Gli agricoltori con i cittadini sono scesi in piazza anche in Italia per protestare contro le decisioni di alcune regioni come l’Emilia Romagna, in ottemperanza alle delibere della Comunità Europea, di ridurre la produzione agraria con offerte in denaro e confische dei terreni. La scelta politica viene giustificata con motivazioni “ambientaliste”, ma in realtà dietro di lei si nascondono gli interessi di autentiche multinazionali del crimine legate alla distribuzione internazionale di prodotti di qualità scadente con prodotti Ogm dannosi per la salute.

A Milano dal giorno 22 gennaio, giorno deciso dal coordinamento dei Comitati Riuniti Agricoli (Cra) per l’inizio delle proteste, gli agricoltori e cittadini dell’area metropolitana milanese hanno indetto un presidio in piazza Miani a Milano, che da oggi mercoledì 24 si è spostato di fronte alla sede della Giunta Regionale in piazza della Città di Lombardia 1, adiacente via Galvani, dove rimarrà a oltranza. Lo scopo è quello di dare una “spallata” al sistema di potere, in difesa delle eccellenze italiane agroalimentari sempre più compromesse dalle politiche comunitarie europee.

ALTRE INFO:

Claudio Elli ed Ettore Distasio nella giornata di ieri hanno incontrato Vincenzo Bozzaotra, il coordinatore milanese della protesta, nel secondo giorno di presidio in piazza Miani.

Sul canale Telegram dell’Osteria dell’Asino è riportata l’intervista completa con le motivazioni e finalità della mobilitazione. Una puntata che continuerà con un’altra uscita a breve …

Foto: logo Osteria dell’Asino © Punto e Linea Magazine
Foto: logo Osteria dell’Asino © Punto e Linea Magazine

Ma l’asino è d’oro?

Con Claudio Elli ed Ettore Distasio

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