Foto: locandina spettacolo (particolare) © Teatro San Babila MilanoUn motivato scetticismo mi porta a guardare sempre con sospetto alla trasposizioni teatrali di capolavori della cinematografia. A maggior ragione quando si vanno a chiamare in causa opere che hanno fatto la storia del cinema internazionale, portati sul grande schermo da personalità del calibro di Spencer Tracy prima e Steve Martin poi. E nel caso dello spettacolo in scena in questi giorni al San Babila di Milano lo scetticismo si fa certezza. Parliamo infatti della peggiore trasposizione teatrale di una pellicola cinematografica che sia mai andata in scena, un lavoro a dir poco imbarazzante alla luce di quelle che sono le nobili origini di un’Arte chiamata Teatro.

Un anomalo guazzabuglio di personaggi si agita sul palco senza traccia alcuna della mano di un regista. It gradually spreads upward and affects discount sale viagra other body organs. Though there is nothing as such as the ideal testosterone level and if you have achieved that benchmark, just viagra cheapest visit the physician and go for a brisk walk, clean the garage or mow your lawn. The chief reason of this sickness is recurrent high speed traveling. order cialis online is extremely efficient in the treatment of hepatitis and jaundice. One has to be really careful with the medicine intake see to it that you run the dose according to the suggested manner. pfizer viagra sales La recitazione ha tutto il sapore di un copione cantilenato a memoria come fosse una poesia di Giosuè Carducci, struggenti quadri “strappalacrime” che ritraggono papà e figlia insonni la notte prima delle nozze si inseriscono in un malriuscito crogiuolo di tempi teatrali distorti o addirittura inesistenti. Gli stessi indicatori spazio temporali si riducono a sterili riferimenti da osteria nei confronti della politica attuale, piuttosto che all’”epocale” passaggio verso il digitale terrestre. E che dire delle celebrate musiche firmate da Peppino di Capri? Chi ne avesse notizia, non esiti a farlo sapere.

Fatta eccezione per il talento e l’eleganza scenica di Roberto Cortesi, tutto si riduce ad un’istrionica farsa da teatrino di provincia. Dulcis in fundo (è proprio il caso di dirlo) lo sponsor offre confetti al pubblico che abbandona la sala… per non andare via con l’amaro in bocca.

Giudizio: °

TEATRO SAN BABILA e ALBERTINA PRODUZIONI

Presentano:

Il padre della sposa di Carolyne Franke

Adattamento di Mario Scaletta personalizzato da Gustavo Verde

Con Gino Rivieccio, Corinne Clery, Selene Gandini, Andrea Vellotti, Renato Cortesi, Milly Falsini, Salvatore Esposito

Regia di Marco Parodi

Scene: Tonino Di Ronza

Costumi: Sandra Banco

Musiche: Peppino Di Capri

Milano, Teatro San Babila, C.so Venezia 2/a

Dall’ 8 al 27 febbraio 2011

www.teatrosanbabila.it