Foto: Paolo Grassi (Milano, 30 ottobre 1919 – Londra, 13 marzo 1981) © Fondazione Paolo Grassi
Foto: Paolo Grassi (Milano, 30 ottobre 1919 – Londra, 13 marzo 1981) © Fondazione Paolo Grassi
Foto: Paolo Grassi (Milano, 30 ottobre 1919 – Londra, 13 marzo 1981) © Fondazione Paolo Grassi

In diretta streaming dal Chiostro del Piccolo Teatro di Milano

DIRETTA FB – dalla Pagina della Fondazione Paolo Grassi

La Fondazione Paolo Grassi – la voce della cultura
presenta un incontro in diretta social con:

Claudia Cannella, direttrice Hystrio e critica teatrale
Stella Casiraghi, consulente editoriale e autrice
Oliviero Ponte di Pino, fondatore Ateatro, conduttore Piazza Verdi Radio3
Maria Cristina Spigaglia, “Libreria dello Spettacolo”
Ermanno Tritto, ex libraio ed esperto di editoria
Mattia Visani, editore Cue Press

conduce e modera
Alberto Oliva, regista teatrale e giornalista
Saluti e introduzione Claudio Longhi, direttore Piccolo Teatro di Milano

Voce libera
L’eredità di Paolo Grassi, oggi

Primo incontro: L’editoria per il Teatro

23 febbraio 2021: a un anno esatto dalla chiusura, a causa della pandemia, dei teatri milanesi, presso il chiostro Nina Vinchi del Piccolo Teatro di Milano, ci sarà il primo incontro di un ciclo di dieci dedicato all’eredità di Paolo Grassi, scomparso 40 anni fa, organizzato dalla Fondazione Paolo Grassi – la voce della cultura con il sostegno di Fondazione Cariplo. Il progetto dal titolo “Voce libera” è stato fortemente voluto da Francesca Grassi, figlia di Paolo, e vuole porre al centro del dibattito intellettuale e politico la questione relativa al futuro non solo del teatro, ma di tutte le istituzioni culturali e sociali, come la radio, il cinema, la televisione, le case editrici, i new media, nelle quali Paolo Grassi si è affermato e distinto tra gli anni quaranta e il 1981, anno della sua prematura scomparsa.
Con l’iniziativa Voce libera la Fondazione Paolo Grassi – la voce della cultura, intende restituire la figura di Paolo Grassi al presente e al futuro di un’Italia che si sveglierà dalla pandemia di coronavirus molto più povera, non solo dal punto di vista economico, ma anche dal punto di vista culturale, essendo la Cultura uno dei settori più trascurati durante questo lungo periodo di emergenza.
Paolo Grassi era perfettamente conscio del valore del teatro nella vita reale, dell’osmotico rapporto che lega il primo alla seconda, sostenendo fortemente il ruolo del palcoscenico come protagonista della vita di tutti i giorni. La specificità della sua figura non dogmatica ma dinamica, inserita nel contesto politico-sociale a lui contemporaneo, può e deve offrirci oggi un modello di comportamento che parte dal contesto teatrale per divenire impegno sociale e civile. Il teatro si deve confermare quindi come un terreno fertile nel quale esprimersi e crescere culturalmente.

 “Voce libera” rilancia la comunicazione e tradizione teatrale come forma essenziale di espressione; il recupero dell’uso del linguaggio e del corpo per costruire e dare vita in un grande collettivo a nuovi progetti e riflessioni, anche attraverso una “moderna piattaforma” come strumento semplice e immediato per far ascoltare la propria voce, trasmettere il proprio pensiero, e promuovere una  propria “partecipazione attiva”.
Il primo incontro, trasmesso in diretta dal Chiostro del Piccolo Teatro di Milano, sede della storica sala che oggi ne porta il nome, mira a ripercorrerne l’inizio della carriera di Paolo Grassi, nei cupi anni della guerra e dell’immediato dopoguerra, già impegnato nella scoperta e nella tutela del patrimonio drammaturgico italiano e straniero. La stagione del Paolo Grassi editore e direttore di collane dedicate al teatro è una fase poco nota, ma fondamentale, dell’operatore culturale più visionario che l’Italia abbia conosciuto.

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