Migrantour, a partire dal Monumento ai Piccoli Martiri alla scoperta delle nuove storie che arricchiscono il quartiere.
Una menzione speciale merita La stanza (sabato 10 e domenica 11 giugno, per uno spettatore per volta, ogni mezz’ora), uno spettacolo immersivo che si avvale della tecnologia del visore VR. Nella cornice inconsueta del parcheggio di un hotel di lusso, lo spettatore verrà trasportato in tutt’altro luogo, in un’epoca lontana, per ricostruire la vita e la storia della protagonista de La stanza, produzione Asterlizze e Acti Teatri indipendenti.

KIDS
Non manca nel festival l’attenzione alle più piccole e ai più piccoli. Si comincia presto ad andare a teatro con spettacoli pensati per spettatori dai 6 ai 24 mesi, accade all’Hub Baggio con lo spettacolo ECCO. IO. QUI., un lavoro sensoriale ispirato alla pedagogia di Munari e costruito su misura per questo pubblico particolare (6 giugno). Dai 5 anni Io sono speciale, presso Scamamù – libri, giochi e spazio, uno spettacolo sull’importanza della diversità (7 giugno). Incontriamo poi un Cappuccetto rosso davvero alternativo al Parco Lambro Fringe: un Cappuccetto sospetto (Cascina Biblioteca, 11 giugno).
Tanti spettacoli, ma anche diversi laboratori come Sketch Lab, per scoprire il mondo dei fumetti (Cistà Fringe, Scuola Cova, 8 giugno) e una mostra interattiva La scatola del mondo delle storie (Hub Baggio 0.6, 10 giugno).
Tra circo classico e arte di strada Clown & Circus Show(presso il parco della Biblioteca di Baggio, 8 giugno) e In quattro alle quattroperformance di quattro artisti di strada in Piazza Dergano (10 giugno).
Uno spettacolo sospeso tra teatro e canzoni per bambine e bambini, al Circolo Iam per Martesana Fringe il 10 giugno. Per concludere il 9 giugno da Fòla, un luogo caro al quartiere NoLo, potrete ascoltare la lettura di Favole della Brianza e poi, perché no, fermarvi per un’ottima merenda!

FRINGEMI – LA STORIA
Il FringeMI Festival è una rassegna di spettacolo dal vivo, multidisciplinare, che si svolge in spazi non teatrali della città di Milano. È strutturato secondo una formula “Fringe”, cioè senza un tema specifico, senza una vera e propria direzione artistica, con varietà di toni, stili e linguaggi, libertà espressiva, uso di spazi non convenzionali e vicinanza con gli spettatori.
FringeMI nasce nel 2019 come NoLo Fringe Festival, organizzato da Bardha Mimòs ETS, il cui direttivo è composto da professionisti dello spettacolo dal vivo e dell’organizzazione eventi. Da Fringe Festival di un solo quartiere (NoLo, area particolarmente attiva e multietnica alla periferia nord-est della città), in pochi anni diventa un festival cittadino, con il coordinamento di Bardha Mimòs e la co-organizzazione di enti e associazioni dei vari quartieri milanesi, e nel 2022 cambia nome in FringeMI.
Il Festival nelle sue quattro edizioni ha coinvolto più di 100 artisti e compagnie, con 300 repliche in più di 50 palchi diversi, un pubblico totale di quasi 15.000 persone e attenzione crescente di stampa, operatori e istituzioni, diventando una delle più importanti rassegne milanesi di teatro indipendente.
Fra gli obiettivi del Festival ci sono: invadere i quartieri con spettacoli multidisciplinari di qualità, offrire una vetrina alle compagnie teatrali professioniste che vi partecipano, agire come motore di sviluppo per un nuovo pubblico, creare occasioni di convivialità e inclusione sociale, fornire un impatto positivo alle attività della zona. In poche parole: rigenerazione urbana, impatto economico, innovazione culturale.

