Foto di scena: La casa del sordo. Capriccio su Goya © Odin Teatret
Foto di scena: La casa del sordo. Capriccio su Goya © Odin Teatret
Foto di scena: La casa del sordo. Capriccio su Goya © Odin Teatret

Per il 60esimo anniversario della prestigiosa Compagnia di Holstebro, questo lavoro firmato da Eugenio Barba che celebra l’ultima notte del più importante incisore e pittore spagnolo vissuto a cavallo tra XVIII e XIX secolo durante Età dei Lumi e Romanticismo

Passare da un tema all’altro è caratteristica artistica del “capriccio”, genere che interessò la musica a partire dal XVI secolo e che si sviluppò anche nelle arti figurative, in particolare pittura e architettura. Una chiave che sembrerebbe quasi sposare in parallelo la filosofia di Odin Teatret, che ha posto il proprio progetto di ricerca nel confronto tra diverse tradizioni performative nella loro radice culturale e che trova in questo spettacolo un suo adempimento.

Else Marie Laukvik, Rina Skeel e Ulrik Skeel più che interpretare vivono il reale attraverso il fantastico, rielaborando l’ultima notte del grande pittore in un canto tra il grottesco e il salmodiato, ossimoro musicale richiamato dalle note di un ukulele che ripone le fantasie e i ricordi dell’amante Leocadia Zorilla tra le braccia di un possibile archetipo metateatrale in sposalizio con il declino e l’esaltazione, umori amalgamati nel flusso della vita dell’artista. L’elaborazione scenica assume l’aspetto di un Trompe-l’œil che irrompe dai quadri di Goya allo spettatore in una pervasione tesa a ricomporre i frammenti di un’esistenza controversa. La casa di Bordeaux diviene ogni luogo del mondo, la pittura quasi un viaggio in astrale, scaglionato dalle numerose chiose tipiche dell’espressività di Odin Teatret diretto da Eugenio Barba.

La stessa paternità attraverso i patimenti della partoriente trovano un terminale espressivo nel celebre e terrificante dipinto Saturno devorando a su hijo suggerito a suggello dello spettacolo, emblema in fondo di quella sordità che cambiò radicalmente il modo di dipingere di Goya e conferisce a La casa del sordo quella definizione di capriccio quale elaborazione fantasmagorica, a tratti irriverente, di un arco vitale consegnato alla creatività raffigurativa che questa fusione tra pittura e teatro rielabora.

 

60 ANNI DI ODIN TEATRET

Produzione Masakini Theatre, Nordisk Teaterlaboratorium / Odin Teatret

La casa del sordo. Capriccio su Goya
Testo di Else Marie Laukvik, Eugenio Barba
Spettacolo non adatto ai minori di anni 12

Con Else Marie Laukvik, Rina Skeel, Ulrik Skeel
Regia Eugenio Barba
Assistente alla regia Rina Skeel

Scenografia Else Marie Laukvik, Rina Skeel
Consulente scenografia Jan de Neergaard

Milano, Teatro Menotti Filippo Perego, via Ciro Menotti 11
Dal 15 al 17 marzo 2024

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