Foto di scena: Mangiafoco di Roberto Latini – Da sin. Latini, Bucci, Paparella, Vergani, Sgrosso, Manchisi, Piccioni - Piccolo Teatro Studio Melato di Milano fino a domenica 22 dicembre 2019


Foto di scena: Mangiafoco di Roberto Latini – Da sin. Latini, Bucci, Paparella, Vergani, Sgrosso, Manchisi, Piccioni © Masiar Pasquali
Foto di scena: Mangiafoco di Roberto Latini – Da sin. Latini, Bucci, Paparella, Vergani, Sgrosso, Manchisi, Piccioni © Masiar Pasquali

Fino a domenica 22 dicembre, al Piccolo Teatro Studio Melato, la nuova riflessione di Roberto Latini sul “teatro nel teatro”

« … un omone così brutto, che metteva paura soltanto a guardarlo». Così viene descritta la figura di Mangiafoco da Carlo Collodi nel suo Pinocchio, un personaggio che in realtà svolge nel racconto un ruolo positivo: la salvezza di Pinocchio e Arlecchino dal fuoco che sarebbe servito ad arrostire il suo montone altrimenti immangiabile e il definitivo congedo del primo, perdonato per aver rovinato lo spettacolo e congedato addirittura con cinque zecchini d’oro quale viatico per la povertà di Geppetto, gli stessi che si farà derubare dal Gatto e la Volpe.

Roberto Latini, nel suo nuovo focus al Piccolo sul “teatro nel teatro” dopo Il teatro comico di Goldoni, rivolge la sua attenzione al momento in cui Pinocchio irrompe nel Gran Teatro dei Burattini durante il litigio da copione di Arlecchino e Pulcinella, che vedendolo si distraggono per accoglierlo nella festosità interrompendo la loro scena con disappunto del pubblico.

Il leit motiv su cui si sviluppa l’indagine metateatrale è l’interruzione dell’esibizione, le sue conseguenze, la riflessione sull’attore e la sua storia, l’esegesi del ruolo del burattino come quella del burattinaio, in una cornice epica dove ciascun interprete racconta se stesso e le proprie esperienze di fronte a un pubblico mascherato da Mickey Mouse, il riflesso giocoso e comportamentale dello stesso giullare performer, unendo dimensione surreale a narrazione del vero. Le loro storie si uniscono ai personaggi impersonati, dove da Sofocle a Pirandello, passando per Shakespeare, Büchner e Ibsen, si confrontano un burattino e un burattinaio, evocati dalle movenze futuristiche di Totò. Mangiafoco è in fondo l’archetipo del familismo teatrale, dove Pinocchio può dimorare con gli altri burattini, per poi rischiare di essere arso per la gratificazione di un arrosto mediatico. Gli starnuti del burattinaio sono la costante oscillazione di un pathos mai esautorato che prosegue suo malgrado lo show, ma su cui è necessario mettere se non la parola fine alcuni puntini di sospensione.

L’arrestarsi, ovvero lo “stare al di qua” della rappresentazione, comporta in realtà l’andare al di là del teatro stesso, frontiera che culmina con la distruzione metamorfica del burattino, blocco di ghiaccio ardente, cioè ossimoro tangibile di una trasformazione nonché tempio di un culto in evoluzione.

Fuori da ogni schema nella sua bellezza, per realizzazione e cast, Mangiafoco è un lavoro che annuncia un divenire. Latini ha raggiunto un varco, la salvezza da un isterilimento incontrovertibile che se per Montale era impossibile da raggiungere qui viene invece aperto. Il risultato è l’indicazione di un nuovo percorso, frammento innovativo che, al pari di un taglio sulla tela di Lucio Fontana e il suo concetto spaziale, non prevede più l’involucro chiuso di una prefigurazione interpretativa, ma la sua sublimazione. Grandioso quanto imperdibile.

Giudizio: ****

Coproduzione Piccolo Teatro di Milano-Teatro d’Europa, Compagnia Lombardi – Tiezzi
Fondazione Matera Basilicata 2019
In collaborazione con Consorzio Teatri Uniti di Basilicata, nell’ambito del progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 “Topoi. Teatro e Nuovi Miti”

Mangiafoco drammaturgia e regia di Roberto Latini
Con Elena Bucci, Roberto Latini, Marco Manchisi, Savino Paparella, Stella Piccioni, Marco Sgrosso, Marco Vergani

Luci: Max Mugnai
Musiche e suono: Gianluca Misiti
Costumi: Gianluca Sbicca

Milano, Piccolo Teatro Studio Melato, via Rivoli 6 (Lanza M2)
Dal 28 novembre al 22 dicembre 2019
www.piccoloteatro.org