Foto di scena: La morte di Ivan Il’ic – Massimo De Vita e Stefano Grignani © Teatro Officina
Foto di scena: La morte di Ivan Il’ic – Massimo De Vita (al centro) e Stefano Grignani © Teatro Officina
Foto di scena: La morte di Ivan Il’ic – Massimo De Vita (al centro) e Stefano Grignani © Teatro Officina

Con Massimo de Vita, Daniela Airoldi Bianchi, Antonello Garofalo e Stefano Grignani. Voce narrante Lorenza Cervara

Domenica 15 novembre ore 17.30 première
in streaming sul nostro canale Youtube  del Teatro Officina.
Il link diretto sarà disponibile il giorno della Première sulla pagina Facebook del teatro

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Nel racconto, qui ridotto teatralmente, Lev Tolstoj tratteggia con assoluta lucidità la parabola umana di un uomo che vive spensieratamente la sua esistenza fino a quando la malattia irrompe nella sua vita e la cambia, radicalmente: la sua carriera di giudice, perno della sua vita mondana, non ha per lui più alcun interesse, il successo mondano gli appare ora in tutta la sua vacuità, i rapporti familiari si svelano nella loro inconsistenza. Solo il mugiko che lo serve aiutandolo con semplicità e gioia leggera, riesce a confortarlo, solo Gerasim, figura iconica della Cura. Ivan Ilic scava nella profondità di sé e, attraverso la malattia che diviene per lui un percorso iniziatico alla conoscenza, si approssima alla morte. Tolstoj, uomo di profonda spiritualità, ci consegna un Ivan morente che – superata la paura della morte e del dolore – vede baluginare negli ultimi istanti della sua vita una luce. L’autore non aggiunge altro, si ferma qui. Come se quella soglia sconosciuta che è il morire noi potessimo al più nominarla, lasciando il mistero avvolto in un luminoso silenzio.

Quello della cura è un tema che il Teatro Officina coltiva da 15 anni soprattutto attraverso la pratica della Medicina narrativa, che abbiamo potuto realizzare in molti contesti ospedalieri e universitari. Esperienza cominciata nel 2004 su sollecitazione del prof. Umberto Veronesi dello IEO, che sosteneva profondamente l’idea di una medicina che ponesse al centro la persona nella sua interezza.
Il Teatro Officina ha programmato tre video per questo periodo di lock-down sempre per la domenica pomeriggio alle 17.30. Questo è il secondo.