FRINGEMI E ACCESSIBILITÀ
Quest’anno FringeMI Festival si è impegnato a lavorare sull’accessibilità: si è deciso di iniziare un percorso a lungo termine, che non si esaurisca in questa edizione ma che possa continuare negli anni futuri.
Ci si è dunque concentrati su alcuni aspetti dell’accessibilità, con la consapevolezza di essere solo all’inizio di un processo che richiede cura e costanza. Per questi primi passi, per questi primi cambi di sguardo ci siamo affidati all’Associazione Culturale Fedora, che promuove l’accessibilità in ambito culturale offrendo percorsi di formazione e sensibilizzazione. In particolare FringeMI ha aderito a Progetto Eufemia, dal nome di una delle città Invisibili di Calvino, che intende creare una rete di realtà teatrali milanesi in grado di rendere la propria programmazione e la propria struttura accessibili anche alle persone con disabilità uditiva, aprendo finalmente le proprie porte alle persone sorde e promuovendo la loro partecipazione alla vita sociale e culturale con pari opportunità.
Grazie a Fedora sono stati identificati nel festival due momenti accessibili:
– La replica di giovedì 8 giugno dello spettacolo I danni del pomodoro, presso Fondazione AEM, sarà accessibile per i sordi segnanti grazie alla presenza dell’interprete LIS e per i sordi non segnanti grazie a un particolare sistema di sovratitolazione.
– Lo spettacolo Romeo e Giulietta (6 giugno in doppia replica alle 19.00 e alle 21.30) per la sua stessa natura è accessibile a persone non vedenti perché mette tutti sullo stesso piano. La nostra associazione collabora nella realizzazione di eventi accessibili alle persone con disabilità con Abilitando Onlus. Da qui – racconta Luca Zilovich, regista dello spettacolo – ha preso il via l’idea di uno spettacolo che consentisse a tutti, persone con disabilità visiva e non, di fruirne alla pari. In una società dove è tutto immagine abbiamo ragionato in controtendenza, chiedendo al pubblico di riprendersi l’immaginazione.

FRINGE GREEN – SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE COME FATTORE CREATIVO
Il rispetto per l’ambiente è nel cuore del Festival fin dal primo anno. Fin da subito era chiaro che anche gli eventi culturali non sono esenti dalla produzione diretta e indiretta di inquinamento, per questo il festival si impegna da un lato ad adottare sistemi a basso impatto su tutti gli aspetti che riguardano l’evento, dall’altro ad adottare soluzioni concrete che possano essere di ispirazione per altri eventi.
Per questo motivo FringeMI Festival riduce il consumo di carta del 90%. L’unico materiale promozionale che il pubblico troverà in giro per Milano sarà un segnalibro in cartoncino riciclato, utile, riutilizzabile, con un qrcode che rimanda al programma del festival. La decisione di ridurre drasticamente la produzione di carta ha spinto il festival a cercare nuovi interlocutori che potessero raccontare il festival in un modo nuovo.
Da questa ricerca è nata la collaborazione con Green Graffiti (marchio dell’agenzia Jungle): uno strumento che trasforma marciapiedi e piazze in spazi di comunicazione non convenzionali, attraverso messaggi applicati a terra con l’uso di stencil e di una pittura alimentare a base di siero di latte, gesso e cellulosa, senza additivi chimici, e rimovibili con un semplice getto d’acqua ad alta pressione. Un perfetto esempio di pubblicità temporanea, moderna e sostenibile, che da maggio 2023 è diventata ancora più attenta all’ambiente grazie all’introduzione nella miscela di Pureti®, un additivo che mediante un processo di fotocatalisi basato su una rete di nanoparticelle, rende ogni graffito un purificatore d’aria al pari di un albero di medie dimensioni, in grado di eliminare PM10, PM2.5 e PM0.5.
Per caratterizzare la presenza del Festival, e del suo color fucsia, in location che sono anche molto distanti fra loro, da quest’anno si inizia la collaborazione con ilVespaio, start up per la produzione di merchandising a partire dagli scarti di produzione e i rifiuti di aziende ed eventi. La struttura che il Vespaio ha proposto si chiama Taca Lì ed è perfetta perché autoportante, leggera, facilmente trasportabile e montabile e soprattutto totalmente in plastica riciclata. Ma se la creatività è quella de ilVespaio lo sforzo è stato collettivo: sono infatti stati attivati nove punti di raccolta di tappi di plastica ed è grazie alla collaborazione degli abitanti dei quartieri che la plastica raccolta è stata abbastanza per costruire i giunti del Taca Lì. I tappi raccolti sono stati poi tritati e fusi, attraverso speciali macchine per il riciclo, e infine trattati con la tecnica di Precious Plastic che ha portato alla creazione dei giunti che tengono insieme le strutture degli allestimenti presenti in tutti i palchi del programma ufficiale del FringeMI. Gli allestimenti così realizzati verranno poi smembrati per poi essere riutilizzati per altri eventi, oltre che per i futuri allestimenti di FringeMI.

