Foto di scena: The Rite of Spring © Maarten Vanden Abeele - LAC Lugano Arte e Cultura, mercoledì 28 febbraio 2024
Foto di scena: The Rite of Spring © Maarten Vanden Abeele - LAC Lugano Arte e Cultura, mercoledì 28 febbraio 2024
Foto di scena: The Rite of Spring © Maarten Vanden Abeele

Mercoledì 28 febbraio, alle ore 20:30 (replica giovedì 29, stessa ora), la stagione di danza del LAC presenta uno straordinario programma in due parti che sancisce la prima collaborazione tra Pina Bausch Foundation (Germania), École des Sables (Senegal) e Sadler’s Wells (Regno Unito)

Apre la serata common ground[s] lavoro creato, interpretato e ispirato alla vita di due donne straordinarie: Germaine Acogny, “madre della danza africana contemporanea” e Leone d’oro alla carriera alla Biennale di Venezia 2021, e Malou Airaudo, ex membro del Tanztheater Wuppertal per il quale ha interpretato ruoli centrali in numerose creazioni di Pina Bausch.

Entrambe coreografe, danzatrici e madri, si ritrovano in un luogo in cui realtà, ricordi e immaginazione si rispondono a vicenda; un luogo in cui, alla fine, conta solo il presente. Questo duetto, poetico, tenero e umoristico, è un quadro in movimento in cui le due artiste danzano in un vortice di calma dove gli stati d’animo e le epoche si alternano. Considerata tra le più belle riscritture mai realizzate, in grado di produrre nello spettatore uno stupore unico tanto per la bellezza tribale del gesto quanto per la paura imperiosa che suscita La Sagra della Primavera, opera cardine che Pina Bausch, “madre del teatro-danza” creò nel 1975, è qui interpretata per la prima volta da una compagnia di danzatori provenienti da quattordici paesi africani, guidata da Germaine Acogny.

Fedele alla composizione di Igor Stravinsky, la coreografia – osannata da pubblico e critica a livello internazionale – esamina un rituale inflessibile, con il sacrificio di una “prescelta” che cambia la stagione dall’inverno alla primavera. In scena, uomini a torso nudo e donne in abiti leggeri danzano un rito sacrificale asciutto e violento su un palcoscenico ricoperto di terra.

Il Sacre di Pina Bausch.
Anatomia di un classico divenuto oggetto di culto in viaggio da Wuppertal a Dakar

Mercoledì 28 febbraio (ore 18:30, Sala 4), Lorenzo Conti, consulente artistico LAC per la danza, introdurrà la figura di Pina Bausch. Se c’è un classico nella storia universale della danza che più di ogni altro rappresenta un banco di prova cruciale per coreografi e coreografe di ogni generazione, questo è il capolavoro stravinskiano Le Sacre du Printemps messo in danza da Vaslav Nijinsky nel 1913. Tanto contestato al suo primo apparire al Théâtre des Champs-Elysées di Parigi, quanto riabilitato, riscritto, risemantizzato nel corso di tutto il Novecento e oltre, con le sue infinite e più ardite versioni.

Non fa eccezione quella della coreografa tedesca Pina Bausch, che segno la storia della sua compagnia Tanztheater Wuppertal, sin dal suo primo apparire nel 1975, e considerata tra le più belle riscritture mai realizzate. L’appuntamento rientra nella programmazione LAC edu.

INFORMAZIONI e prevendita:

Biglietteria LAC
Piazza Bernardino Luini 6 CH–6901 Lugano

Orari d’apertura
Ma–Ve: 11:00–18:00
Sa–Do: 10:00–18:00
Tel. +41 (0)58 866 4222
www.luganolac.ch

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