In occasione della prossima Giornata Internazionale dei Musei (sabato 18 maggio), istituita nel 1977 dall’ICOM (International Council of Museums), con tema per l’Edizione 2024 “Musei per l’educazione e la ricerca”, in seno al MEET Digital Culture Center di Milano viene presentato l’archivio permanente Le Radici del Nuovo
Le Radici del Nuovo è una mostra permanente all’interno degli spazi di MEET Digital Culture Center, il Centro Internazionale per l’Arte e la Cultura Digitale nato a Milano con il supporto di Fondazione Cariplo e, nel 2023, riconosciuto come Museo da Regione Lombardia (Milano, viale Vittorio Veneto 2, nel distretto di Porta Venezia). Da novembre 2023 Le Radici del Nuovo è anche un archivio aperto alla consultazione al pubblico su prenotazione.
Si tratta di un percorso a tappe, che si disloca nei tre piani degli spazi occupati da MEET, pensato per individuare i momenti salienti dello sviluppo dell’arte e, più in generale, della cultura digitale dagli Anni 60 a oggi. Un viaggio, curato da Maria Grazia Mattei, presidente di MEET, nel quale il visitatore è guidato – anche con il supporto di QR Code descrittivi – alla scoperta della cultura digitale, attraverso oggetti, manifesti e, non ultimo, un corposo archivio di video.
Immagini e video di mostre, rassegne e appuntamenti chiave della scena italiana e internazionale segnano il percorso di questa mostra in progress e unica per ricchezza e coerenza dei contenuti, che tocca i protagonisti e i movimenti artistici che, a partire dal secolo scorso e fino a oggi, hanno avviato il processo di ricerca e sperimentazione espressiva “scatenato” dall’avvento del digitale in Italia e nel mondo.
Il nucleo di questo archivio è composto anche da oggetti iconici che testimoniano l’evoluzione della cultura contemporanea attraverso materiali inediti e curiosità.
Le Radici del Nuovo rappresenta un punto d’incontro tra passato e presente, tra cultura e tecnologia, con l’obiettivo di sostenere una consapevolezza nuova rispetto alla tecnologia come risorsa per la creatività delle persone e il benessere della società.
I NUMERI DE LE RADICI DEL NUOVO
- 50 manifesti distribuiti in tutti gli spazi di MEET, supportati ciascuno da un QR Code descrittivo
- 2000 video digitalizzati organizzati in un archivio, fruibile su prenotazione dal martedì alla domenica, dalle 15.00 alle 19.00, inviando una mail a info@meetcenter.it
- 50 oggetti raccolti in vari spazi di MEET, tra i quali anche il Dataglove di Jaron Lanier del 1989 e il primo Tamagotchi del 1996
- 4000 videocassette digitalizzate – tutte prodotte dagli Anni 60 in avanti – e proiettate negli schermi lungo le Living Staircase di MEET, a rappresentare lo sviluppo del cinema e degli effetti speciali, dell’arte interattiva e telematica, oltre a intere monografie d’artisti
- 6 i macro temi trattati: la scena internazionale, cinema ed effetti speciali, la scena italiana, videostories, pietre miliari e icone, la scena asiatica
I CONTENUTI DE LE RADICI DEL NUOVO IN PILLOLE
Video e poster di pionieri della Computer Art degli Anni 60 e delle avanguardie italiane che raccontano il rapporto della tecnologia digitale con il teatro, la storia della realtà virtuale, degli effetti speciali e dell’arte digitale nella cultura occidentale e orientale. E poi appunto una piccola rassegna di oggetti iconici – raccolti anche grazie a una call to action cui ha aderito la community di MEET – a scandire il tempo dell’evoluzione digitale nella nostra società.
Le Radici del Nuovo nelle parole di Maria Grazia Mattei, fondatrice e presidente di MEET Digital Culture Center | Fondazione Cariplo, Milano
«La storia dell’arte e della cultura digitale è un passato lontano e vicino che può raccontarci qualcosa sul nostro futuro. Le Radici del Nuovo nasce da questa premessa: è un progetto in progress che ripercorre, attraverso la raccolta di manifesti, oggetti iconici e video di mostre, le rassegne e gli appuntamenti chiave della scena italiana e internazionale; che tocca le tappe fondamentali dell’evoluzione creativa digitale. Visitando ed esplorando tutti i piani di MEET sarà possibile immergersi in una passeggiata tra protagonisti e movimenti artistici che, a partire dal secolo scorso e fino a oggi, hanno avviato il processo di ricerca e sperimentazione espressiva scatenato dall’avvento delle tecnologie digitali. Tante storie per una storia che continua.»