ORGANIZZAZIONE DIFFUSA – I QUARTIERI
FringeMI Festival rappresenta una formula di organizzazione diffusa che ha caratteri di innovatività. L’idea base, infatti, è che in ogni quartiere in cui si dispiega il programma del festival l’organizzazione sia in capo a un organismo che normalmente opera e lavora in quella zona; in questo modo si ottiene un reale ancoraggio al territorio, una scelta delle location e anche della tipologia di spettacoli che siano coerenti con i bisogni dei cittadini di quel territorio, senza il rischio di avere cattedrali nel deserto o di creare una specie di colonialismo culturale, conclusioni che porterebbero a effetti contrari rispetto ai valori del progetto.
La necessità di organizzare una porzione, spesso rilevante, del festival comporta, da parte di ognuno degli enti con sede nei vari quartieri, un’importante assunzione di responsabilità che in qualche caso diventa una forma di vero e proprio capacity building, svolto sul campo e con il coordinamento di Bardha Mimòs, cioè l’ente che dal 2019 al 2021 ha organizzato il NoLo Fringe Festival, e che continua comunque a organizzare la parte del festival che si svolgerà a NoLo.
Si ottiene in sostanza un duplice scopo: quello di valorizzare competenze e capacità di organismi che lavorano nei territori e a contatto con i loro cittadini, e quello di avere eventi in location-cardine delle trasformazioni e delle rigenerazioni urbane, spesso conoscibili soltanto da chi normalmente ci vive o ci lavora.
Alcune associazioni hanno dunque compreso il senso del Fringe e lo hanno fatto loro, affiancando il gruppo originario di NoLo e creando un palinsesto nei propri quartieri. Si riconfermano i quartieri Benedetto Marcello, Martesana, Calvairate, Cistà e AEM che hanno già organizzato il FringeMI nel 2022. E si aggiungono nuovi quartieri e nuovi slanci: Baggio, Dergano, Ortica, Parco Lambro e Villapizzone.

FRINGEMI NETWORK: UNA VETRINA DI NUOVE PRODUZIONI
Uno degli scopi principali di un Fringe Festival è quello di essere vetrina di produzioni di artiste, artisti e compagnie giovani o poco note, e di sostenerne e agevolarne la distribuzione. Già dal primo anno lo spettacolo vincitore ha potuto esibirsi in un teatro milanese (attualmente, si tratta del Teatro Elfo Puccini). A partire dal 2023 viene costituita una rete internazionale di realtà “amiche” di FringeMI, che si impegnano a scegliere almeno uno spettacolo presentato a FringeMI da inserire nella propria stagione successiva, con formule e accordi da decidere fra le parti. L’obiettivo ultimo è quello di creare rapporti virtuosi, condivisione di buone pratiche e conoscenza reciproca, per favorire circuitazioni di spettacoli e di idee.
Al momento fanno parte del FringeMI Network: il Teatro Elfo Puccini di Milano, il Teatro della Tosse di Genova, il Teatro Trastevere di Roma, il Teatro a l’Avogaria di Venezia, Retablo, associazione che organizza una stagione nei teatri del cremonese, la stagione di FuoriTraccia che porta il teatro in luoghi insoliti in Brianza. Si aggiungono, all’interno del Word Fringe Network, i Fringe Festival di Torino, Salonicco e Istanbul.

GRAZIE
Un grazie speciale va a tutti i partner che hanno scelto di partecipare al nostro progetto e che condividono con FringeMI Festival il desiderio di generare valore per la comunità e il territorio, dando vita a un dialogo sinergico tra mondo artistico e imprenditoriale. A partire dalle istituzioni come il Comune di Milano, i Municipi di Zona 2, 3, 4, 7, 8 e 9, Fondazione Cariplo e Istituto del Credito Sportivo, il nostro più sincero grazie lo dedichiamo anche ai partner che hanno riconfermato il loro sostegno come Fondazione AEM, che da quest’anno sarà palco ufficiale del Festival, aprendo alla comunità i suoi spazi per cinque sere consecutive, come Cityscoot e Trenord, nostro Travel Partner, che saranno nuovamente al nostro fianco per questa quinta edizione del Festival, promuovendo insieme a noi occasioni di socialità diffusa per una cultura legata alla mobilità sostenibile. La sostenibilità, infatti, per il festival non è soltanto un fattore di creatività ma anche un tema fondamentale da condividere con i nostri partner: proprio l’attenzione all’ambiente ha portato nuove realtà come Etica SGR ad aderire con entusiasmo all’iniziativa con l’obiettivo di promuovere comportamenti etici e rendere la sostenibilità la protagonista indiscussa. Un ringraziamento speciale anche a Fondazione BPM e KPMG che hanno scelto quest’anno di essere a fianco del Festival per raggiungere insieme importanti obiettivi di sviluppo sociale e di rigenerazione urbana, contribuendo al benessere collettivo in tutte quelle aree più delicate della nostra città. Infine, il nostro grazie va ai piccoli esercenti e in particolare a Fòla che avvicinerà anche i più piccini al teatro partecipato.