Foto di scena © Riccardo III di W. Shakespeare - Progetto di Luca Ariano e Pietro Faiella - Milano, La Centrale, via Bonfadini 148, dal 19 al 25 febbraio 2024
Foto di scena © Riccardo III di W. Shakespeare - Progetto di Luca Ariano e Pietro Faiella - Milano, La Centrale, via Bonfadini 148, dal 19 al 25 febbraio 2024
Foto di scena © Riccardo III di W. Shakespeare –
Progetto di Luca Ariano e Pietro Faiella

Dopo il successo di Roma, arriva a Milano lo spettacolo “RICCARDO III “nel contesto della Settimana della Moda milanese e all’interno dell’ex centrale elettrica “La Centrale”, situata nell’aerea Milano Santa Lucia, per la prima volta adibita a spazio performativo. Una scatola fluorescente, un viaggio a perdifiato nella mente del Duca di Gloucester, un’esperienza immersiva, sfolgorante di luci e strappi visivi, dal quale rimanere rapiti e infine sedotti. In uno spazio in cui passato e presente si confondono, ecco il “teatro” di Riccardo, un luogo frutto di contraddizioni e possibilità

Dal 19 Febbraio al 25 Febbraio 2024 ore 19.00

Domenica replica alle ore 16.00
Presso “La Centrale” Via Romualdo Bonfadini 148-Milano

INFO

RICCARDO III
di W. Shakespeare
Progetto di Luca Ariano e Pietro Faiella

Regia di Luca Ariano

Adattamento e aiuto regia Natalia Magni Scenografia Luca Ariano con la collaborazione di Alessandra Solimene Costumi Elisa Leclè Disegno Luci Luca Ariano Assistente alla regia Tessa Perrone Responsabile di Produzione Romina Delmonte Produzione Lubox Produzioni Artistiche

Con: Pietro Faiella, Roberto Baldassari, Gilda Deianira Ciao, Luca Di Capua, Lucia Fiocco, Mirko Lorusso, Romina Delmonte, Liliana Massari, Alessandro Moser

In occasione di queste repliche il ruolo di Margherita verrà interpretato da Natalia Magni e nelle date del 23/24/25 Febbraio 2024 i ruoli di Clarence/Hastings/Sindaco verranno interpretati da Lorenzo Parrotto. 

Spettacolo promozionale esclusivo su prenotazione

NOTE DI REGIA:

Tra le pareti bianche e asettiche di uno spazio scenico che è in sé installazione e progetto artistico, attori e spettatori si ritrovano circonfusi dalla volontà di ascesa al potere di Riccardo Duca di Gloucester. Sul luogo, insieme palcoscenico delle azioni e materializzazione del pensiero di Riccardo, mostro deforme e maestro dell’inganno, si muovono personaggi ridotti a sbiaditi simulacri di umanità. Corrotti dal Potere e dall’Ambizione, gli attori e con essi gli spettatori, vengono tramortiti da musiche e colori disorientanti e dal continuo fluire delle superfici e degli spazi.

Nella presente riduzione del testo shakespeariano, il Duca di Gloucester, poi Riccardo III, interpretato da Pietro Faiella, è presentato nella sua ascesa al Potere come un Demiurgo, in grado di modellare, manipolare e modificare i luoghi, la realtà e le persone: senza abbandonare mai lo spazio scenico, egli lo agisce, lo colora di tinte lisergiche e lo trasforma in trappole caleidoscopiche. Attorno a lui errano, vagando e sbagliando, altri sedici personaggi, distribuiti tra otto attrici e attori secondo schemi tematici funzionali, avviluppati nella rete mortifera del Duca, fatta di inganni e lusinghe, tranelli e mistificazioni. Assenti i detentori del potere reale, orpelli di una architettura del Potere che Riccardo di Gloucester, invece, incarna a pieno titolo, facendo della medesima corruzione fisica e morale la propria forza propulsoria. Qui si apre il divario irreconciliabile tra emozione e freddezza. Laddove i personaggi maschili sulla scena mirano ad approfittare di tale abbrivio, le donne, pur impotenti di fronte alla deriva degli eventi, cercano con ogni manovra di salvaguardare i propri cari. Ma quando Riccardo Terzo indossa la corona regale nel vuoto scenico che ottunde le grida di vendetta e giustizia dei tanti sacrificati, l’uomo-Re senza accoliti, il Demiurgo senza fedeli, l’Affabulatore senza auditorio, splende in dorata solitudine, inconsapevole del baratro che lo attende, nel quale nessun trucco ha più effetto, nessuna illusione è più efficace, nessuna minaccia ha più forza.

Luca Ariano è un’eccezione nel panorama teatrale.
Si avvicina alla regia grazie a Cesare Lievi con cui collabora (dal ‘92 al 2000), alla messa in scena di diversi spettacoli portati poi in tournée nei teatri stabili più prestigiosi. Dopo quasi dieci anni cambia percorso diventando imprenditore nel food and entertainment. Parallelamente fonda con Chiara Bonaspetti la Lubox srl e mette a disposizione l’esperienza e i mezzi acquisiti negli anni, per la realizzazione e la promozione di installazioni artistiche, progetti culturali e teatrali, firmando nel 2022 la regia di “Party Time” di H. Pinter andato in scena al Teatro Quirino di Roma. Nel 2023 idea, progetta e realizza una struttura scenica, vera e propria installazione artistica immersiva che racchiude in sé platea, palco e scenografia, nella quale allestire il “Riccardo III” di Shakespeare. Il pubblico, accolto all’interno di una scatola studiata per creare effetti prospettici di forte impatto visivo ed emotivo, viene invitato a sedersi in una platea composta da soli 60 posti e ad assistere ad uno spettacolo in cui lo spazio scenico e le sue regole sono in continuo mutamento. Lo spettacolo é prodotto da Officina Teatrale di Massimo Venturiello

Nelle sue regie Ariano rilegge lo spazio e lo rinnova, attraverso proposte mai canoniche e un’attenzione al site specific, con il risultato accessorio della riqualificazione di spazi urbani non pienamente sfruttati. Il suo lavoro con gli interpreti si caratterizza per la richiesta di verità senza filtri, così da offrire agli spettatori le innumerevoli sfaccettature dei movimenti emotivi dei personaggi, mai succubi dei cliché legati alla tradizione teatrale, ma anzi connessi a modelli attuali. L’approccio ai testi classici è sempre in chiave contemporanea. Con “Riccardo III”, Ariano prosegue la sua ricerca artistica, ampliando l’analisi sul tema del Potere, centrale nell’opera shakespeariana, già iniziata con Party Time. Come grande sostenitore e promotore culturale, la sua missione é quella di creare una rete di imprenditori interessati a condividere la sua visione, in un’ottica di mecenatismo e condivisione progettuale delle quali l’amore per l’arte, la cultura e il teatro siano motore propulsore.

Pietro Faiella è attore di teatro, cinema e televisione. Ha recitato nei più importanti teatri stabili italiani diretto, tra gli altri, da Massimo Castri, Roberto Guicciardini, Mario Martone.
Diretto da Cesare Lievi ha conosciuto Luca Ariano, con il quale ha stabilito col tempo un intenso scambio di collaborazione intellettuale e artistica. Al cinema e in televisione è stato diretto, tre gli altri, da Giulio Base, Michele Soavi, Ascanio Celestini, Andrea Molaioli, Donato Carrisi, Alessio Cremonini. Il suo ultimo impegno, da dicembre ‘23 su Netflix, è Supersex, coraggioso biopic sulla vita di Rocco Siffredi, dove interpreta il ruolo del padre, diretto da Matteo Rovere.

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